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Realteam Hydrogen e BMW Redline vincon la 24 Ore di Le Mans Virtual

La 24 Ore di Le Mans Virtual è stata dominata da Felipe Drugovich, Oliver Rowland, Jeffrey Rietveld e Michal Smidl per la Realteam Hydrogen Redline. In GTE, a conquistare l'alloro è stato il BMW Team Redline con Kevin Siggy, Rudy van Buren, Lorenzo Colombo ed Enzo Bonito.

Realteam Hydrogen and BMW Redline win 24 Hours of Le Mans Virtual 2022

Il pilota di Formula 2 Drugovich, nella #70 del Realteam Hydrogen Redline, ha guidato il gruppo di 50 auto e 200 piloti alle 14:00 di sabato 15 gennaio 2022.

Durante la sessione di qualifica del giorno prima, il suo compagno di squadra Rietveld ha strappato la pole position, solo battendo di soli due millesimi la vettura #123 Team Redline guidata da Max Verstappen.

In GTE, è stato la Corvette della Red Bull Racing Esports a centrare la pole position dopo un giro scintillante di Sebastian Job, pilota dell'AlphaTauri negli esports.

 

Prima della partenza della gara, ci sono stati sei minuti di penalità nella pitlane per la #111 in pole position in GTE, la #56 Team Project 1 x BPM Porsche e la #5 Williams Esports LMP per non aver schierato il numero richiesto di piloti classificati "pro".

Purtroppo per la #31 W Series BMW GTE, ha sofferto di un problema hardware durante il giro di formazione guidato dalla LMPH2G elettrica-idrogeno e si è ritirata prima della partenza.

Che battaglia tra i prototipi

Drugovich ha completato le prime due curve della gara in testa, ma la sua leadership è stata di breve durata, perché Verstappen lo ha passato a Tertre Rouge nel giro di apertura.

Da lì ha cercato di costruire un divario, ma dal quarto posto sulla griglia, la #28 Veloce Esports guidata dal pilota del British GT James Baldwin è salita al secondo posto nelle fasi iniziali, e poi ha iniziato a dare la caccia al campione del mondo di Formula 1.

Questo è stato il focus per prime le sei ore: Verstappen vs Baldwin, Redline vs Veloce.

 

Più indietro nel gruppo, un grande incidente ha minacciato di terminare prematuramente la gara della #4 Floyd ByKolles-Burst, leader del campionato, quando Franco Colapinto della #31 Team WRT SIMTAG Esports ha attraversato l'erba e ha colpito la vettura guidata da Tom Dillmann. Fortunatamente però sono stati entrambi in grado di continuare.

La Mercedes-AMG Petronas sperava in un ritorno di successo al Circuit de la Sarthe, ma purtroppo per loro Dani Juncadella ha sbagliato il tempo di una scalata, ha mandato il motore fuori giri e la squadra era fuori allo scoccare delle tre ore.

La disperazione ha anche colpito Erhan Jajovski e la #8 R8G Esports Oreca. Dopo un contatto con Marcell Csincsik e la vettura #22 Williams Esports lungo il rettilineo di Mulsanne, Jajovksi è finito nel muro, perdendo l'ala posteriore e ricevendo un drive through come penalità.

Quando la gara è entrata nella fase notturna, la vettura #123 Redline era comodamente in testa, dopo uno stint strepitoso del campione della VCO ProSIM SERIES, Maximilian Benecke.

Con oltre sette ore completate e Verstappen di nuovo al volante, l'olandese ha attaccato in maniera aggressiva i cordoli della chicane Ford.

Il risultato è stato un testacoda e un pesante contatto con le barriere, che ha strappato due ruote alla vettura. Il ritiro quindi è stato inevitabile.

 

Questo ha regalato alla #70 un vantaggio che non ha mai ceduto. Attraverso l'oscurità, il pilota di Formula E Rowland ha preso il testimone da Rietveld, con Smidl che poi ha controllato la gara all'alba.

Ci sono stati momenti in cui la Veloce Esports si è avvicinata, soprattutto quando al volante c'era l'ex pilota BTCC Mike Epps verso la metà della distanza di gara, ma alla fine la vettura #28 è gradualmente scivolata indietro, cedendo il secondo ai campioni in carica - la vettura #1 Rebellion GPX Esports.

Un drive through per il contatto con un'altra auto nella pitlane la domenica mattina ha ulteriormente tarpato le speranze della Veloce, prima che finisse il carburante con poco meno di tre ore sul cronometro, terminando prematuramente la sua corsa.

