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Al-Attiyah: "XE una novità per me, ma andrò forte con Cupra"

Il team ABT Cupra ha scelto l'asso vincitore della Dakar per la stagione 2022 e il qatariota è molto carico anche se la sfida con l'elettrico è nuova per lui. Grandi motivazioni anche per la confermata Kleinschmidt, la Casa spagnola crede fortemente nel progetto anche in ottica prodotto e crescita del marchio sportivo.

Nasser Al-Attiyah, Cupra Tavascan

Nasser Al-Attiyah, Cupra Tavascan

Cupra

La ABT Cupra ha dato un chiaro segnale per la stagione 2022 del rinnovato impegno in Extreme E: puntare a vincere.

L'ingaggio di Nasser Al-Attiyah è la conferma che il marchio spagnolo, unito al team tedesco, voglia essere al vertice con il suo nuovo SUV elettrico Tavascan.

Nel giorno della presentazione, Motorsport.com ha preso parte ad una tavola rotonda dove tutti i protagonisti di questo progetto hanno potuto sottolineare la voglia di successo.

Ad aprire le 'danze' ci ha pensato Antonino Labate, Direttore delle strategie e responsabile dello sviluppo e delle operazioni commerciali.

"E' un giorno particolarmente importante ed emozionante. Oltre a Jutta, che aveva partecipato dal 2021 in poi, siamo qui a presentare con grande orgoglio Nasser", spiega Labate.

"Come marchio veniamo da un anno estremamente positivo che in termini di business ci ha visti triplicare i risultati del 2020, nonostante le difficoltà pandemiche e di consegne. Siamo molto contenti e abbiamo superato le più ottimistiche aspettative che avevamo 4 anni fa. Dalle vendite alla presenza internazionale, non immaginavamo nulla di quello che abbiamo fatto".

Con due piloti di questo tipo, è chiaro l'intento, ma c'è grande responsabilità, giusto?
"Certamente, Cupra ha l'ambizione di recitare un ruolo importante in XE. Come sapete, le competizioni sportive sono sempre difficili da prevedere in termini di risultati, ma siamo molto fiduciosi sia nei piloti che nel nuovo Tavascan. Nasser e Jutta hanno esperienza e credo che possano giocarsela".

A livello di immagine avete puntato molto sull'aspetto sportivo e il Tavascan anticipa il prodotto che vedremo nelle strade. Quanto margine c'è di sviluppo tra pista e strada?
"In realtà con l'avvento dell'elettrificazione le linee dell'auto diventano estremamente importanti per ottenere una prestazione significativa. Nelle competizioni sportive, come nel caso delle auto elettriche, molti dati vengono trasferiti sulle auto stradali soprattutto e specialmente riguardo l'assetto generale. Il pacco batterie sul fondo delle auto elettriche ci dà modo di spingere molto sull'accelerazione e rendere la guida molto più agile, cosa che nel motorsport aiuta molto, oltre al sistema frenante chiaramente".

La XE dove porterà in futuro, pensando ai clienti?
"Siamo concentrati ad accumulare e sviluppare esperienza. In questo, le auto da competizione per noi sono importantissime, così come per le stradali. Fare un'esperienza di guida e pilotaggio penso sia emozionante, ma non qualcosa di classico. Il nostro progetto è una realtà che punta ad essere accessibile, condivisibile e rilevante per gli appassionati della guida. Ribadisco, siamo fan di questa cosa e nel motorsport è la norma".

Come si lavora su un concetto doppio pista-strada?
"Credo che il motorsport da sempre rappresenta il territorio dove si sperimentano e sviluppano soluzioni. Per noi vale in XE e nell'ETCR, 4 anni fa abbiamo rilanciato il concetto delle corse turismo con l'elettrico. Il 22 febbraio festeggeremo il nostro compleanno e mostreremo la nostra nuova visione legata al motorsport, che va ben oltre dell'approfittare solamente dell'esperienza tecnologica trasferita dalla pista alla strada. Cupra esplora nuovi mondi sempre, guidata dalla passione fortissima, vivendo emozioni. E' il nostro DNA e nel motorsport ci sentiamo a nostro agio".

Nasser Al-Attiyah, Cupra Tavascan

Nasser Al-Attiyah, Cupra Tavascan

Photo by: Cupra

La parola è poi passata ai piloti, con Al-Attiyah fresco vincitore della Dakar che a 51 anni si trova davanti ad una novità come le competizioni elettriche.

