Allarme Renault: la R.S.19 di Ricciardo era "elettricamente pericolosa" con la spia rossa accesa
L'australiano dopo il ritiro ha tolto il volante ed è saltato giù dalla R.S.19 evitando ogni contatto con la Renault nel timore che ci potesse essere una dispersione elettrica. Daniel è stato convocato dai commissari per spiegare perché non ha rimesso il volante sul piantone.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Ci siamo domandati tutti il perché sia stata mandata in pista la Safety Car a tre giri dalla conclusione del GP del Bahrain, senza che ci fossero apparenti problemi di sicurezza. Qualcuno ha parlato di un “regalo” a Charles Leclerc, ma in realtà in direzione gara è scattato l’allarme per il contemporaneo ritiro delle due Renault F1 Team ferme a una curva di distanza una dall’altra.
Se Nico Hulkenberg si è sfilato dall’abitacolo della R.S.19 senza alcuna difficoltà, a Daniel Ricciardo è stato detto via radio di uscire dalla macchina facendo un salto per evitare il rischio di una folgorazione dal momento che la spia di allarme del sistema di recupero energetico della sua monoposto era diventata rossa, a indicare che la vettura era ancora "elettricamente pericolosa".
Daniel Ricciardo, allora, non ha potuto rimettere il volante della Renault sul piantone, impedendo ai commissari di spostare la macchina in una zona di totale sicurezza e determinando, pare, l’ingresso della Safety Car.
Il caso è diventato pubblico perché l’australiano è stato convocato dal collegio dei commissari sportivi per non aver riposizionato il volante in posizione e dopo essere stato ascoltato dagli steward non lo hanno punito per gli oggettivi motivi di sicurezza.
Dopo essersi fermato all'ingresso della curva 2 con "problemi di alimentazione", la spia di allarme del sistema di recupero energetico della sua auto è diventata rossa, a indicare che l'auto era "elettricamente pericolosa".
A qualcuno deve essere venuto in mente l’episodio del 2008 nei test F1 di Jerez quando un tecnico della BMW era stato folgorato da una scarica elettrica non appena si era avvicinato alla Sauber-BMW guidata da Nick Heidfeld.
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