Si conclude il
Rally di Liepāja, seconda prova stagionale del
Campionato Europeo. La gara ha visto gli equipaggi darsi battaglia sulle strade innevate della gelida
Lettonia (temperature attorno ai -10°) non senza difficoltà, dovute ad una forte nevicata che ha ricoperto i percorsi e creato qualche problema nella scelta dei set-up. Chi partiva per primo era sicuramente svantaggiato, mentre gli altri trovavano la traiettoria pulita.
Se ci fosse la possibilità di assegnare la doppia vittoria, probabilmente questa sarebbe l'occasione giusta.
Esapekka Lappi ha trionfato, riprendendo la sua avventura nell'ERC da dove aveva lasciato (vittoria al Rally du Valais 2013), giocando al "gatto col topo" con
Vasily Gryazin. Il russo, che corre con licenza lettone, è stata la grandissima e piacevole sorpresa di questa tre-giorni baltica: con la sua
Ford Fiesta S2000 è passato al comando dalla PS2, spingendo costantemente e mettendo fra sè e Lappi oltre 30". Il finlandese, però, ha iniziato a recuperare terreno, man mano che i percorsi venivano ripetuti: il biondino della
Škoda Fabia Super2000 ha ripreso e superato il collega della Sport Racing Technologies, il quale ha comunque continuato a "tirare", nonostante qualche problema al cambio che, in un paio di occasioni, gli ha fatto sudare freddissimo. Lappi è stato impeccabile, dimostrando tutto il suo talento (nemmeno un testacoda gli ha impedito di vincere la PS9) e di meritarsi la chance nell'ERC che la Škoda Motorsport gli ha dato per il 2014. A vedere le vittorie di Speciali (7 a 2) e il distacco finale (+34"7) si penserebbe ad un dominio del finnico: in realtà non è stato così, ma la vittoria è meritatissima e, per questa volta, a Gryazin va un grandissimo applauso, convinti di aver trovato un nuovo protagonista per la stagione ERC, la quale è appena all'inizio.
Terzo gradino del podio occupato da
Craig Breen con la
Peugeot 207 Super2000: l'irlandese, all'ultima uscita con questa vettura (da marzo avrà la
208 T16 R5) aveva ben altre ambizioni, ma fin dalla prima Speciale ha avuto seri problemi di set-up, ritrovandosi a lottare con l'instabilità del mezzo. Nella Seconda Tappa le cose sono andate un po' meglio, ma un problema col freno a mano, gomme che perdevano borchie e un brutto errore gli hanno fatto alzare il piede nel finale, accontentandosi della terza piazza. Breen, che sembra tanto talentuoso quanto sfortunato, alla fine si è detto
"non deluso, ma con stati d'animo opposti, essendo l'ultima gara con la mia 207; ora si guarda avanti". Vedremo se con la nuova auto della casa francese, il giovane della Peugeot Rally Academy riuscirà a conquistare la prima e attesissima (e perchè no, anche meritata) vittoria nell'ERC.
Dietro a Breen si è piazzato
Kajetan Kajetanowicz: dopo la delusione patita al Jännerrallye (ritirato dopo aver condotto inizialmente), il polacco della Lotos Rally ha dovuto imparare ad usare le nuove gomme borchiate, consegnategli dalla Michelin per la sua Ford Fiesta R5. "Kajto" ha cominciato la gara "timidamente", trovando via via il ritmo giusto, restando stabile nei primi quattro posti in graduatoria e giungendo molto felice del proprio risultato al traguardo.
Quinto
Sepp Wiegand, con la
Škoda Fabia S2000 ufficiale (gestita dal team Škoda Auto Deutschland): il tedesco era stato il più rapido della Speciale di Qualifica di venerdì, e sabato è partito sapendo di dover guidare con cautela, essendo la prima volta per lui in Lettonia. Dopo un inizio forse anche troppo prudente, il 23enne ha trovato un buon ritmo (
"Ora si guida bene, prima sembravo mia nonna!"), vincendo la PS11 e risalendo dal 18° posto fino alla Top5.
