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Breen e la Peugeot 208 T16 sono gli Dei dell'Acropoli

Fantastica vittoria dell'irlandese davanti a Bouffier e Kajetanowicz. Lappi chiude 4°, applausi per Costenaro 11°.

Da stasera Zeus ha un nuovo inquilino sull'Olimpo: non è greco, ma irlandese e guida un'auto francese. Craig Breen entra nella storia con la nuova Peugeot 208 T6 R5 vincendo meritatamente il Rally dell'Acropoli, terza prova stagionale del Campionato Europeo 2014. Per lui si tratta del primo trionfo in una gara dell'ERC, come pilota ufficiale Peugeot e con la debuttante vettura del Leone. Il ragazzo della Peugeot Rally Academy, affiancato dal navigatore Scott Martin, è stato autore di una prova magistrale, chiudendo in testa la Prima Tappa su asfalto e mantenendo il proprio vantaggio sugli inseguitori durante la Seconda Tappa sterrata. Gli organizzatori dell'evento greco avevano optato per il cambio di fondo nei due giorni di gara, mescolando le carte e mettendo alla prova i concorrenti, costretti a cambiare set-up e stile di guida in sole 15 ore. Breen ha preso il comando dalla quinta Prova Speciale, senza più mollarlo e dimostrando, ancora una volta, di essere uno molto veloce ed intelligente. In questo week-end però, la dea bendata non gli ha voltato le spalle (come spesso durante la sua carriera aveva fatto) e lo ha condotto al trionfo, portandosi a casa anche 5 vittorie in Speciale (due su asfalto e tre su sterrato). Chiude al secondo posto Bryan Bouffier con la Citroen DS3 RRC della PH Sport: il transalpino doveva riscattarsi dopo la brutta figura rimediata al Rally di Liepaja, quando aveva commesso un banale errore nella PS2 che lo aveva costretto al ritiro. Bouffier è arrivato molto carico e concentrato a Loutraki, ha vinto la PS1, poi ha rivisto i fantasmi quando ha forato l'anteriore sinistra durante la seconda prova: scivolato al 4° posto, il ragazzo ha dato tutto ciò che aveva, risalendo la classifica e dando vita ad una bellissima battaglia sul filo dei decimi con Kajetan Kajetanowicz, poi staccato definitivamente nel finale di gara. Bouffier chiude a 8"1 da Breen, con 34" di vantaggio su Kajto e quattro vittorie cronometriche complessive (2 su asfalto e 2 su sterrato). Come detto sopra, ultimo gradino del podio che viene occupato da un ottimo Kajetanowicz con la Ford Fiesta R5 del team Lotos Rally: una vittoria (sterrata) per il 35enne polacco,autore di buone performace in una gara molto dura e difficile, a lui totalmente sconosciuta e nella quale puntava a divertirsi e fare esperienza. Medaglia di legno per Esapekka Lappi: il finnico della Skoda Motorsport è risultato un po' opaco e sottotono, considerato che veniva da due vittorie consecutive nell'ERC (Valais 2013 e Liepaja 2014). Durante la prima giornata di gara Lappi si è limitato a correre prudentemente, vista la poca esperienza che il biondino della Fabia S2000 ufficiale ha sull'asfalto. Ci si aspettava un attacco a testa bassa per la seconda giornata sterrata, invece il feeling tra il 23enne e la sua vettura non è mai stato a livelli da consentirgli una rimonta: la sua gara termina con 1'33" di ritardo dalla vetta e 50"9 dal podio, ma vanno considerati anche i 10" di penalità che si è visto recapitare dopo la PS3, a causa di partenza anticipata. Siamo solo ad inizio stagione e Lappi ha tutto il tempo per rifarsi. Positivo quinto posto finale per il rientrante Bruno Magalhaes: al volante di una Peugeot 207 S2000 il portoghese tornava in gara dopo due anni di (quasi) completa inattività e, tutto sommato, è riuscito a trovare un buon ritmo su percorsi inediti e affrontati con un po' di "ruggine" addosso. Per la sua prossima gara la Peugeot Sport gli consegnerà una nuova 208 T16 R5: vista la competitività di questa nuova creatura del Leone, c'è da scommettere che vedremo un Magalhaes molto pericoloso sui percorsi del Rally delle Azzorre, ovvero casa sua. Vasily Gryazin invece era uno dei piloti che arrivavano in Grecia sotto la lente d'ingrandimento degli