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Intervista

Romeo Ferraris già in carica: "L'Alfa Giulia ETCR può dir la sua"

Coletti e Filippi sono già elettrizzati dall'idea di poter competere nel Pure ETCR con la vetture costruita dal Team di Opera, che nonostante sia privato affronta con coraggio la sfida contro i colossi Cupra e Hyundai.

Alfa Romeo Giulia ETCR, Romeo Ferraris

Alfa Romeo Giulia ETCR, Romeo Ferraris

Pure ETCR

Da quando è stata presentata, l'Alfa Romeo Giulia ETCR della Romeo Ferraris ha lasciato tutti a bocca apertissima, ma anche con la grande curiosità di vederla in azione in pista.

Ad avere questa opportunità saranno Stefano Coletti e Luca Filippi, che sono i primi due piloti scelti per prendere parte al Pure ETCR dalla Casa di Opera.

In una tavola rotonda organizzata dal promoter Eurosport Events, abbiamo avuto modo di sentire le prime impressioni della coppia che salirà a bordo della 'Furia Rossa', con tantissime cose interessanti che sono emerse.

"Onestamente mi è piaciuta subito tantissimo l'idea di correre in questo campionato perché alla fine è vero che sono quattro anni che non gareggio stabilmente, ma è come andare in bicicletta. Non si dimentica niente, per cui appena sono salito sulla Giulia non mi sono nemmeno reso conto che fosse passato così tanto tempo", ha detto Coletti a Motorsport.com.

"Proprio l'altro giorno pensavo che la prima gara di GP2 che ho fatto è stata 10 anni fa, per cui inizi a sentirti anche vecchio! Ma a parte gli scherzi, c'è da dire che arrivo in una categoria nuova per tutti, dove non ci sono piloti con esperienza decennale in questa serie, come invece accade in tanti altri campionati. Lì ti devi anche ambientare, qui invece si parte tutti da zero, quindi non sono per niente preoccupato".

A parte qualche gara sporadica, il monegasco era da tempo che non assumeva un impegno per una stagione intera, ma non per questo si mostra preoccupato.

"Certamente ci sono tante novità per me: macchina elettrica, gare più corte, battaglie con partenza dai cancelletti tutti appaiati. Alla prima curva ci saranno subito sportellate, quindi penso proprio ci si divertirà tantissimo. In carriera mi sono fatto conoscere per essere uno molto aggressivo, soprattutto nei primi giri di gara, per cui credo che mi adatterò facilmente. Ma non voglio mettere troppo le mani avanti, per cui aspettiamo di vedere come andrà, ma mi aspetto tante sorprese!"

La caratteristica principale di questo progetto è che la Romeo Ferraris da sempre è una squadra privata, che non gode del supporto ufficiale del marchio. Fino a che si trattava di TCR, la cosa poteva essere anche mascherata in diversi modi, ma nell'ETCR è chiaro che come concetto sono proprio i Costruttori ad intervenire in prima persona. Segno che ad Opera hanno scelto con grande coraggio un ostico percorso nel portare in pista la Giulia.

"Sappiamo benissimo che ci confronteremo contro dei Costruttori, ma alla fine la power unit è uguale per tutti, quindi la maggior parte del lavoro riguarda la costruzione del telaio e la sistemazione dei relativi assetti. Penso che la Romeo Ferraris abbia prodotto un'ottima macchina, anche dal punto di vista della guida, quindi vedremo", prosegue Coletti.

"Anche qui siamo messi comunque tutti sullo stesso piano, anche perché il campionato intelligentemente non ha lasciato libertà di sviluppo su queste componenti proprio per contenere i costi, quindi anche una squadra privata come noi può avere la sua occasione".

Fra le tante cose che le macchine hanno, c'è pure il sistema Push-To-Pass che garantisce una potenza aggiuntiva da sfruttare per tentare i sorpassi.

"Ho avuto modo di provarlo in IndyCar, ma qui bisognerà capire dove e quando utilizzarlo perché farà una grossa differenza, visto che avremo 200kW aggiuntivi che sono un bel po', specialmente su un giro singolo. Dovremo essere intelligenti a capire che strategia adottare in questo senso. Sarà molto interessante vedere anche quando gli altri lo potranno attivare, se all'inizio o alla fine, considerato che il leader non avrà questa opportunità".

