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Breen: "Ancora non posso crederci, ho vinto il Circuit!"

Il pilota Peugeot ha lottato lungamente con problemi alla sua 208 T16, ma vincere in casa era troppo importante...

Breen:

Ormai era più di un sogno di bambino. Era l'obiettivo di una vita. Sabato 4 aprile 2015 sarà una data che Craig Breen non dimenticherà mai. Con la vittoria al Circuit of Ireland tutto si è avverato e l'irlandese, forse, si scrolla di dosso anche i fantasmi della jella che lo ha sempre attanagliato durante le avventure europee (ma non solo).

Sì, perché anche sulle ostiche strade di Belfast il giovane talento della Peugeot Rally Academy ha avuto diversi grattacapi. Il primo veniva dalle ottime performance di Robert Barrable, con il quale ha dato vita ad una lotta sul filo dei decimi, fino a quando il nativo di Dublino, al volante di una Fiesta R5, non ha commesso l'errore fatale.

Finita qui? Per niente. Breen, alle prese con un problema al turbo non ben identificato dai suoi tecnici, ha sbagliato a sua volta nella penultima Speciale, con la 208 T16 arrivata malconcia al traguardo e Kajetan Kajetanowicz, in quel momento secondo, a soli 5" con 15Km ancora da percorrere.

Il 25enne di Waterford ha dato tutto quello che aveva nell'ultima tratta; era troppo importante e a portata di mano questo successo per farselo sfuggire in extremis. Con il trionfo pasquale, arriva anche la leadership nella classifica piloti ERC e in quella dell'Asphalt Masters.

Hai vinto due gare ERC consecutive, ma questa sicuramente vale di più...
"Ormai non mi ricordo più niente della Lettonia. Sono 25 anni che sogno di vincere questa gara, praticamente da quando sono nato; nelle ultime due settimane non ho pensato ad altro, quindi non saprei che parole usare per descrivere questi momenti. Guardo i nomi dell'albo d'oro dei vincitori e ora ci vedo anche il mio, non posso credere ai miei occhi. Altri potrebbero pensare che questa è una gara come le altre, ma per me non è assolutamente così."

Una vittoria molto sudata, visti i problemi con la tua vettura; ci puoi raccontare anche cosa è successo nella penultima Speciale?
"C'è stato un piccolo problema con il turbo nelle giornate di giovedì e venerdì, in pratica non siamo stati in grado di andare al massimo; solo a metà giornata siamo riusciti a capire cosa non andava e a risolvere tutto. Cioè, è stato cambiato ogni componente della vettura per cercare di risolverlo, infatti nelle ultime tre PS siamo riusciti ad andare bene. Nella "Banbridge", poco dopo il via, c'è una curva a sinistra dove la strada ha una conca. Mentre nel primo passaggio siamo andati senza problemi, nella seconda volta siamo arrivati un po' troppo forte a questo incrocio e ci siamo girati. Una grande fortuna per noi il non aver danneggiato il radiatore nell'impatto. Anche nell'ultima Speciale ho sbandato un paio di volte e mi si è spento il motore. Scott Martin mi ha continuato a dire "non fermarti, credici", ed è ciò che ho fatto. Mi ha dato una bella mano..."

A parte i problemi, la tua gara è stata soprattutto una gran battaglia contro Robert Barrable. Quanto è stata dura?
"Davvero fantastica, credetemi. Siamo andati fortissimo, ieri ci siamo presi diversi rischi per passare in testa; il problema che avevamo non ci ha rallentato più di tanto, ma dovevamo fare molta attenzione a come guidare. Robert è stato davvero velocissimo e ci ha battuto diverse volte in Speciale. Ha fatto una gara incredibile, considerato che erano due mesi che non correva. E' finito fuori, ma ce l'avrebbe potuta fare.

Entri nell'albo d'oro del Circuit of Ireland. Cosa significa per te? Ci sarà una grande festa?
"Dunque, per la lista chiedete a Julian Porter che la sa a memoria... E' stato incredibile, sono sempre stato un grandissimo fan dei rally irlandesi, sono sempre andato a vedere i miei idoli in azione; Bertie Fisher, Austin MacHale e Frank Meagher. Ho sempre sperato e voluto vincere qui, so che non sempre gli irlandesi ce l'hanno fatta negli anni '80 e '90, però il sogno l'ho sempre coltivato. Vedere il mio nome nell'albo d'oro è la realizzazione di esso. Ho vinto due Titoli Mondiali, ma la mia prima vittoria fu al Ravens Rock, il rally di casa mia; con il Circuit siamo a due. Dopo la Lettonia mi ero promesso di non bere più un bicchiere di alcol fino a quando non riuscirò a vincere un altro Mondiale, ma con questa vittoria sono in difficoltà. Se debbo ascoltare la gente del posto, credo che qualche bevanda mi passerà fra le mani sicuramente!"

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