addetti ai lavori e di tutti gli appassionati: lo splendido secondo posto ottenuto in Lettonia era stata una bella sorpresa e il russo della Sport Racing Technologies era chiamato ad una conferma. Vista la sua giovanissima età non si poteva certo pretendere chissà cosa, ma il 20enne, impegnato al volante di una Ford Fiesta S2000 non ha corso una brutta gara, dovendo fare anche i conti con una penalità di 20" e qualche problema tecnico che lo ha rallentato. Il sesto posto finale è più che positivo, considerato che si correva l'Acropoli, evento molto difficile. Se Jaroslav Orsak ha terminato la gara (settimo) lo deve soprattutto ai suoi meccanici: il ceco ha sofferto di continui problemi tecnici sulla sua Skoda Fabia S2000 (freni, sterzo, sospensioni), ogni volta rimessa a punto dal suo team, al quale il pilota ha rivolto pubblicamente i suoi ringraziamenti. Bella rimonta fino all'ottavo posto per Jean-Michel Raoux, al volante di una Peugeot 207 Super2000, risalito dalla 13a piazza, approfittando anche della penalità in cui è incappato Jaromir Tarabus, scivolato dietro a lui per soli 9"8; il ceco aveva vinto la Super Speciale di Corinto montando gomme da asfalto sulla sua Skoda Fabia Super2000 della Kresta Racing. Il regolamento, però, consentiva solamente l'uso di pneumatici da sterrato e i giudici hanno utilizzato la mano pesante, infliggendogli ben 3' di penalità che lo hanno di fatto retrocesso di tre posizioni. Chiude la Top10 Robert Consani che recupera tantissimo nella giornata di oggi: il francese si è visto recapitare 40" di penalità già dalla PS1 (causa ritardo), poi è sprofondato fino al 25° posto per continui problemi tecnici alla sua Peugeot 207 Super2000. Una rimonta fantastica per l'ex pilota della Renault, il quale beffa anche il nostro Giacomo Costenaro. Applausi per il ragazzo di Marostica, che ha terminato 11° con una Peugeot 207 Super2000, correndo una gara durissima con risultati costanti e ottimi tempi (visto anche il livello degli avversari): alla fine si è detto "eccitatissimo e contentissimo". Fuori dai primi dieci anche Antonin Tlust'ak (Skoda Fabia S2000). In Classe Production Car Cup il podio è formato dalle Mitsubishi Lancer di Vitaly Pushkar, Martin Hudec e Charalambos Timotheou. La 2WD invece ha visto trionfare a sorpresa Evgeny Sukhovenko (Renault Clio R3), il quale ha beffato Zoltan Bessenyey, che ha accusato nel finale alcuni problemi sulla sua Honda Civic Type R. Terzo Alex Filip (Renault Clio R3), grazie al ritiro di Simone Tempestini proprio nell'ultima Speciale. Il Ladies' Trophy va nuovamente a Ekaterina Stratieva, 23a assoluta con la Subaru Impreza della Napoca Rally Academy. Tra i ritirati il primo nome illustre è stato quello di Sepp Wiegand, finito fuori strada con la sua Skoda Fabia S2000 ufficiale durante la PS5. Il tedesco, scivolato sull'umido, è stato fortunato ad uscirne con l'auto non troppo danneggiata e il team Skoda Auto Deutschland è riuscito a rimandarlo in gara stamattina per prendere 3 punti bonus di Tappa. A tutti però resta un grande rammarico ed interrogativo: dove sarebbe arrivato Kevin Abbring? L'olandese era al debutto nell'ERC e stava dettando legge con la seconda Peugeot 208 T16 R5 in gara. Migliore in Qualifica, vittorie nelle PS2 e 4 e primato davanti al compagno di squadra Breen che sembrava saldo, fino a quando la vettura del Leone non ha iniziato a perdere liquidi, costringendo il ragazzo ad una resa forzata. Il team francese ha poi constatato che il danno era irreparabile nell'immediato, dunque Abbring non è potuto ripartire per la Seconda Tappa, ma sarà senz'altro uno dei protagonisti di questa annata e ha tempo per riscattarsi. Il Campionato Europeo Rally si ferma per un paio di settimane: il prossimo appuntamento sarà il famoso Circuit Of Ireland (17-19 aprile). Breen riuscirà ad imporsi anche sulle strade di casa? Classifiche del Campionato Europeo Rally FIA 2014

ERC GRECIA - Classifica PS13

ERC GRECIA - Classifica FINALE

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