Nelle prime prove di Vallelunga, Coletti ha capito di avere fra le mani un bolide, che da un punto di vista ha le sue particolarità 'elettriche', ma dall'altro va trattato come una pura auto da corsa.

"E' chiaro che il limite di oggi sia la durata delle batterie, è la cosa che andrà migliorata strada facendo, perché come potenza e coppia direi che siamo già molto veloci. Quindi il problema non è tanto se puoi andare forte, ma per quanto tempo. Però penso che ci divertiremo molto a vedere tutto ciò".

"Stiamo parlando di una macchina da corsa, sulla quale vanno sistemate le pressioni delle gomme, le campanature, le sospensioni e quant'altro ti può far guadagnare decimi, proprio come in tutte le altre. Nei primi lavori abbiamo visto che la Giulia reagisce bene alle modifiche, quindi è ottima questa cosa".

"Con le gomme Goodyear posso dire che il comportamento per ora va bene, non c'è un grosso calo di prestazioni dopo il picco massimo. Possiamo fare tanti giri, poi è chiaro che sono diverse dalle slick, quindi devi trovare tu una quadra dal punto di vista della guida. Però è stato bello vedere che tutto va a braccetto auto-pneumatici, come rendimento".

Per Filippi è la seconda esperienza elettrica dopo la Formula E: il Pure ETCR è molto diverso, ma le tante novità, sotto diversi punti di vista, non lo preoccupano per niente.

"Spero che l'esperienza fatta in Formula E mi aiuti, anche se è chiaro che ci troviamo davanti a tante cose nuove che non ho mai avuto prima in mano. In carriera ho potuto capire cosa c'è dietro ai concetti delle corse elettriche, per cui forse è lì che avrò un vantaggio. La differenza non è tanto nel powertrain o nella potenza, ma nelle basi. Credo che questa filosofia possa funzionare, è specifica per questa categoria, ma credo vada benissimo".

L'anno scorso il piemontese ha potuto conoscere la realtà di Romeo Ferraris più da vicino correndo con la Giulietta TCR nel FIA WTCR per alcune gare da wildcard. E questo gli ha dato consapevolezza e garanzie su questa nuova sfida elettrica.

"I regolamenti sono molto chiari e ci mettono davanti ad un inizio con tante incognite per tutti, per cui l'approccio sarà uguale per ciascuno di noi. Sicuramente si può sfruttare l'esperienza maturata con le TCR, come anche per gli altri Costruttori, tenendo presente la differenza che qui la trazione è posteriore. Sarà uno scenario nuovo per tutti, quindi non penso che altri avranno un vantaggio tecnologico".

"Sicuramente godranno di maggiori risorse, ma penso che il team abbia fatto un lavoro incredibile sulla macchina fin dai primi giorni, senza incappare in problemi e riuscendo a crescere subito. E' un progetto pensato e portato avanti con grande intelligenza e penso che possiamo andare molto fieri di quello che la Romeo Ferraris ha fatto".

Anche Filippi ha potuto girare a Vallelunga nei test di marzo, prendendo le misure non solo alla Giulia ETCR come macchina, ma anche al tipo di corse che andrà ad affrontare, parlando di un pilota che in carriera ha guidato un po' di tutto, acquisendo tante conoscenze.

"Come assetti ci sono tante analogie tra corse turismo, GT ed elettrico. E' una sorta di mix di esperienze che ho già fatto, e che quindi mi aiuterà. Sicuramente il peso della macchina oggi fa la differenza, ma con gli ingegneri si lavora sul bilanciamento, le geometrie e quant'altro che, di base, non è nuovo per chi corre nel motorsport da anni e deve lavorare su un set-up".

