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Intervista

Allison: "L'Halo è in grado di sopportare il peso di un bus londinese!"

Il direttore tecnico della Mercedes spiega quali sono state le implicazioni che hanno reso più complicata del previsto l'adozione della nuova protezione della testa del pilota sulla W09: "Non è stato facile arrivare al limite del peso".

Mercedes F1 W08 Halo Crash Test

Foto di: Giorgio Piola

Mercedes F1 W08 Halo
James Allison, Direttore Tecnico Mercedes AMG F1
Halo concept
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, con il dispositivo halo
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, con il dispositivo halo
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, con il dispositivo halo
Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12
Stoffel Vandoorne, McLaren, Halo device fitted

“Abbiamo dovuto rinforzare il telaio in modo che possa sopportare un peso equivalente ad un autobus a due piani, uno di quelli che si vedono in giro per Londra”.

Non si parla di Truck Racing, ma di Formula 1, per la precisione degli impatti che il sistema Halo ha avuto sulle monoposto 2018 che inizieremo a vedere nelle prossime due settimana.

Ad entrare nei dettagli è il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, che ha spiegato le difficoltà che hanno dovuto affrontare nella sede del team campione del mondo a Brackley per adattare la W09 al nuovo dispositivo imposto dalla FIA.

“La decisione finale in merito all’utilizzo dell’Halo è arrivata lo scorso mese di luglio, e questo ha comportato un enorme lavoro da svolgere velocemente, non solo per la Mercedes, ma per l'intera Formula 1 – spiega Allison - per prima cosa abbiamo dovuto verificare e chiarire tutte le norme che hanno regolamentato l’utilizzo di questo nuovo dispositivo, poi è iniziata la sfida, e non è stato un lavoro leggero".

"Parliamo di diversi chili di titanio che devono essere collocati sul cockpit, e questo ha comportato un interessamento di molte altre componenti della monoposto per cercare di restare ancora al di sotto del limite di peso”.

“Poi è stato affrontato il problema dei grandi carichi che Halo deve sopportare (facendo riferimento alle 10 tonnellate di un bus londinese) ed il passo successivo è stato quello legato all’aerodinamica, visto che il "diadema" disturba parecchio questo aspetto".

"Abbiamo ottenuto di poter fare delle modifiche al dispositivo, che lo renderà specifico per ogni singolo team, un margine per cercare di adattarlo nel miglior modo possibile alla monoposto. L’obiettivo che stiamo provando a raggiungere è quello di mitigare la scia dell’Halo affinché non influenzi il buon funzionamento del motore e non sporchi troppo il flusso d’aria verso l’ala posteriore”.

 

Allison è certo che l’Halo che vedremo nel Mondiale 2018 sarà la base su cui la FIA potrà elaborare, basandosi ovviamente sulle indicazioni dei team, le versioni future del dispositivo:
“L’Halo è solo l’ultimo di una serie di innovazioni che sono state introdotte per rendere più sicura possibile la zona della testa del pilota. Ovviamente si è iniziato con i caschi, poi è arrivato il dispositivo Hans, i poggiatesta e le protezioni poste ai lati dell’abitacolo, ed ora l’Halo, che è alla sua prima versione".

"Sono certo che ci saranno ulteriori evoluzioni di questo dispositivo, come è tradizione in un mondo in continuo sviluppo come la Formula 1. Migliorerà probabilmente la sua efficienza, ma spero che possa essere migliorato anche l’impatto estetico. Un po' di buon gusto non sarebbe male, ma non c’è dubbio che davanti a tutto c’è l’imperativo di fare tutto il possibile per la sicurezza del pilota”.

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