 

La classe LMP è stata piena di incidenti. In particolare Juan Pablo Montoya ha rotto la sua ala posteriore contro un muro, prima che il figlio Sebastian avesse delle storie tese con Porsche GTE #77 durante la notte, finendo nella barriera di pneumatici e ritirandosi.

Anche la #444 Alpha Ind ByKoller-Burst si è ritirata nel corso della notte finendo pesantemente a muro nella zona del karting. Nel frattempo, la #44 ARC Bratislava e la #39 GRAFF by ProSimu sono rimaste ferme a causa di problemi meccanici.

Il ritiro del pilota WTCR Attila Tassi e della #5 Williams Esports LMP è avvenuto alle curve Porsche in serata, dopo un testacoda nella ghiaia ed un contatto con la #61 SEM9.Axle Porsche GTE di Alister Yoong, che era già fuori dalla pista per un altro incidente avvenuto poco prima.

Una partita a scacchi in GTE

La categoria GTE non è stata meno intensa. Nella fase di apertura, il campione 2021 del British GT Dennis Lind sulla Corvette #111, che era in pole, è gradualmente scivolato indietro nel gruppo di testa.

Ad approfittarne nell'ora di apertura è stato il Porsche Esports Team, con la #91 che ha preceduto la vettura gemella #92. La #71 BMW Team Redline M8 era in terza posizione, davanti alla 488 della Ferrari Driver Academy.

Sono questi i primi quattro equipaggi che alla fine avrebbero giocato strategicamente al gatto e al topo per 24 ore.

 

La BMW #71 è stata apparentemente in grado di estendere i suoi primi stint di un giro sulle Porsche, qualcosa che ha cercato di fare in ogni gara della serie finora. Ci sono volute fino a sette ore complete prima che l'implacabile BMW, allora nelle mani di Siggy, prendesse il comando dal pilota IndyCar e NASCAR Xfinity, Sage Karam.

Le Porsche sono rimaste vicine, tuttavia, e sembravano avere un ritmo più veloce, se non la strategia ideale. Anche la Ferrari non era fuori dalla competizione, e durante la notte si è scambiata il podio con le due Porsche a seconda della lunghezza dello stint.

Tutti e quattro erano molto vicini, ma il BMW Team Redline è riuscito, seppure lentamente, ad allungare.

Poi il disastro ha colpito la Porsche #92 nel cuore della notte, a poco più di 14 ore dalla fine. Con Tommy Østgaard al volante, Nico Varrone della #65 ha commesso un errore nella zona del Karting e con la sua LMP ha spedito a muro la GTE. In gara quindi è rimasta una sola Porsche ufficiale.

 

Non sono stati gli unici concorrenti in questa classe a incontrare qualche intoppo, anche se va detto che la classe GTE ha mostrato standard di guida superlativi in generale.

All'inizio, la Porsche #56 guidata da Jimmy Broadbent è stata stretta dal pilota del WEC Ben Barker sulla 911 GR Wolves Racing #86 all'entrata della seconda chicane di Mulsanne.

Le due auto si sono poi scontrate di nuovo due volte fuori dalla pista. Barker ha ricevuto un drivet hrough per il contatto all'ingresso della curva, mentre Broadbent ne ha ricevuto uno per il contatto fuori dalla pista.

La #86 si è ritirata con un guasto al motore quattro ore più tardi, mentre il team GR Wolves correva in diretta dal Molineux Stadium della squadra di calcio.

Purtroppo per la R8G Esports, la sua LMP #15 e la sua GT3 #888 si sono scontrate alla Virage Porsche, con la seconda che è andata a sbattere violentemente contro le barriere, ma che fortunatamente è riuscita a proseguire la corsa con il pilota di F4 Elliott Vayron.

 

Mentre la gara si avviava alla conclusione, con poco più di 2 ore da disputare, la Porsche #77 del team Proton Competition ha iniziato a scambiarsi la posizione con la Ferrari, una bella lotta per il terzo posto.

Avendo spinto per tutta la gara, Kevin van Dooren si è scontrato in pista con Niklas Nielsen, pilota di Ferrari Competizioni GT. I due sono arrivati fianco a fianco dentro la seconda chicane di Mulsanne, poi attraverso Indianapolis e ancora ad Arnage.

