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70° F1: Verstappen beffa le Mercedes a Silverstone

La Red Bull nel GP 70° anniversario ha interrotto il dominio delle Mercedes: Max Verstappen a Silverstone ha colto la sua nona vittoria costringendo le frecce d'argento a ridurre il passo in grave crisi nel consumo delle gomme. Hamilton secondo incrementa il suo vantaggio nel mondiale piloti, con il poleman Bottas solo terzo. Eccellente il quarto posto di Leclerc con una Ferrari migliore che in qualifica: eccellente la strategia su una sosta.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Max Verstappen rompe l'incantesimo: le Mercedes non sono più imbattibili. Ci sono volute cinque gare di questo strano mondiale per vedere capitolare le frecce nere che anche nel GP 70° anniversario avrebbero dovuto cogliere una doppietta dopo aver umiliato tutti in qualifica, conquistando tutta la prima fila.

La Red Bull ha giocato un tiro mancino alla Mercedes facendo qualificare Super-Max con le Hard in Q2. Una scelta strategica che ha messo le basi all'olandese per costruire la nona vittoria della sua carriera. Max alla partenza si è bevuto Nico Hulkenberg, terzo al via con la Racing Point, e si è messo in caccia delle W11 pur disponendo di gomme con una mescola più dura.

Il passo della RB16 ha costretto le frecce nere a tenere un passo che hanno mandato in crisi gli pneumatici delle Mercedes che hanno accusato tanto blistering che graining. I tecnici di Brackley forse hanno peccato di presunzione, decidendo di montare per la seconda gara inglese un'ala molto più scarica di quella della scorsa settimana, contando sul fatto che la Pirelli ha portato coperture di una mescola più morbida.

L'ala posteriore molto scarica, Mercedes AMG F1 W11, al GP 70° Anniversario

L'ala posteriore molto scarica, Mercedes AMG F1 W11, al GP 70° Anniversario

Photo by: Giorgio Piola

Un azzardo che non ha pagato e che ha permesso alla Red Bull di conquistare il primo successo della stagione con un pilota che non ha mostrato la minima sbavatura. La Mercedes ha visto infrangere il sogno di vincere tutte le gare del 2020, mostrando una debolezza che nessuno si aspettava di riscoprire dopo le avvisaglie del GP di Gran Bretagna.

Hamilton, con un secondo pit stop molto ritardato al giro 40, era scivolato al quarto psoto anche dietro alla Ferrari di Charles Leclerc e si è prodotto in una grande rimonta che lo ha portato al posto d'onore, incrementando il suo vantaggio nel mondiale piloti che capeggia con 107 punti davanti a Max Verstappen che con il successo scavalca Valtteri Bottas con 4 punti di vantaggio al secondo posto, relegando Bottas al terzo posto in pista e nel mondiale.

Il finlandese scattato dalla pole doveva attaccare la leadership di Hamilton e, invece, va in Spagna (dove si correrà domenica) che si è ritrovato di uno scialbo terzo posto. Valtteri non ha esitato ad accusare la squadra che si sarebbe addormentata e avrebbe completamente sbagliato la strategia.

E' stato un GP dei 70 anni della F1 che è stato deciso dalla gestione delle coperture: Hamilton ha criticato la Pirelli per aver alzato le pressioni ("le gomme sono diventate come dei palloni...") e la Red Bull ne è uscita vittoriosa alla grande, conquistando anche un quinto posto con Alexander Albon che sente aleggiare dietro alle sue spalle l'ombra di un ritorn a Milton Keynes di Pierre Gasly.

Un altro grande protagonista della corsa è stato Charles Leclerc che ha saputo portare la Ferrari al quarto posto dal decimo del primo giro (via non brillante). Il monegasco ha avuto un avvio prudente ed è arrivato ad allungare lo stint fino al 18esimo giro con le Medie, mentre le Mercedes si sono fermate al 12esimo e 13esimo giro. Charles, gestito magistralmente dal muretto del Cavallino, è stato capace di andare in fondo con una sola sosta, facendo un miracolo che i tecnici Pirelli ritenevano impossibile con mescole più tenere.

