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Burri: "Un podio è sempre un podio, bello così"

Lo svizzero è soddisfatto per aver concluso il Valais al terzo posto con la sua Citroën.

Oliver Burri e Nicolas Klinger, Citroen DS3 RRC

Oliver Burri e Nicolas Klinger, Citroen DS3 RRC

Ufficio stampa ERC

Olivier Burri ha terminato sul podio il Rallye International du Valais, un risultato del quale andare fieri se si pensa che lo svizzero è stato il migliore dei concorrenti di casa e a lungo a ridosso dei primi.

Alla fine il pilota della D-MAX Swiss si è detto soddisfatto delle sue performance con la Citroën DS3 RRC, vettura che però dovrà cambiare se vorrà esserci il prossimo anno.

Per tutta la gara sei stato in Top3; sei contento del risultato o deluso per i problemi che ti hanno negato la possibilità di lottare per la vittoria?
"L'auto era ottima e mi dispiace molto che le Regional Rally Car non potranno più correre nell'ERC. Ho tirato fuori il 100% da lei, ma anche i miei avversari si sono impegnati al massimo. Un podio è sempre un podio, è chiaro che c'è sempre la speranza di vincere, ma alla fine abbiamo fatto una buona gara. È stato un bel rally, organizzato bene e con tanti spettatori, un bello show che ogni anno migliora."

Perché hai detto che la PS14 non ti è piaciuta?
"Perché la "Caserne" è la classica PS fatta solo per gli spettatori, per gli sponsor e lo spettacolo in generale, ma dal punto di vista di un pilota non è per nulla divertente."

Alla fine sei stato il migliore dei piloti svizzeri, spingendo forte; sei contento?
"È sempre bello essere il più rapido fra i locali, soprattutto visti gli avversari che c'erano. Se andiamo indietro di pochi anni possiamo notare che erano pochissimi gli svizzeri capaci di stare vicini a quelli dell'ERC, mentre oggi qualcuno sul podio c'è. È tutto molto bello."

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