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Intervista

Ribeiro: "Il PURE ETCR rappresenta il futuro del turismo"

Il responsabile di Eurosport Event, promotore del campionato turismo elettrico che ha fatto il suo debutto a Vallelunga, traccia quali sono le linee guida di una serie che ha attirato l'attenzione delle Case nel tentativo di convertire gli appassionati alle gare green con un format inedito che sta riscuotendo l'attenzione dei fan perché lo spettacolo in pista non manca.

François Ribeiro, Capo di Eurosport Events, e Mike Rytokoski, Vice Presidente e responsabile marketing di Goodyear Consumer Europe

François Ribeiro, Capo di Eurosport Events, e Mike Rytokoski, Vice Presidente e responsabile marketing di Goodyear Consumer Europe

Francesco Corghi

La parola d’ordine è sostenibilità. Per il Pure ETCR, il nuovo Campionato Turismo elettrico che ha debuttato a Vallunga, non è stato lasciato niente al caso: Marcello Lotti, ideatore del concept ETCR, e Francois Ribeiro, boss di Eurosport Events, Promotore del Campionato, hanno studiato un format innovativo volto a creare una nuova cultura del motorsports “green”, una risposta alla direzione intrapresa dall’Industria automotive negli ultimi anni.

E se la Formula E è stata pioniera - nata una sera a cena da un sogno condiviso tra il fondatore del campionato, Alejandro Agag, e il presidente della FIA, Jean Todt, con uno scarabocchio sul retro di un tovagliolo - l’ETCR vuole diventare il riferimento per le vetture turismo, link diretto tra le corse e il prodotto.

Qual è la filosofia del Pure-ETCR?
"L’elettrico oggi è una necessità. I governi stanno spingendo sull’acceleratore e anche l’Automotive è in questa marcia forzata per rispettare le scadenze. Il Sindaco di Parigi, per esempio, ha annunciato che entro il 2023 il centro sarà completamente chiuso ai motori endotermici. Questa è la direzione da seguire".

"Le corse elettriche sono uno dei modi per convertire il consumatore alle vetture elettriche. Negli ultimi anni, molti sono passati all’elettrico per motivi di sgravi fiscali o per necessità a causa delle sempre maggiori restrizioni per i motori endotermici nei centri città. Quindi è un’esigenza dell’Industria automobilistica".

Le corse sono da sempre passione...
"Esattamente. L’auto è infatti status, passione, emozione. Siamo convinti che il motorsport elettrico possa comunicare tutto questo: prestazione, innovazione, tecnologia, adrenalina, emozioni. Le corse devono essere un passo avanti l’industria, non dietro. La nostra missione è portare l’emozione, l’engagement, la passione nella mobilità elettrica. Macchine capaci di parlare al cuore".

Qual è il format del Pure ETCR?
"
Davanti a noi avevamo due strade: continuità o innovazione. Abbiamo scelto la seconda, optando per un format nuovo. E questo paga. Questa mattina, quattro adolescenti, figli di amici mi hanno chiamato e mi hanno detto: “abbiamo visto le immagini delle gare a Vallelunga. Bravo It’s cool”. Questo è tutto quello che volevo sentire. È cool per tanti motivi: perché i ragazzi amano le riprese con il drone, che ti permetteno di percepire tutta la velocità e l’adrenalina della gara, lo stile grafico dei video, la partenza dai cancelli come un videogame o star war. È questo che vogliamo suscitare."

Il pubblico è pronto per le corse elettriche?
"E’ importante che ci sia diversificazione. Per sette anni c’è stato solo il Campionato FIA di Formula E che ha caratteristiche ben precise: i telai delle monoposto sono tutti uguali, unica la batteria e si corre su circuiti cittadini per essere vicini al pubblico, Era l’unico modo per i Costruttori di affacciarsi sulla mobilità elettrica e iniziare a fare sviluppo".

"Adesso arrivano nuovi prodotti: il touring car con vetture di tre Case come la Cupra, Hyundai e Alfa Romeo dove l’identificazione con il prodotto iniziale è immediato. E poi ci sarà il GT elettrico con vetture bellissime da andare fuori di testa. Questo già nel 2023. Vetture meravigliose, di design, potenza e un lato emozionale che non avranno niente da invidiare alle F1".

È possibile ipotizzare sinergie tra la Formula E e il Pure-ETCR?
"Ci saranno dei transfer di tecnologia ma non è possibile correre nello stesso weekend perché sono due format diversi. La FE va verso il suo pubblico, noi siamo posizionati diversamente, nei circuiti permanenti, regno del motorsport".

Cosa ci può anticipare del calendario?
"
Quest’anno abbiamo 5 gare. Nel 2022 pensiamo di arrivare ad 8 con 6 gare in Europa e due in Asia, sarebbe ideale Cina e Indonesia, sul nuovo circuito della MotoGP. Preferiamo procedere con una politica dei piccolo passi per non incidere troppo sui budget".

Come è stato il debutto del Campionato a Vallelunga?
"Entusiasmante. Il prossimo step, appena sarà possibile, sarà di aprire i circuiti ai fans così che possano toccar da vicino queste vetture incredibili con 300kw di potenza costante e un massimo di 500kw con 1200 giri".

Cosa risponde all’appassionato di motori che ama le sportellate?
"Di venire a sperimentare di persona. Il format di queste gare è pensato per le battaglie, le lotte. Siamo qui per regalare emozioni. Si può continuare a fare motorsport, ma green. Questo è il futuro".

Come pensate di attrarre i fans?
"Innanzitutto facendolo conoscere attraverso tutte le piattaforme. Grazie alla copertura TV Eurosport. Abbiamo già 29 tv broadcaster e raggiungiamo 160 paesi. Anche i canali social sono diventati fondamentali per raggiungere i giovani che apprezzano il format, assolutamente nuovo. Non ci sono qualifiche ma un draw trasmesso su Facebook. Al sabato battaglie sullo stile Rally cross. Le Superfinals la domenica con 6 auto a darsi battaglia, una potenza costante di 300kW e il power-up fino a 500 kW".

Infine, qual è la particolarità di questo campionato?
"Il Pure-ETCR guarda avanti, ai giovani e parla il loro linguaggio. La tecnologia si evolve in modo così rapido, che è obbligo stare al passo con i tempi. Siamo pionieri? Stiamo anticipando il futuro, ma mantenendo l’anima racing che contraddistingue il motorsport e in particolare le vetture turismo".

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