"Bisogna sistemare l'equilibrio della macchina e la ripartizione dei pesi, è forse l'unica parte su cui si deve lavorare in maniera diversa perché ci sono le batterie di mezzo. Ma penso che siamo già pronti a darci da fare, non ancora alla perfezione, ma sappiamo su quali basi muoverci. Le differenze sono soprattutto sul degrado gomme e sulla potenza, che con il Push-To-Pass può aumentare".

"Dobbiamo tenere conto anche del peso della macchina, in generale non è solo la potenza in gara che bisogna tenere a mente, ma anche di tutto il resto. Diciamo che al 95% siamo a posto, c'è da vedere l'ultimissima parte che, come tutte le piccole cose, può essere quella che ti fa vincere o perdere le gare".

Di base, il concetto ETCR ci pone davanti a corse turismo con macchine che un domani si potranno acquistare in concessionaria, a differenza della Formula E, la quale è una categoria-laboratorio per le componenti.

Sulla possibilità che questa serie sia più 'futuribile' rispetto a quella delle suddette monoposto, Luca ha così risposto a Motorsport.com.

"Credo che questa sia proprio la domanda che si sono posti i vertici del Pure ETCR quando hanno scelto la proposta di serie e format. La macchine in effetti può essere quella che uno guiderà tutti i giorni, il che aiuterà, ma ricordiamo che questo è un mondo che tutti stiamo imparando a conoscere, per cui non so se sia possibile fare una previsione particolare".

"Quando è nata la Formula E, non mi sono mai vergognato a dire che non ci credevo molto, così come quando altri miei colleghi dell'allora GP2 abbiamo avuto l'opportunità di entrarci. Allora mi ricordo che scelsi la IndyCar, come per altro fece Stefano, ma col senno di poi probabilmente la Formula E a livello professionale sarebbe stata una grandissima occasione, anche in ottica futura. I fatti l'hanno dimostrato, oggi ci sono tantissimi costruttori presenti".

"Parlando di ETCR e di Pure ETCR, sono convinto che dietro ci sia una filosofia e un concetto geniale. Sicuramente c'è tanta potenza in più da sfruttare rispetto alle macchine turismo tradizionali. Chiaramente le tecnologie sono in continua evoluzione, oggi parliamo di batterie molto grandi, ma un domani ne arriveranno magari di più piccole e leggere. Credo che ci siano tante cose interessanti che potranno tornare utili in futuro anche per le corse, il prodotto di serie e la mobilità in generale".

"Oggi siamo qui pronti a crederci e a portare avanti il tutto, poi fra un anno o due vedremo se avremo avuto ragione. Sicuramente bisogna guardare questa parte di motorsport con un punto di vista diverso, che non è quello tradizionale. Non è meglio o peggio, semplicemente è una disciplina leggermente diversa, che a me affascina moltissimo, come tutte le cose innovative e anche sconosciute. Sono qui anche per questo".

Luca Filippi, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

Luca Filippi, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

Foto di: Romeo Ferraris

Luca Filippi, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

Luca Filippi, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

Foto di: Romeo Ferraris

Luca Filippi, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Foto di: Romeo Ferraris

Alfa Romeo Giulia ETCR, Romeo Ferraris

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Foto di: Pure ETCR

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Foto di: Pure ETCR

Alfa Romeo Giulia ETCR, Romeo Ferraris

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Mario Ferraris, Stefano Coletti, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Foto di: Romeo Ferraris

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Foto di: Romeo Ferraris

Mario Ferraris, Stefano Coletti, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Alfa Romeo Giulia ETCR, Romeo Ferraris

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Foto di: Pure ETCR

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Stefano Coletti, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Foto di: ETCR

Stefano Coletti, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Cupra eRacer, Alfa Romeo Giulia ETCR, Hyundai Veloster N ETCR

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Foto di: ETCR

Mario Ferraris, Stefano Coletti, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Cupra eRacer, Alfa Romeo Giulia ETCR, Hyundai Veloster N ETCR

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Mario Ferraris, Stefano Coletti, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Cupra eRacer, Alfa Romeo Giulia ETCR, Hyundai Veloster N ETCR

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Luca Filippi, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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Foto di: Romeo Ferraris

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Michela Cerruti, Romeo Ferraris, Alfa Romeo Giulia ETCR

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