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Alfa Romeo, 109 anni di storia “al servizio” oggi della Sauber

Il Marchio italiano nato nel 1910, che da un paio di stagioni ha legato il proprio brand a quello della scuderia di Hinwil, festeggia il 24 giugno il proprio compleanno ultracentenario...

Festa Passione Alfa Romeo

Festa Passione Alfa Romeo

FIAT Chrysler Automobiles

Il 24 giugno 1910, cento e nove anni or sono, nasceva l’Alfa Romeo a Milano. In realtà però le origini del glorioso marchio italiano affondano le proprie radici qualche anno prima, ovvero nel 1906, quando a Napoli veniva fondata la Società Italiana Automobili Darracq.

Solo qualche anno più tardi, infatti, l’azienda sposterà le proprie attività nel capoluogo lombardo mutando il proprio nome nell’acronimo ALFA (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) al quale, nel 1918, a guerra terminata, si affiancherà il nome Romeo preso in prestito dall’ingegnere di Sant’Antimo, Nicola Romeo, presidente della società sino al 1928.  

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Per i primi approcci al mondo del motorsport bisogna tornare indietro sino al 1911, quando l’Alfa si presentò alla Targa Florio. All’epoca la competizione siciliana era considerata una delle più importanti a livello mondiale. A dare un grande impulso alla storia agonistica del Marchio del biscione però ci penserà nel 1929 Enzo Ferrari che con la sua Scuderia Ferrari prese in mano la squadra corse collegata all’Alfa Romeo.

Dalla Lombardia a... Enzo Ferrari

Il Drake, con un colpo da maestro, riuscì a strappare alla FIAT il grande progettista Vittorio Jano, uno dei migliori del tempo. Con il sopraggiungere della crisi economica dovuta alla guerra però, Alfa Romeo nel 1933 fu costretta a ritirarsi dalle corse sino al 1937. Un duro colpo che spinse Ferrari a staccarsi definitivamente da “mamma” Alfa.

Con l’avvento degli anni 50 e la costituzione del primo campionato di Formula 1 l’Alfa Romeo torna prepotentemente nel mondo del motorsport vincendo subito i primi due Mondiali piloti (il costruttori non fu introdotto prima del 1958) di questa nuova competizione pur utilizzando una tecnologia obsoleta rispetto alla concorrenza, con le vetture che addirittura erano costruite con materiali pre-bellici. 

Festa Passione Alfa Romeo

Festa Passione Alfa Romeo

Photo by: FIAT Chrysler Automobiles

Dopo le prime due affermazioni però l’IRI, l’ente pubblico all’epoca proprietario del marchio del biscione, decise di ritirare le vetture dalla F1 in quanto il Governo Italiano non era intenzionato a destinare fondi all’Alfa per gareggiare. 

In F1 soltanto come motorista

L’azienda lombarda ritornerà in F1 soltanto come motorista dal 1961 al 1979 salvo ripresentarsi anche come costruttore dal 1979 al 1985. In questi anni, la Casa milanese non raccoglierà risultati di grande rilievo. Tra i piloti che maggiormente si distingueranno a bordo delle monoposto Alfa ci sono da segnalare: Mario Andretti, Riccardo Patrese e Andrea De Cesaris. Proprio quest’ultimo nel 1994, per uno strano scherzo del destino, ha guidato anche per la Sauber, attuale partner proprio di Alfa Romeo. 

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Il marchio milanese torna per un breve periodo, dal 1983 al 1988, a fornire motori in Formula 1, salvo poi uscire definitivamente di scena dalla massima espressione del motorsport mondiale. 

Dal 2015 Sergio Marchionne, amministratore delegato FCA, nell’ottica di valorizzare il brand Alfa Romeo, riportò il Biscione in Formula 1 applicando il marchio milanese sulle vetture Ferrari. Tale operazione però ha trovato lo sfogo maggiore soltanto nel 2018 quando è partita la partnership con la scuderia svizzera Sauber.

Un'importante "Swiss connection"

La casa elvetica gareggia in F1 dal 1993 e ha avuto sul proprio sedile piloti di grande spessore come Jean Alesi, Kimi Raikkonen, Felipe Massa, Giancarlo Fisichella, Robert Kubica e Charles Leclerc. Il rapporto tra Sauber e Ferrari è sempre stato molto forte. A dimostrazione di ciò da Maranello vengono forniti i motori alla scuderia svizzera ormai dal 2010. 

Alfa-Brabham BT46/B e Alfa Romeo 179D

Alfa-Brabham BT46/B e Alfa Romeo 179D

Photo by: FIAT Chrysler Automobiles

Proprio questo legame ha spinto Marchionne a creare questa nuova partnership. Attualmente Alfa, pur avendo avviato una cooperazione tecnologica, tecnica e commerciale con la Sauber, non fornisce alla scuderia svizzera né telaio, né motori, né altri tipi di componenti. 

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La squadra, che dal 2019 ha tagliato dal proprio nome ufficiale Sauber, venendosi a chiamare Alfa Romeo Racing ha il doppio obiettivo sia di valorizzare a livello mondiale il marchio del biscione che fare in un certo senso da junior team per la Ferrari, come avviene tra Toro Rosso e Red Bull.

Insomma i 109 anni di storia dell’Alfa Romeo sono stati messi al servizio di Peter Sauber, che proprio grazie a questa partnership, che indirettamente coinvolge anche la Ferrari, ha visto le proprie vetture migliorare nettamente il proprio rendimento nell’ultimo biennio rispetto alle ultime stagioni grigie. 

Festa Passione Alfa Romeo

Festa Passione Alfa Romeo

Photo by: FIAT Chrysler Automobiles

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