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Intervista

Hyundai vuole elettrizzare i fan: "Il Pure ETCR divertirà"

I piloti della Casa coreana sono convintissimi che la nuova serie turismo elettrica cui prenderanno parte con la Veloster N ETCR sarà di grande spettacolo, ma nelle battaglie conterà anche la bravura e intelligenza nel sapere gestire l'auto e conquistare punti.

Jean-Karl Vernay, Augusto Farfus, Hyundai Motorsport, Hyundai Veloster N ETCR

Jean-Karl Vernay, Augusto Farfus, Hyundai Motorsport, Hyundai Veloster N ETCR

ETCR

Tom Chilton, Jean-Karl Vernay, Augusto Farfus e John Filippi sono prontissimi ad affrontare la nuova e durissima sfida che con la Hyundai Motorsport li vedrà al via del Pure ETCR.

La Casa coreana è stata una delle prime ad aderire al nuovo progetto di auto turismo elettriche ideato da Marcello Lotti e WSC, e nell'ottobre scorso ha annunciato la partecipazione al campionato di Eurosport Events con la sua Veloster N ETCR.

Farfus si è occupato dello sviluppo fin dalla primissima ora, poi è arrivato Vernay a dargli una mano da inizio anno. Gli ultimi due innesti, Chilton e Filippi, sono invece alle prime armi, ma hanno accettato con entusiasmo questo compito, con la partecipazione alla serie che dal prossimo anno diventerà la prima FIA World Cup per auto elettriche.

"Ancora non ho guidato la macchina, la proverò proprio a Vallelunga nei test di questa settimana - ha detto Filippi nella tavola rotonda cui ha preso parte Motorsport.com - Posso dire che sono molto contento di essere coinvolto in questo progetto, che so essere qualcosa di totalmente diverso rispetto alle solite auto turismo".

"In carriera ho sempre guidato auto a trazione anteriore, quindi anche questa è una novità per me, ma sono contento di affrontare questa nuova sfida. Ogni giro mi servirà per fare esperienza".

Anche Chilton si è mostrato subito carichissimo all'idea di intraprendere questo nuovo percorso, dopo gli anni di WTCC e il suo ritorno nel BTCC dove saraà ancora impegnato.

"A 36 anni, e con tanta esperienza di corse turismo alle spalle, mi ritrovo davanti a questa nuovissima sfida e ne sono entusiasta. Personalmente adoro tutto ciò, serve a darti una scossa nella vita e per la tua carriera. Al solo pensiero, non sto nella pelle e ho un grande sorrisone in faccia!"

"La cosa fantastica è che mi troverò a correre in due campionati - BTCC e Pure ETCR - con macchine a trazione posteriore, ma una di queste elettrica. So che Hyundai ha fatto un grande lavoro di sviluppo con Vernay e Farfus sulla macchina, bisognerà capire bene come gestire tutta questa potenza. 500kW sono incredibili e in curva si sentiranno non poco, specialmente in accelerazione".

"Ho avuto modo di provare la macchina la settimana scorsa a Vallelunga per un paio di giorni, anche se pioveva e c'erano 15°C. E' comunque stato bello poter guidare qualcosa di diverso e analizzarne i dati. Credo serva almeno mezza giornata per cominciare ad essere veloci, prima bisogna capire una serie di cose per poterla guidare a modo.

"Personalmente mi piace molto il format del campionato e anche il fatto che si possa usare un sistema come il push-to-pass. Tutto quello che può essere d'aiuto alle lotte e ai sorpassi va accolto perché esalta il pubblico, ma soprattutto ci spinge a migliorare e attira nuove Case. Penso che un tipo di gare del genere possa aiutarci in un cambiamento, anche mentale. Il futuro sembra eccitante".

Per Vernay è invece un anno molto duro dal punto di vista dell'agenda, dato che sarà al via anche del FIA WTCR e dovrà dividersi in due cose completamente diverse. Dopo i primi test con la Veloster N ETCR si è già fatto in'idea di ciò che lo attende, per cui è più esaltato che preoccupato di tutto, come ha risposto alla domanda di Motorsport.com.

"So che sarà una sfida molto impegnativa, ma mi fido molto del supporto che ci potrà fornire la Hyundai. Da pilota posso dire che è meglio così, piuttosto che fare nulla! Gli stili di guida sarano molto differenti perché la Elantra N TCR ha la trazione anteriore, mentre la Veloster N ETCR posteriore, oltre che potenze diverse. Per questo sarà importantissimo il tempo che trascorreremo in pista nei test, ma spero di essere subito in condizione per lottare per il campionato in entrambi", ha detto il francese.

"Quando ho provato per la prima volta la macchina mi sono reso conto delle grandi differenze, ma dobbiamo imparare soprattutto il nuovo format; le battaglie saranno intense e bisogna essere aggressivi e intelligenti al tempo stesso, portando la macchina a casa con un buon risultato. Sinceramente mi piace molto l'idea del tipo di gare, sappiamo che ci saranno alcune cose da migliorare, ma come punto di partenza non nego che mi affascina".