La Scuderia arpiona il massimo risultato possibile, dimostrando di saper gestire il materiale a disposizione per ergersi a terza forza a dispetto di una qualifica che non aveva soddisfatto. Appare evidente che a Maranello hanno lavorato per la corsa e hanno avuto ragione perché Racing Point, McLaren e Renault sono naufragate dietro alla SF1000.

Bene, benissimo Leclerc, mentre prosegue il momento duro per Sebastian Vettel autore di un testacoda subito dopo il via. Il tedesco si è girato per evitare Sainz che era all'esterno e poi è riuscito a risalire al suo passo fino al 12esimo posto. Troppo poco per un quattro volte campione del mondo.

Di Albon, quinto, abbiamo detto, mentre le Racing Point non hanno raccolto ancora una volta quello che avevano promesso: Lance Stroll ha chiuso sesto, davanti a Nico Hulkenberg settimo, costretto a una inspiegabile sosta aggiuntiva nel finale.

Ottavo Esteban Ocon con la Renault capace di un solo pit come Leclerc e Raikkonen, mentre Daniel Ricciardo ne ha totalizzati tre per finire solo 13esimo. Ci si aspettava di più dalla macchina di Enstone: pesa l'errore dell'australiano in testacoda mentre ancora sperava in un buon piazzamento.

Lando Norris salva la McLaren con un nono posto, mentre Carlos Sainz è l'ultimo dei non doppiati, 13esimo: lo spagnolo in gara viene regolarmente bastonato dal ragazzino britannico. Le Alfa Romeo hanno concluso doppiate con Kimi Raikkonen 15esimo con la C39 grazie a una sola sosta: il vecchio finlandese ha preceduto gli altri motorizzati Ferrari, Romain Grosjean e il compagno di squadra Antonio Giovinazzi.

Non hanno impressionato le Williams con George Russell e Nicolas Latifi in fondo alla lista dei classificati. Unico ritirato Kevin Magnussen con la Haas: il danese prima di fermarsi era riuscito a meritarsi una penalizzazione di 5 secondi per aver dato una macchinata gratuita a Latifi.

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Distacco Distacco km orari Punti
1 Netherlands Max Verstappen
Red Bull 52 1:19'41.993 25
2 United Kingdom Lewis Carl Davidson Hamilton
Mercedes 52 1:19'53.319 11.326 11.326 19
3 Finland Valtteri Bottas
Mercedes 52 1:20'01.224 19.231 7.905 15
4 Monaco Charles Leclerc
Ferrari 52 1:20'11.282 29.289 10.058 12
5 Thailand Alexander Albon
Red Bull 52 1:20'21.139 39.146 9.857 10
6 Canada Lance Stroll
Racing Point 52 1:20'24.531 42.538 3.392 8
7 Germany Nicolas Hülkenberg
Racing Point 52 1:20'37.944 55.951 13.413 6
8 France Esteban Ocon
Renault 52 1:20'46.766 1'04.773 8.822 4
9 United Kingdom Lando Norris
McLaren 52 1:20'47.537 1'05.544 0.771 2
10 Russian Federation Daniil Kvyat
AlphaTauri 52 1:20'51.662 1'09.669 4.125 1
11 France Pierre Gasly
AlphaTauri 52 1:20'52.635 1'10.642 0.973
12 Germany Sebastian Vettel
Ferrari 52 1:20'55.363 1'13.370 2.728
13 Spain Carlos Sainz Vázquez de Castro
McLaren 52 1:20'56.063 1'14.070 0.700
14 Australia Daniel Ricciardo
Renault 51 1 lap
15 Finland Kimi-Matias Räikkönen
Alfa Romeo 51 1 lap
16 France Romain Grosjean
Haas 51 1 lap
17 Italy Antonio Maria Giovinazzi
Alfa Romeo 51 1 lap
18 United Kingdom George Russell
Williams 51 1 lap
19 Canada Nicholas Latifi
Williams 51 1 lap
Denmark Kevin Magnussen
Haas 43

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