Gulf 12h | 1-2 Mercedes con 2 Seas e SPS, Ferrari-VR46 a podio
La AMG #1 di Al-Khalifa/Barnicoat/Kodrić domina davanti alla #88 di Pierburg/Baumann/Lenz, vincitori della Pro-Am seguiti dalla 488 di Marini/Salucci/Fumanelli. Amarezza per la Mercedes #66 e l'Audi-Attempto, AF Corse trionfa in AM, GT4 alla McLaren-Greystone.
Foto di: Gulf 12 Hours
La Mercedes #1 della 2 Seas Motorsport trionfa alla 12h del Golfo sul tracciato di Yas Marina ad Abu Dhabi.
Dopo aver condotto nella prima metà di gara assieme alla 'gemella' #66, il terzetto formato da Kodric/Al-Khalifa/Barnicoat ha preceduto sul traguardo finale la Mercedes #88 della SPS Automotive Performance per un giro, in una doppietta tutta AMG, con Pierburg-Baumann-Lenz vittoriosi in Classe Pro-Am.
Dietro a questi nella categoria, e terzi assoluti, ci sono Alessio Salucci, Luca Marini e David Fumanelli con la Ferrari 488 GT3 #46 della VR46-Kessel, che si mettono alle spalle la Mercedes #66 che alla fine chiude quarta generale dopo essere stata costretta ai box per alcuni momenti.
Le prime fasi della seconda parte della corsa sono state le più divertenti. La Mercedes #66 ha perso il suo secondo posto quasi immediatamente a favore della #88, mentre la Ferrari #46 di Salucci si è tuffata all'interno della Ferrari #51 di AF Corse passando Alessandro Cozzi.
#46 VR46 Kessel Racing, Ferrari 488 GT3 Evo: Luca Marini, Alessio Salucci, David Fumanelli
Photo by: Ferrari
L'Audi R8 LMS #99 della Attempto Racing, che aveva subìto un guasto al cambio nelle sei ore iniziali, è tornata in azione con Dries Vanthoor, il quale non avendo nulla da perdere essendo ultimo con -50 giri dalla vetta, ha cominciato a scavalcare tutti a suon di giri record.
Ma a quattro ore dalla fine il suo compagno di squadra Alex Aka ha tamponato la Ferrari #61 di AF Corse in quel momento nelle mani di Conrad Grunewald; la carrozzeria anteriore sinistra della R8 ha riportato danni seri e questo ha messo fine alle speranze del team.
La Ferrari #46, nel frattempo, ha spinto forte per risalire, e Fumanelli ha costantemente ridotto il distacco dalla Mercedes-SPS #88, approfittando poi del rientro ai box della Mercedes #66 per il cedimento del fondo, sistemato dai meccanici nel garage, ma scivolando quinta, dato che la Ferrari #51 di Eddie Cheever III è riuscita a scavalcare Ian Loggie quando quest'ultimo è rientrato in pista.
Nell'ora finale, Barnicoat ha passato la mano a Kodrić per portare a casa la vittoria. Lotta aperta per le rimanenti piazze, con Baumann, Fumanelli e Cheever ai ferri corti, fino a quando l'alfiere di AF Corse non a dovuto effettuare una sosta d'emergenza per chiudere una portiera, dando così modo alla #66 di Casper Stevenson di riprendersi il quarto posto e il terzo Pro-Am.
#33 Kessel Racing, Ferrari 488 GT3 Evo: Murat Cuhadaroglu, Francesco Zollo, Erwin Zanotti, Alessandro Tarabini
Photo by: Ferrari
La Ferrari 488 Challenge della Baron Motorsport, che ben aveva fatto in avvio, alla fine è solo quinta della categoria, davanti alla Mercedes #75 di Sun Energy 1 by SPS Automotive Performance.
In Classe GT3 Am è la Ferrari #61 di AF Corse a svettare nell'ultima ora, dopo che la Mercedes #64 della AKKA ASP ha perso tempo a causa di un blocco del sistema di rifornimento che ha costretto la squadra a resettare la macchina.
Questo ha permesso a Grunewald di prendere il comando e tenerlo fino alla bandiera a scacchi. La Ferrari #33 della Kessel Racing (Zollo/Cuhadaroglu/Zanotti/Tarabini) è rimasta in terza posizione.
Fra le GT4 primato strappato dalla McLaren 570S della Greystone GT, che ha dominato al debutto con Ian Campbell, Jamie Clarke ed Oliver Webb.
I tre hanno mantenuto un vantaggio costante sulla Aston Martin Vantage #15 della Century Motorsport, con la BMW #42 della stessa squadra che a due ore e mezza dalla fine è andata KO per guasti all'albero di trasmissione posteriore e al differenziale.
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