Farfus, essendo da più tempo coinvolto nel progetto, ha potuto essere molto più specifico sulle caratteristiche della vetture e su come ci si deve comportare al volante.

"Abbiamo cominciato completamente da zero ed era la prima volta che mi capitava in carriera. Il processo di sviluppo e crescita durante i test è stato nuovo per tutti, ma è una sfida entusiasmante perché è la prima volta che una macchina turismo elettrica viene fatta. La cosa che mi piace di più è che questo campionato ci mette davanti ad auto che verranno realmente prodotte, a noi spetta svilupparle e capire bene come gestirle, dal risparmio di energia alle gomme".

"Le auto dell'ETCR sono molto pesanti e lo si sente in frenata e in percorrenza curva, ma anche le gomme sono molto diverse e credo che potranno essere un fattore dominante per il rendimento di queste macchine. E' bello perché è un'altra novità per tutti. Oltre alla grande potenza del motore elettrico, hai da gestire pure le Goodyear, consapevole del peso del mezzo. Onestamente è difficile fare una comparazione tra queste macchine ed altre, sono uniche nel loro genere".

"E' chiaro che rispetto alle vetture con motore a combustione si tratta di un progetto totalmente diverso. Abbiamo già fatto tante ore di test per affinare il mezzo, quello che però conta è la prestazione pura del mezzo. Ci siamo dati molto da fare su questo aspetto, sapendo che il tutto va condiviso non solo con i tecnici di Hyundai, ma anche con quelli delle batterie Williams, in modo da capire come e quando far funzionare al meglio il tutto".

Una delle novità è il format di gara, che in stile Rallycross metterà tutti i piloti allineati ai cancelletti di partenza per poi darsi battaglia in pochissimi giri. Il brasiliano è convinto che questo funzionerà bene, dato che è stato pensato per il pubblico.

"Le gare immagino saranno davvero serrate e belle, da quello che ci si può aspettare. E' un capitolo nuovo per tutti, anche come format, ma sarà bellissimo. Fa tutto parte di giochi di marketing perché se la gente vede e si diverte, si può identificare in una macchina o in un marchio. E' sempre stato così il motorsport e credo che Eurosport Events si sia inventato qualcosa di molto interessante fin dall'inizio. Vedremo come andrà".

"Consideriamo che è qualcosa mai provato prima per questo genere di corse. E' chiaro che, come primo anno, dovremo vedere cosa funzionerà e cosa no. Ci saranno scenari differenti per ogni evento, ma li scopriremo solamente quando inizierà la stagione. Quando parti con qualcosa di nuovo devi puntare molto sul divertimento per attirare attenzione e nuovi fan".

Farfus si è poi detto un grandissimo sostenitore dell'elettrico, anche se ci vorrà pazienza e intelligenza perché questo possa prendere piede. E soprattutto fiducia.

"Onestamente credo che sia il momento di fare un cambiamento e che l'elettrificazione sia perfetta, sono molto orgoglioso di farne parte. Sono convintissimo che sia il futuro, ma dobbiamo anche renderci conto che il periodo attuale è di transizione, come normale che sia. Quello che facciamo noi è una alternativa allo spettacolo del motorsport, ma con questa piattaforma si possono esplorare zone sconosciute e capire che tipo di impegno a livello umano possiamo assumere per il bene del pianeta".

"Si discute anche di Electric GT, ma non sono molto informato su questa cosa. Quel che posso dire è che la gente vuole vedere gare dove si va al massimo e ci si diverte. Bisogna fare molta attenzione quando parliamo di gestione del peso, dell'energia e quant'altro perché sono tutte cose che, alla lunga, possono allontanare il pubblico. Questo vuole vedere le gare tirate fino alla fine, per questo dico che non dobbiamo correre il rischio di offrire uno spettacolo noioso con queste cose. Penso che il Pure ETCR abbia già fatto un grosso passo avanti per chi viene a vederci per divertirsi. E' vero, le auto sono pesanti, ma non credo influirà sulle prestazioni e sul fatto che si potrà fornire un bello spettacolo".

L'idea di partenza pare ottima, anche se c'è da dire che le vetture ETCR non siano così resistenti come quelle del Rallycross. Alla domanda posta da Motorsport.com, il sudamericano ha risposto così.

"Ai cancelletti di partenza sappiamo che abbiamo una potenza immensa da sfruttare e che appena si parte dovremo dare il massimo in battaglia. Il pilota deve però essere intelligente. Nel TCR, ad esempio, sai che nell'arco del weekend ci sono due o tre gare, per cui il massimo lo puoi dare probabilmente solamente nell'ultima, stando attento a non fare danni nelle altre. Qui la strategia ci metterà davanti al fatto che in ogni battaglia avremo dei punti in palio, ma che non guidiamo dei carri armati. Sono tutte cose che fanno la differenza, per cui è vero che potremo sfruttare al massimo la potenza, ma anche che non andranno commettere errori con le sportellate e quant'altro".

Jean-Karl Vernay, Augusto Farfus, Hyundai Motorsport, Hyundai Veloster N ETCR

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Foto di: ETCR

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