Il giro successivo, mentre erano uno accanto all'altro, sono arrivato appaiati all'Indianapolis. Nielsen ha toccato la barriera ed è stato costretto a rientrare ai box per riparare i danni. A quel punto il team Proton è stato certo di essersi assicurato il terzo posto.

Una vetrina per il motorsport

Alla fine è stata la Realteam Hydrogen Redline con Drugovich, Rowland, Rietveld e Smidl a tagliare il traguardo per prima dopo 24 ore estenuanti, ottenendo la seconda vittoria della serie e l'alloro della classifica generale in campionato.

La #1 è arrivata seconda, a un minuto e mezzo dalla seconda vittoria, mentre la #4 è finita terza a un giro, mancando di poco la gloria in LMVS.

"Questo è un riscatto per quanto è accaduto lo scorso anno, una performance incredibile da parte della squadra in un evento incredibile", ha dichiarato Atze Kerkhof, boss del team Redline.

"Ora il 2022 è iniziato davvero bene. Abbiamo fatto una grande strategia, gli ingegneri al lavoro e la squadra sono stati perfetto. Oggi forse non eravamo la vettura più forte in GTE, ma ce l'abbiamo fatta".

 

In GTE il team BMW Redline ha fatto sembrare tutto molto facile da metà gara in poi, con Siggy, van Buren, Colombo e Bonito che si sono spartiti il bottino. In effetti il team ha recuperato da uno spavento arrivato a metà gara quando l'attrezzatura di simulazione di van Buren si è guastata, cin il risultato di un viaggio di tre ore nel mondo reale fino alla postazione di Siggy per saltare sul suo impianto di simulazione e completare il chilometraggio di gara richiesto.

Oltre al round finale della Le Mans Virtual Series, con un montepremi di 250.000 dollari in palio, i vincitori di classe hanno anche conquistato la vittoria del campionato.

"Siamo molto soddisfatti dell'evento. Quando metti 116 simulatori, che rappresentano le 50 auto, spediti in 28 paesi per 24 ore e collegato allo stesso server senza alcun guasto tecnico durante tutta la gara, è molto soddisfacente, ha detto Gérard Neveu, produttore esecutivo della 24 Ore di Le Mans virtuale.

"Possiamo dare appuntamento al prossimo anno per la terza edizione della 24 Ore di Le Mans Virtuale".

I risultati della 24 Ore di Le Mans Virtuale

  1. #70 Realteam Hydrogen Redline | Felipe Drugovich, Oliver Rowland, Jeffrey Rietveld, Michal Smidl – 407 laps
  2. #1 Rebellion GPX Esports | Louis Delétraz, Agustin Canapino, Kuba Brzezinski, Nikodem Wisniewski
  3. #4 Floyd ByKolles-Burst | Tom Dillmann, Bent Viscaal, Jesper Pedersen, Jernej Simončič
  4. #21 GRAFF by ProSimu | Arno Santamato, Jan Marschalkowski, Maxime Brient, Yohann Harth
  5. #49 YAS HEAT | Will Tregurtha, Sandy Mitchell, Marko Pejic, Balázs Remenyik

24 Hours of Le Mans Virtual: i risultati della classe GTE 

  1. #71 BMW Team Redline | Rudy van Buren, Lorenzo Colombo, Enzo Bonito, Kevin Siggy – 367 laps
  2. #91 Porsche Esports Team | Mitchell deJong, Laurin Heinrich, Mack Bakkum, Martin Krönke
  3. #77 Proton Competition | Loek Hartog, Matt Campbell, Kevin van Dooren, Jeremy Bouteloup
  4. #51 FDA Esports Team | Nicklas Nielsen, David Perel, Jordy Zwiers, Kasper Stoltze
  5. #89 BMW Team BS+COMPETITION | Bruno Spengler, Robby Foley, Alen Terzic, Joonas Raivio

Le Mans Virtual Series, classifica campionato LMP 

  1. #70 Realteam Hydrogen Redline – 91 points
  2. #1 Rebellion GPX Esports – 90.5 points
  3. #4 Floyd ByKolles-Burst – 88.5 points
  4. #123 Team Redline – 58 points
  5. #8 R8G ESPORTS – 54 points

Le Mans Virtual Series, classifica campionato GTE 

  1. #71 BMW Team Redline – 127 points
  2. #91 Porsche Esports Team – 101.5 points
  3. #88 Proton Competition – 55.5 points
  4. #77 Proton Competition – 53 points
  5. #55 BMW Team GB – 49 points

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