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A Silverstone si rinnova il duello Audi-Peugeot

Entrambe saranno in pista con due equipaggi nella prima prova dell'ILMS

C'è grande attesa per la 1000 Km di Silverstone di questo fine settimana, che è al tempo stesso l'ultimo appuntamento della Le Mans Series e il primo della nuova International Le Mans Cup. Torna la "sfida tutta a gasolio" fra Audi e Peugeot, dopo l'appassionante confronto che si era avuto alla 24 Ore di Le Mans dello scorso giugno, vinto a sorpresa dalla Casa di Ingolstadt a causa di una impressionante debacle accusata da quella di Velizy. Torna il team ufficiale Aston Martin, che si era visto solo al primo incontro della stagione, al Paul Ricard. Torna a correre Nigel Mansell, dopo che il suo incidente all'inizio della 24 Ore di Le Mans aveva lasciato tutti a lungo in suspense. L'Audi metterà in campo due R15 TDI turbodiesel per Kristensen-McNish e Capello-Bernhardt. Le sue vetture potrebbero essere avvantaggiate sul tracciato inglese, in quanto, rispetto a quelle della Casa francese, sono state a suo tempo sviluppate con una configurazione più adatta ai circuiti che richiedono un maggior carico aerodinamico, come nel caso del tracciato inglese in raffronto al velocissimo percorso di Le Mans. Per quanto riguarda i suoi piloti, invece, va segnalato che Kristensen dovrà quasi "reimparare" il circuito inglese, visto che su questo non corre più da circa una decina di anni. La Peugeot avrà a sua volta due 908 HDi turbodiesel di cui una schierata direttamente per Davidson-Minassian, l'altra attraverso il team-partner Oreca per Lapierre-Sarrazin. Il compito del primo equipaggio sarà sicuramente quello di fare la "lepre" e di conquistarsi il rinnovo del contratto per il 2011, mentre Sarrazin, con 64 punti, è praticamente già campione, visto che al 2° posto in classifica, a ben 15 lunghezze di distanza, c'è proprio il suo compagno di squadra Lapierre, che alla 1000 Km di Spa aveva corso in un altro equipaggio e non si era classificato. L'Aston Martin, anche se avrà dalla sua il fatto di giocare in casa, risulterà invece sicuramente penalizzata da equipaggi meno performanti - Meyrick-Primat-Fernandez e Barazi-Hancock nel team ufficiale, e Ragues-Mailleux-V.Icks nel Signature - e vetture meno sviluppate e competitive, anche per il fatto di utilizzare motori a benzina aspirati, con valori di potenza e coppia inferiori ai turbodiesel di Audi e Peugeot. Un outsider sarà sicuramente il team Rebellion, con due Lola-Judd LMP1 Coupé per Belicchi-Boullion e Jani-N.Prost. Se questa squadra riuscirà a trovare consistenza e affidabilità, dopo le varie disavventure che purtroppo l'hanno frenata nelle precedenti gare, potrà lottare sicuramente nelle primissime posizioni, soprattutto con la coppia italo-francese. In LMP1 si rivedrà infine Nigel Mansell, in coppia con i figli Leo e Greg, vincitori di classe LMP1 nel precedente incontro a Budapest dopo una debacle delle altre, poche vetture avversarie. In LMP2 il team RML con la Lola-Honda HPD Coupé di Erdows-Newton-Collin ha ottime chance di conquistare sia il titolo Team che Piloti, con i due primi alfieri dell'equipaggio. Il diretto avversario Strakka Racing, con la Acura Honda-HPD per Leventis-Watts-Kane, si è dimostrato finora supercompetitivo; grazie a una combinazione vettura-motore di gran lunga più performante; ha anche ottenuto il successo assoluto a Budapest; ha però pagato le debacle a Spa e Portiamo, dove in entrambi i casi ha raccolto appena 1 punto. In LMP2, da osservare sarà anche la formazione Racing Box, che si è di recente rinnovata con l'ingresso nella proprietà (al 100%) del Mik Racing di Claudio Rossetto e che è dunque in fase di riorganizzazione. Su questa squadra conta molto la Pirelli, per lo sviluppo di nuovi pneumatici per la categoria. Nella categoria GT, l'unico vero interesse è per la classe GT2. In questa, un filo di speranza per il titolo lo ha ancora la Ferrari con la F430 dell'AF Corse per Vilander-Alesi-Fisichella, ma questo equipaggio accusa comunque un distacco troppo elevato - 15 punti - da quello leader Lieb-Lietz della Porsche, con la 997 GT3RSR del Felbermyr-Proton. D'altra parte la Casa di Maranello si era di fatto giocata le chance di vittoria del titolo già nel primo incontro, al Paul Ricard, quando l'equipaggio di punta dell'AF Corse, Bruni-Melo, era finito ko per la rottura di un semiasse, proprio in una corsa in cui fu assegnato punteggio doppio perché venne superata la distanza di 1500 km. A Silverstone, inoltre, la Porsche potrà contare su vari altri ottimi equipaggi, come Dumas-Ragginger-Ried sempre del Felbermyr-Proton e del Prospeed. Per la vittoria in gara, minacciosissima sarà anche la BMW M3 ufficiale di D.Werner-J.Muller. In GT1, invece, poca storia. Di fatto ha partecipato al campionato il solo equipaggio Gardel-Goueslard con la Saleen S7R della Larbre, che ha già vinto il titolo.

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