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12 Ore di Bathurst: vittoria storica per la McLaren

Shane van Gisbergen, Alvaro Parente e Jonathan Webb regalano alla GT di Woking il successo a Mount Panorama

#59 Tekno Autosports McLaren 650S: Shane van Gisbergen, Alvaro Parente, Jonathon Webb

#59 Tekno Autosports McLaren 650S: Shane van Gisbergen, Alvaro Parente, Jonathon Webb

Herb Powell

#59 Tekno Autosports McLaren 650S: Shane van Gisbergen, Alvaro Parente, Jonathon Webb
#59 Tekno Autosports McLaren 650S: Shane van Gisbergen, Alvaro Parente, Jonathon Webb
#59 Tekno Autosports McLaren 650S: Shane van Gisbergen, Alvaro Parente, Jonathon Webb
#59 Tekno Autosports McLaren 650S: Shane van Gisbergen, Alvaro Parente, Jonathon Webb
#2 Phoenix Racing Audi R8 LMS: Markus Winkelhock, Laurens Vanthoor, Alex Davison
#2 Phoenix Racing Audi R8 LMS: Markus Winkelhock, Laurens Vanthoor, Alex Davison
#2 Phoenix Racing Audi R8 LMS: Markus Winkelhock, Laurens Vanthoor, Alex Davison
Podio: secondo Rick Kelly, Nissan Motorsports
Il vincitore della gara Shane van Gisbergen, Tekno Autosports
L'auto vincitrice, la #59 Tekno Autosports McLaren 650S: Shane van Gisbergen, Alvaro Parente, Jonath

Shane van Gisbergen ha colto il successo in una 12 Ore di Bathurst tiratissima, che ha visto numerosi cambi di leadership nelle prime ore di gara, precedendo la Nissan GT-R di Katsumasa Chiyo di un solo secondo sotto la bandiera a scacchi e regalando così la prima vittoria a Mount Panorama per la McLaren.

La vittoria è arrivata nonostante un drive trough comminato a van Gisbergen, quando ha iniziato il suo ultimo stint, per eccesso di velocità in pit lane  ed un inconveniente tecnico che ha fermato la vettura all'uscita dell'ultima curva, costringendo Alvaro Parente ad un reset per poter ripartire.

Nonostante questi imprevisti, van Gisbergen ha realizzato il giro più veloce con il crono di 2'01''567, stabilendo anche il record della pista ed eguagliando quanto già fatto ieri nel corso della lotta per la pole position.

Secondo posto, ad un soffio dalla McLaren del Tekno Autosports, per Chiyo, Rick Kelly e Florian Strauss, mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato dalla Bentley del Team M-Sport con al volante Matt Bell, Steven Kane e Guy Smith. Un risultato soddisfacente per Bentley dopo aver perso il podio all'ultima curva dell'edizione 2015.

Per il secondo anno consecutivo, ben cinque diverse case hanno conquistato i primi cinque posti con l'Audi R8 LMS di Winklehock, Vanthoor e Davison quarta davanti alla Mercedes SLS AMG GT3 dell'Erebus Motorsport.

In pista si è assistito ad una battaglia intensa, decisa soltanto nelle fasi finali dopo i pit stop di rito, mentre le prime ore di gara hanno visto l'abbandondo di Nick Percat su Lamborghini e di Mika Salo su Ferrari. Entrati in contatto, la Lamborghini è stata costretta al ritiro immediato mentre la Ferrari ha alzato bandiera bianca dopo 63 giri.

Sfortunato Marco Mapelli costretto al ritiro nel corso della seconda ora di gara a seguito di un problema alla posteriore destra della sua Audi R8, mentre un contatto con un doppiato è costato caro alla Ferrari 458 condotta da Andrea Montermini, Benny Simonsen, Tony Defelice e Roberto Lonato, giunti in diciassettesima posizione.

Dominio nella Classe B per la Porsche 997 GT3 del Groove Hire cha ha conquistato la vittoria di categoria con Grove, McLaughlin e Bamber, precedendo di ben 15 giri la Porsche 997 GT3 del team SAFE-T-STOP di Gartner, Zerefos e Padayachee.

 

 

12 Ore di Bathurst - Mount Panorama - Gara

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