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Adesso c'è anche il raggio laser in galleria del vento!

E' stato sviluppato un nuovo sistema di indagine per vedere i gas di scarico nel wind tunnel

Chi l'ha detto che gli scarichi soffianti non si “vedono” in galleria del vento? Fino a qualche mese fa questa indagine non trovava riscontri in galleria del vento, ma ora la musica sembra cambiata. I tecnici del Circus hanno capito quanto importante sia nella prestazione di una monoposto moderna capire dove indirizzare i gas roventi degli scarichi per aumentare il carico aerodinamico nel retrotreno. AUMENTO DI DOWN-FORCE Si tratta di un aumento di down-force che non penalizza l'efficienza aerodinamica perché non aumenta la resistenza all'avanzamento della monoposto. L'aspetto complicato è capire dove e come convogliare i flussi caldi perché generino il carico verticale. Finora sono stati fatti degli studi al CFD che sono poi sempre stati validati dalle prove in pista. Nell'esperienza recente i team hanno scoperto che basta uno spostamento di pochi millimetri dello scarico, magari per effetto di una vibrazione del motore, per non ritrovare la sintonia dei flussi e perdere molto del carico che si andava cercando. SISTEMI IN EVOLUZIONE I test in pista, quindi, restano lo strumento più valido per verificare il proprio lavoro di ricerca in questo campo, ma ci sono squadre che hanno sviluppato nuovi metodi di indagine nella galleria del vento, proprio per rendere più scientifica e comparabile l'analisi dei dati. È interessante mettere in rilievo come la competitività di una monoposto moderna sia strettamente legata ai sistemi che vengono utilizzati e alla loro capacità di essere evoluti più velocemente degli avversari. Una gara nella gara, insomma. RAGGIO LASER IN GALLERIA In un wind tunnel inglese, infatti, da qualche tempo c'è un modellino di F.1 in scala che ha anche gli scarichi che emettono un flusso d'aria calda che può essere regolato dalla console di controllo e che produce del fumo. Per visualizzare dove i “gas” vanno a finire nel retrotreno è stato montato un raggio laser perpendicolare al moto della monoposto. E, spostando su un'apposita slitta il raggio verde, è possibile visualizzare con una certa precisione l'andamento dei flussi. VISUALIZZARE LE TURBOLENZE Il tentativo che gli aerodinamici stanno facendo è quello di neutralizzare le turbolenze nocive generate dalle ruote posteriori che girano in senso contrario a quello di marcia, per generare quella che è stata chiamata la “minigonna termica”, vale a dire un flusso d'aria caldo capace di “sigillare” lateralmente il diffusore posteriore, e creare una sorta di tubo Venturi virtuale. INDAGINE COMPLESSA Facile a dirsi, ma terribilmente complicato da realizzarsi, specie dopo che la FIA ha vietato di portare i gas di scarico direttamente sul fondo della monoposto per soffiare nel diffusore. Da quando i terminali devono stare in uno spazio specifico definito dai regolamenti, i tecnici hanno cercato il modo di riprodurre, almeno in parte, i benefici che avevano lo scorso anno. SI RITROVA IL CARICO PERDUTO Nei test invernali delle nuove monoposto si era registrata un recupero di carico dell'effetto indotto dagli scarichi valutabile intorno al 30%. Ma nessuno ha abdicato da quel tema di ricerca: pare che le risultanze emerse dai test del Mugello portino ad un sensibile incremento dei valori. DUE FILONI DI RICERCA Ora ci sono due filoni di ricerca: il primo, seguito in primis da McLaren e Sauber, eppoi anche dalla Red Bull Racing, sfrutta l'effetto Coanda per portare i gas roventi al piede della ruota posteriore per riprodurre, almeno in parte, gli effetti visti nel 2011. Lotus e Mercedes, e ora anche Ferrari, lavorano per sfruttare il “canale” che si crea fra la paratia dell'alettone e la ruota posteriore. SI STUDIA ANCHE LA SCIA L'indagine con il laser nel wind tunnel, infatti, avrebbe permesso di scoprire come l'effetto estrattivo del diffusore posteriore possa essere migliorato se la scia della monoposto fosse meno turbolenta. La ricerca, quindi, si sta spingendo ben oltre la ruota e l'alettone posteriore. Le paratie laterali che adesso hanno dei soffiaggi nella parte più bassa e a sbalzo sono proprio funzionali a pulire i flussi e favorire un aumento di carico. LOTUS BUON ESEMPIO La Lotus, in particolare, negli ultimi due Gp ha provato un diffusore con le alette inferiori incurvate di 45 gradi verso l'esterno proprio per sfruttare una interessante zona di depressione subito dietro la ruota posteriore. Aspettiamoci molti altri cambiamenti interessanti nel corso della stagione: il filone di sviluppo è solo all'inizio della ricerca e se gli strumenti di galleria sapranno diventare sempre più efficaci, aspettiamoci anche importanti miglioramenti nelle prestazioni delle monoposto che potranno beneficiare di questi sistemi evoluti. MCLAREN PLAFONATA La McLaren, per esempio, ha concentrato buona parte dello sviluppo della Mp4-27 proprio negli scarichi soffianti: all'inizio del campionato la vettura argento di Hamilton e Button sembrava la più competitiva del lotto, ma Paddy Lowe e soci devono aver sottostimato i limiti del muso basso per non avere il gradino sull'anteriore e ora devono correre ai ripari perché la macchina sembra plafonata nelle prestazioni. IN SPAGNA TANTE NOVITA' A Barcellona arriverà da Woking un nuovo pacchetto aerodinamico che dovebbe ridare smalto alla Mp4-27, ma al Gp di Spagna porteranno tutti delle novità importanti (a cominciare da Red Bull Racing e Ferrari) per cui sarà interessante scoprire se al debutto della stagione europea ci saranno dei cambiamenti di valori in campo. E, forse, capiremo anche chi sta usando il laser in galleria...

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