Dietro a Wiegand, ecco un quartetto di
Mistubishi Lancer Evo: Jãnis Vorobjovs, Vitaly Pushkar e Stanislav Travnikov salgono, nell'ordine, sul podio della
Classe Production Car Cup, con
Martynas Samuitis che si deve accontentare del 4° posto di Categoria, ma ottimamente 9° assoluto. La battaglia fra questi concorrenti si è ravvivata nella mattinata della Seconda Tappa, quando i
giudici hanno squalificato il leader Siim Plangi, reo di essere arrivato
fuori tempo massimo al primo controllo. Dopo il cartellino rosso sventolato all'avversario (che intanto aveva vinto la PS7), la lotta fra i quattro è stata serratissima e sul filo dei secondi: nessuno ha mollato per un metro, addirittura Pushkar ha terminato una speciale su 3 ruote (!) senza mai alzare il piede.
Chiude meritatamente in Top10 anche
Jan Černý: il ceco, al volante della
Peugeot 208 R2 vince, contemporaneamente, le
Classi 2WD e Junior Championship, seguito da
Risto Immonen (Citroen C2 R2) e Petter Kristiansen (Škoda Fabia R2). Nulla da fare per
Mattias Olsson (Ford Fiesta R2), che ha mancato il podio di Categoria per poco, tentando in tutti i modi di raggiungere gli avversari, dopo aver avuto problemi ai freni e una penalità di 20").
Fra i giovani, menzione obbligatoria per i due debuttanti di casa nostra:
Andrea Crugnola, con la Peugeot 208 R2 della Napoca Rally Academy, ha chiuso 5° (21° assoluto), mentre
Fabrizio Andolfi Jr, sulla 208 del team Gliese Engineering Motorsport, si è piazzato 9° (30° assoluto), beffato nel finale da
Chris Ingram.
Nel
Ladies' Trophy la vittoria è andata alla modella ucraina
Inessa Tushkanova, al volante di una
Mitsubishi Lancer Evo, con la quale ha chiuso 27a assoluta; pochi patemi per la ragazza, dato che la sua unica avversaria,
Ekaterina Stratieva, era al debutto con la
Subaru Impreza della Napoca Rally Academy e si è concentrata sull'esperienza da accumulare con questa vettura, prima di fermarsi per alcuni problemi tecnici.
Fra i
ritirati, il primo nome illustre ad abbandonare la scena è stato quello di
Bryan Bouffier: il francese, fresco di podio al Rally di Montecarlo WRC, era al debutto con la
Citroen DS3 RRC della PH Sport, con la quale è subito stato velocissimo nella PS1; ma dopo poche curve della PS2 il transalpino ha commesso un errore finendo contro una balla di paglia e, dopo essersi girato, ha colpito un palo di legno. Apparentemente sembrava non fosse successo nulla, ma le temperature del motore sono salite vertiginosamente e, dopo essere arrivate a oltre 120°, Bouffier si è dovuto fermare scoprendo che il radiatore si era rotto nell'impatto. Un mesto ritiro del quale il 35enne ha riconosciuto la propria colpa.
Nell'ultima Speciale si è dovuto arrendere anche
Raul Jeets, che era stato a lungo in sesta piazza, ma ha visto la propria
Ford Fiesta R5 bloccarsi per un problema all'impianto idraulico. Fuori anche
Vytautas Svedas, vincitore della Classe Prodution Car Cup nel 2013, appiedato nella PS1 da un guasto sulla sua
Mitsubishi Lancer Evo IX-R4, mentre
Mãrtins Svilis, a lungo protagonista di questa Categoria con una vettura simile, si è arreso per la rottura di una ruota.
Fra i giovani,
Marijan Griebel, molto atteso, ha sbattuto durante la PS1, danneggiando la propria
Opel Adam irreparabilmente,
Stéphane Lefebvre ha visto andare in fiamme la sua
208 R2 mentre era in odor di podio a due Speciali dal termine. Prima del francese,
Steve Røkland, visto attorno al vertice della Classe, è finito fuori strada con la
Ford Fiesta R2.
Il
Campionato Europeo Rally tornerà fra più di un mese: dopo lo spostamento della gara in Romania (che si svolgerà probabilmente ad ottobre), i piloti si daranno battaglia sui percorsi misti di Loutraki, per il famoso
Rally dell'Acropoli (Grecia), in programma il
28-29-30 marzo.
Classifiche del Campionato Europeo Rally FIA 2014ERC LETTONIA - Classifica FINALE
ERC LETTONIA - Classifica PS12
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