Cosa significa per te competere in questa serie?
"Sono molto contento di affrontare una nuova sfida come l'elettrico, che non ho mai vissuto prima. Penso che sarà una bella stagione per noi, non credo che avrò problemi di adattamento e sono veramente contento di essere stato coinvolto da Cupra in questo programma".

Hai già avuto modo di provare qualcosa?
"La prima uscita sarà in Arabia, quindi dovremo capire molto bene come sistemare il set-up, in modo da adeguare la guida. Sono comunque fiducioso di poter partire forte".

Il format di gara è molto diverso da quello cui sei abituato, cosa ne pensi?
"Col mio modo di guidare aggressivo ho vinto tantissime Super Speciali dei rally, quindi sono uno che sa come e dove andare al massimo. Dovremo gestire bene le situazioni di battaglia, rispettando gli altri avversari e cercando di non incappare in problemi e danni alla macchina, ma credo che ci divertiremo molto".

Jutta Kleinschmidt, Cupra Tavascan

Jutta Kleinschmidt, Cupra Tavascan

Photo by: Cupra

Dopo essere stata ingaggiata a metà della passata stagione, la Kleinschmidt si ripresenta al via con meno incognite e tanta motivazione.

Cosa significa per te competere in questa serie?
"Sono contentissima di affrontare la seconda stagione in XE con la Cupra. Avrò l'esperienza del 2021, ma anche il grandissimo aiuto di un veterano come Nasser, dal quale voglio imparare il più possibile. Sono molto motivata".

Sei fiduciosa di partire subito forte, avendo corso nel 2021?
"La mia esperienza sarà importante, non penso che l'auto sarà troppo diversa da guidare rispetto alla precedente. Per me sarà importante capire meglio le sospensioni, che è l'aspetto sul quale ho sofferto maggiormente quando sono arrivata. Forse oggi sarà più facile, così come gestire l'accelerazione, la potenza e la frenata. In generale, non credo avrò grandi difficoltà ad adattarmi perché è un mondo che ho già conosciuto".

In gara pensi di potertela cavare bene?
"L'anno scorso mi sono divertita moltissimo, nonostante dovessi capire e imparare. La partenza è importantissima e dopo bisogna saper battagliare. E' una sfida impegnativa anche fisicamente e nelle strategie, ma sono carica e mi divertirò".

Cosa ne pensi se un domani le competizioni elettriche, ad idrogeno e con benzine sintetiche venissero tutte unite?
"Di fatto è qualcosa che nei rally cross-country già c'è, con varie tecnologie presenti. Abbiamo visto l'Audi alla Dakar vincere già le prime Tappe, penso che sia molto bello e interessante, ma anche un bel segno per il futuro. So che all'inizio di ogni serie nuova come la XE c'è qualcosa da capire e sviluppare, però bisogna avere pazienza e lasciare che tutto prenda la sua strada perché funzioni".

Xavi Serra, Zengő Motorsport X CUPRA Director

Xavi Serra, Zengő Motorsport X CUPRA Director

Photo by: Pure ETCR

Infine è intervenuto anche il Direttore Tecnico, Xavi Serra, che ha sottolineato la bontà dei cambiamenti fatti nel rinnovare il SUV Odissey.

La prima stagione ci sono stati difetti di gioventù: sono stati risolti?
"E' la nostra speranza! Abbiamo analizzato tutto e cercato di sistemare le cose secondo le indicazioni che anche il campionato ci ha dato, ma purtroppo sapremo se ci saremo riusciti solamente quando andremo in Arabia perché non abbiamo potuto fare test prima".

A parte le componenti standard, come avete ripensato l'aspetto della vettura?
"Il look del Tavascan ha diverse novità che hanno dato una direzione nel design che avranno i nostri prodotti. Parlo dei fanali e alla loro innovativa linea, è qualcosa che punta al futuro e lo mostriamo così".

Perché avete deciso di investire nella XE?
"Siamo sempre interessanti alle competizioni e la XE rispecchia le volontà e i valori del marchio. Ecco perché l'abbiamo scelta, nell'elettrificazione c'è tutto quello che vogliamo raggiungere e ottenere, anche nel prodotto di serie, quindi non solo nel motorsport. Ovviamente la speranza è di essere al vertice!"

Si parla tanto del futuro e delle innovazioni, ma attualmente le corse elettriche sono poche. Cosa ne pensi?
"Attualmente non ci sono molte piattaforme elettriche per competere a livello professionale, ma abbiamo dei ragazzi delle università che lavorano a mezzi del futuro davvero interessanti. Oggi abbiamo Formula E dove il livello è elevato, per cui penso che ci sarà il margine perché le competizioni di questo genere possano aumentare".

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