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Alfa Romeo: richiesta di appello per Raikkonen e Giovinazzi

La squadra di Hinwil ha 96 ore di tempo per presentare appello contro la decisione dei commissari che hanno penalizzato di 30 secondi i due piloti per l'uso di un sistema che permetteva di gestire la frizione. Per Vasseur è successo solo in safety car nella pre partenza.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C38, leads Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sotto la bandiera a scacchi di Hockenheim l’Alfa Romeo ha ottenuto il miglior bottino di tappa del 2019, grazie al settimo posto di Kimi Raikkonen e all’ottavo di Antonio Giovinazzi. Risultati che hanno clamorosamente avvicinato la squadra svizzera alla Renault (sesta a 39 punti) nella classifica Costruttori. Questo alle 17:00 di ieri, ma dopo tre ore dopo le classifiche emesse dalla FIA (aggiornate tenendo presenti i 30 secondi di penalità inflitti a Raikkonen e Giovinazzi) hanno disegnato un quadro molto diverso: Alfa Romeo sprofondata a quota 26 punti, in nona posizione ex-aequo con la Haas.

“È molto deludente ritrovarsi fuori dalla zona punti dopo una gara così emozionante – ha commentato il team principal Frederic Vasseur nella serata di Hockenheim – il problema contestatoci dalla FIA si è manifestato durante i giri che abbiamo percorso dietro la safety-car prima della partenza della gara. Abbiamo subìto un malfunzionamento della frizione al di fuori del nostro controllo, e approfondiremo ulteriormente il problema”.

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Come accaduto nel famoso caso-Vettel di Montreal, l’Alfa Romeo ha comunicato alla FIA di riservarsi il diritto di presentare appello entro 96 ore dalla richiesta, una scadenza che cade nella serata del prossimo giovedì.

“Rispettiamo la FIA e il lavoro dei commissari – ha confermato Vasseur - ma valutiamo di fare appello a questa decisione poiché riteniamo di avere i motivi e le prove per annullarla”.

Giovinazzi e Raikkonen avevano raccolto in pista dieci preziosissimi punti, ma potenzialmente il bottino della squadra avrebbe potuto essere di portata maggiore.

La conferma è arrivata dalla prima parte di gara di Kimi, costantemente davanti a Vettel, e dalla performance mostrata da Giovinazzi nelle fasi finali di gara.

Sulla corsa di entrambi hanno pesato errori al pit-stop (uno per Raikkonen e ben due per Antonio) e le scelte strategiche.

Nel caso di Giovinazzi c’è anche il rammarico delle scelte della tipologia di slick (Antonio ha chiesto le soft al giro 26 ma la squadra ha montato le medie) e del timing nell’ultima sosta, azzeccata da Kvyat e Stroll e cruciale per il loro arrivo nelle primissime posizioni. Giovinazzi nell’ultima chiamata per il passaggio alle slick ha atteso tre giri in più di Stroll e due di Kvyat, vedendo svanire la possibilità di lottare per il podio.

 

L’Alfa scende, la Haas sale

A beneficiare maggiormente della penalità inflitta alle due Alfa Romeo è stata la Haas. Prima della decisione del collegio dei Commissari Sportivi la squadra statunitense era salita a quota 19 punti, con la nona e decima posizione di Grosjean e Magnussen, a ben 17 lunghezze dall’Alfa. Poche ore dopo i due team si sono trovati a condividere la nona posizione, con 26 punti. Una boccata d’ossigeno per la squadra statunitense, che ha ottenuto il miglior bilancio di tappa stagionale.

Il tutto, però, dopo l’ennesimo episodio che ha visto protagonisti (in negativo) Magnussen e Grosjean. Il contatto alla curva ‘6’ conferma questa volta maggiori responsabilità del danese, ma poco cambia. Questa volta il team principal Gunther Steiner non ha esternato la sua rabbia come due settimane fa a Silverstone, ma questo non vuol dire che quanto accaduto ieri a Hockenheim sia passato inosservato.

“Penso che a un certo punto qualcosa debba essere fatto – ha commentato Steiner alludendo agli ordini di squadra - normalmente è qualcosa che vorrei evitare, mi piace la competizione, ma a questo punto è ciò che dovremo fare. Siamo stati fortunati che non sia accaduto nulla, visto che entrambi hanno concluso la corsa, ma abbiamo corso il rischio di vedere ancora una volta il lavoro di tutto il team andare in fumo”.

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