Nella giornata di ieri si è tenuto il
Day 2 della
Six Days 2012 (ISDE), una giornata a due facce per la
Nazionale italiana: una molto positiva e l'altra decisamente più amara. Una Sei Giorni vecchio stile nel paddock del Sachsenring, che regala nel bene e nel male questi colpi di scena. Così se un giorno ci si trova inaspettatamente in testa, quello dopo la situazione si può ribaltare completamente. E viceversa. Se i piloti, forti dell'esperienza di lunedì e del terreno più scavato, hanno dimostrato di aver digerito questo primo percorso, quello dei prossimi due giorni, intorno alla leggendaria Zschopau, può regalare nuovi colpi di scena.
Nel
Trofeo Mondiale si è assistito a una grande rimonta della formazione azzurra che ha chiuso al terzo posto dopo il quinto del lunedì, sorpassando in un colpo solo sia la
Finlandia, ora quarta, che non ha potuto beneficiare del consueto apporto di
Salminen frenato da noie meccaniche, che la
Spagna che ha perso la sua stella
Cristobal Guerrero.
Si sono distinti tra gli italiani
Alex Salvini (E2 - Husqvarna Team CH Racing), terzo di giornata nella E2 e ora 7° nell'assoluta, e
Manuel Monni (E3 - KTM Team Farioli), in netta ripresa rispetto a ieri e ora quarto nella E3 ad un minuto dal podio di classe. Si sono confermati tra i più costanti
Mirko Gritti (E3 - KTM MCT Motorace),
Maurizio Micheluz (E1 - Honda Team NSM) e
Oscar Balletti (E2 - Beta Racing), mentre
Dany Philippaerts (E2 Beta - Team Beta Boano) non è riuscito a superare l'empasse in cui si trova dal via della gara.
La classifica per nazioni sembra avere ormai assegnato il titolo ad un'immensa
Francia che può già al secondo giorno amministrare dodici minuti di vantaggio sull'
Australia, vera sorpresa della manifestazione che è riuscita ad allestire intorno ai noti
Toby Price e Matthew Phillips una squadra di tutto rispetto. A questo punto l'unico motivo di interesse in casa transalpina potrebbe essere capire chi dei quattro piloti che schiera nelle prime quattro posizioni, nell'ordine
Renet, Meo, Nambotin e Aubert, farà sua l'assoluta individuale.
Per quanto riguarda il
Trofeo Junior, invece, la
Maglia Azzurra è stata bersagliata dalla sfortuna perdendo nel giro di pochi minuti l'uno dall'altro, due piloti per noie meccaniche. Prima
Thomas Oldrati (E1 Husaberg Team GP Motorsport), fino a quel momento tra i migliori in assoluto, e, subito dopo,
Gianluca Martini (E1 - Beta Team Lunigiana Enduro), autore di una buona gara macchiata solo da un piccolo errore nella seconda speciale. Un vero peccato, non solo perché gli azzurrini avevano chiuso la prima giornata al primo posto ma anche perché il loro vantaggio era aumentato parecchio.
Sia
Rudy Moroni (E3 - KTM Team Farioli) che
Nicolò Mori (E2 - TM Racing) si stavano difatti comportando molto bene. Al comando ora ci sono i britannici con appena 38 secondi di vantaggio su una
Francia che non ha lo scarto già da lunedì, mentre alle loro spalle staccati di oltre sei minuti ci sono gli
USA. La classifica dello
Junior non fa che accrescere l'amarezza, anche con solo tre piloti in gara gli azzurri avrebbero potuto continuare a lottare.
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