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Kajetanowicz: "Un rally durissimo dove non mi sono mai arreso"

Il polacco esulta per la prima vittoria stagionale arrivata in Grecia in una delle gare più ostiche di sempre, nella quale ha dovuto rimontare da una doppia foratura patita nelle fasi iniziali.

Kajetan Kajetanowicz, Jarek Baran e il LOTOS Rally Team
Kajetan Kajetanowicz, Ford Fiesta R5
Kajetan Kajetanowicz, Ford Fiesta R5
Kajetan Kajetanowicz, Ford Fiesta R5
Kajetan Kajetanowicz, Ford Fiesta R5
Kajetan Kajetanowicz

Kajetan Kajetanowicz ha conquistato la prima vittoria della stagione 2017 del FIA European Rally Championship imponendosi perentoriamente nell'ostico SEAJETS Acropolis Rally.

Per il pilota del LOTOS Rally Team si tratta di un risultato importantissimo che lo tiene in corsa per il titolo, soprattutto per come è giunto il successo.

Nel corse della prima tappa, infatti, il polacco aveva dovuto fare i conti con una doppia foratura sulla sua Ford Fiesta R5, ma tenendo la concentrazione altissima e sfruttando le disgrazie altrui, "Kajto" è riuscito nell'impresa di portarsi a casa uno dei rally più duri di sempre.

"Dopo le due forature ero sorpreso, ma non volevo arrendermi e dovevo solamente fare bene il mio lavoro - ha detto Kajetanowicz - Non è stato un rally facile con questo caldo e la difficoltà dei percorsi, ma gli organizzatori hanno messo in piedi una bella gara, più veloce rispetto ad un anno fa. Certamente mantenere la concentrazione non è stato semplice, nelle ultime tre PS ci sono stati ritiri illustri e a quel punto poteva essere facile perdere tutto".

"Sinceramente non ho pensato ad arrivare al traguardo, ma a fare bene le ultime prove, senza spingere al massimo per non rischiare e senza distrarci. E’ stato tutto bellissimo, penso sia stato uno dei rally più duri della mia carriera e l’ho vinto per la seconda volta. E’ un sogno che si avvera”.

“In macchina si vivono emozioni diverse, sono settimane che lavoriamo duramente per tornare al top; era molto tempo che non vincevo un rally, diciamo che debbo ancora realizzare quanto accaduto. La cosa importante è che ce l’abbiamo fatta, ma ora dobbiamo guardare avanti”.

Molto contento anche il suo co-pilota Jarek Baran, che da navigatore ha avuto un compito non semplice.

“In macchina eravamo entusiasti, ma è stato un weekend davvero durissimo iniziato coi test, poi con le ricognizioni e infine proseguito con le due giornate di gara - ha detto Baran - Stamattina siamo partiti con l’idea di spingere al massimo per guadagnare il più possibile. Penso che l’Acropolis Rally sia speciale e magico, lo sanno tutti, chiunque taglia il traguardo per me è un eroe perché non sai mai quando è finito se non alla bandiera a scacchi. Le difficoltà sono immense, può succedere di tutto anche nell’ultima PS, come poi abbiamo visto”.

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