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Intervista

Cupra, Puig: "ETCR funziona bene, miglioriamo e apriamo le menti"

Motorsport.com ha intervistato in esclusiva il responsabile di Cupra Racing, facendo un bilancio di quella che è stata la prima stagione del campionato turismo elettrico, del quale si dice molto contento, soprattutto per lo spettacolo e per la solidità mostrata.

Zengő Motorsport X CUPRA, Cupra e-Racer

Foto di: Pure ETCR

La prima stagione del Pure ETCR è andata in archivio con la vittoria di Mattias Ekström fra i piloti e di Cupra Racing nella classifica Costruttori.

La Casa spagnola è stata la primissima ad abbracciare la nuova categoria di corse turismo, creando una prima versione della sua Cupra e-Racer nel 2018, per poi evolverla sulla base della nuovissima Leon Competicion.

Motorsport.com ha intervistato in esclusiva Jaime Puig, Direttore dell'azienda di Barcellona, tirando le somme alla fine di quello che è stato un 2021 decisamente positivo per il suo team.

Come valuti il primo anno del Pure ETCR?
"Siamo rimasti molto sorpresi dalla competizione serrata e dal livello che hanno avuto fin da subito tutti. Sono gare veramente divertenti, ora bisogna far capire alla gente come funziona il format, tra battaglie e finali. E' dovere di tutti spiegarlo bene, sia a noi Case che a voi della stampa. E' chiaro che si tratta di una cosa molto diversa rispetto alle solite gare turismo, quindi ci sta anche che il format potesse essere qualcosa di nuovo per la categoria".

Non pensi che il format su tre giorni sia un po' troppo lungo?
"Sì, partendo dal fatto che i tempi di ricarica delle macchine sono lunghi e le Battaglie a due sole auto in pista non sono belle. Meglio tre alla volta, come minimo. Bisogna lavorarci sopra, siamo tutti uniti e parliamo di come evolverci in futuro".

Oltre al format di gara, quali altre cose miglioreresti?
"Ci sono tante cose da migliorare, come accade quando affronti un campionato tutto nuovo come questo. A mio parere bisogna capire meglio quali sono le piste adatte a questo campionato, quelle che favoriscono le battaglie e l'utilizzo della spinta aggiuntiva del Power Up, che a volte influisce molto sulla strategia".

Quindi meglio circuiti tradizionali e non cittadini?
"Le piste devono favorire la battaglia e le caratteristiche delle macchine. A me non è piaciuta per niente Copenhagen, per esempio. Bisogna lavorare soprattutto su dove andare, in modo che il pubblico possa anche venire a vederci e divertirsi. Se uno parte davanti e poi ci resta fino alla fine perché non c'è spazio per provare un sorpasso, non è per niente bello".

A proposito di pubblico: alla gente in generale non piace molto l'idea delle corse fra auto elettriche. Tu come convinceresti uno scettico a seguirle?
"Per prima cosa, bisogna capire che il sound delle macchine è per forza diverso, ma non è vero che non c'è. E' una novità, non possiamo sicuramente mettere il rombo di un motore V8 su una vettura elettrica. Questa è fatta così e va accettata per le sue caratteristiche. La seconda cosa è che le gare sono divertenti, prima della finale ci sono le battaglie, ma anche le Qualifiche. La gente deve avere una mentalità più aperta".

Jaime Puig, Cupra Racing Director, Mikel Azcona, Zengő Motorsport X CUPRA, Cupra e-Racer

Jaime Puig, Cupra Racing Director, Mikel Azcona, Zengő Motorsport X CUPRA, Cupra e-Racer

Photo by: Pure ETCR

E' il progresso...
"Sì, il motorsport è troppo tradizionale. Ma il mondo è in continua evoluzione e se guardiamo alla Coppa America, anche le barche e le regate sono cambiate nel corso degli anni, diventando più grandi e sofisticate. Eppure la competizione rimane la medesima".

Cupra e Hyundai hanno investito tanto per sviluppare le loro auto, tra ricerche e test. Romeo Ferraris invece ha avuto un budget molto ridotto rispetto a voi, eppure ha chiuso al secondo posto in campionato. Servono veramente tanti soldi per una vettura ETCR o si può stare su costi bassi?
"Il margine per spendere meno c'è, perché il regolamento ti consente di agire fino ad un certo punto. Inoltre l'anno prossimo avremo già una base di vettura pronta, dunque non serviranno così tanti test. Penso che l'investimento di denaro l'abbiano fatto tutti, chi più e chi meno. Ognuno ha ottenuto i suoi risultati, sicuramente Romeo Ferraris ha fatto molto bene, quindi bravi loro".

Il TCR era nato come campionato Customer Racing, legato ai team privati. L'ETCR è più caro, quindi saranno le Case protagoniste direttamente?
"Penso che l'ETCR sarà comunque il futuro delle corse turismo. Oggi la macchina completa di kit batterie e tutte le parti costa quasi 500.000€. Stiamo cercando di capire se si può arrivare al noleggio del kit, come fosse il comprare la benzina per le gare. Diciamo che l'auto senza kit non può costare una cifra stratosferica, poi è chiaro che oggi costa molto di più di una TCR. In futuro, se non ci saranno problemi di gestione o tecnici, tutti potranno averla. E poi c'è un'altra cosa importantissima..."

Prego...
"Abbiamo esordito in un campionato totalmente nuovo per tutti, eppure non si sono verificati problemi tecnici seri, che fossero legati a batterie o sistemi elettrici e quant'altro. A nessuno è mai capitato, anche la Formula E il primo anno ha sofferto parecchie noie, così come la Extreme E in questa stagione. Il Pure ETCR è stato la prima serie priva di problemi. Quindi si sono gettate delle solidissime basi per il futuro".

Fra quanti anni potrà diventare un campionato per team clienti, come il TCR?
"Credo che entro la fine del 2022 potremo essere già pronti a soddisfare dei clienti. Bisognerà parlarne anche con il promoter WSC Ltd. e i responsabili degli altri team, ma pian piano arriveremo alle serie continentali e nazionali, sicuramente".

Mattias Ekström, Zengő Motorsport X CUPRA, Cupra e-Racer

Mattias Ekström, Zengő Motorsport X CUPRA, Cupra e-Racer

Photo by: Pure ETCR

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