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Alfa Romeo: c'è un... sandwich di radiatori sotto al cofano motore della C38

Per riuscire a realizzare pance sufficientemente strette, Simone Resta e Luca Furbatto hanno installato un "pacco" di quattro radiatori e uno scambiatore di calore sotto l'engine cover. Seguono questa filosofia anche Red Bull, Toro Rosso e Renault.

Sauber C38 dettaglio posteriore

Sauber C38 dettaglio posteriore

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Bisognava aspettare il primo week end di gara per scoprire alcuni particolari delle monoposto 2019 che nei test invernali erano stati tenuti debitamente nascosti dietro ai paravento. Ieri abbiamo mostrato il pacco dei radiatori della Ferrari SF90 che sulla fiancata sinistra ha messo quattro elementi a sandwich uno sull'altro, mentre oggi è il turno dell'Alfa Romeo che ha interpretato il tema in un modo sicuramente diverso, non disponendo delle stesse risorse della Scuderia.

Sauber C38: ecco il

Sauber C38: ecco il "sandwich" di quattro radiatori con più in alto un intercooler

Photo by: Giorgio Piola

Per deliberare una C38 con le fiancate strette i tecnici del Biscione hanno lavorato su un concetto che il chief designer, Luca Furbatto, aveva già adottato sulla Toro Rosso STR9 nel 2014, agli albori dell'era ibrida.

Il progettista italiano, infatti, ha riproposto il tema Ferrari, ma mettendo uno sull'altro quattro radiatori e più sopra un intercooler che sono stati nascosti sotto al cofano del motore, in una posizione piuttosto sollevata. Il packaging della power unit è sicuramente insolito: paga qualcosa nel baricentro, ma guadagna sicuramente in termini di peso, dovendo usare condotti molto più corti rispetto a chi ha posizionato i radiatori nelle fiancate.

L'Alfa Romeo è considerata una delle monoposto più interessanti viste nei test e ambisce a lottare per le posizioni che seguono i top team (Ferrari, Mercedes e Red Bull).

Red Bull Racing RB15, dettaglio del motore

Red Bull Racing RB15, dettaglio del motore

Photo by: Giorgio Piola

Il concetto della C38 si trova anche sulla Red Bull RB15 e sulla Toro Rosso STR14, le due monoposto che adottano la power unit Honda. Sotto all'engine cover ci sono solo due radiatori, ma di lunghezza maggiore rispetto all'Alfa Romeo.

Scuderia Toro Rosso STR14, dettaglio della power unit Honda

Scuderia Toro Rosso STR14, dettaglio della power unit Honda

Photo by: Giorgio Piola

Su questa linea si attesta anche la Renault R.S.19: sulla vettura di Enstone, infatti, si osserva un radiatore quasi orizzontale, collocato appena sotto il condotto dell'airbox in carbonio, mentre lo scambiatore di calore è stato mantenuto in coda.

Renault R.S.19, dettaglio del radiatore sotto al condotto dell'airbox

Renault R.S.19, dettaglio del radiatore sotto al condotto dell'airbox

Photo by: Giorgio Piola

 

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