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ELMS, Paul Ricard: successo per la United Autosports #32

Job van Uitert, Will Owen ed Alex Brundle hanno centrato il successo nell'appuntamento inaugurale della stagione beneficiando di una foratura della vettura gemella nel finale.

#32 United Autosports Oreca 07 - Gibson: William Owen, Alex Brundle, Job Van Uitert

#32 United Autosports Oreca 07 - Gibson: William Owen, Alex Brundle, Job Van Uitert

ELMS

Job van Uitert, Will Owen ed Alex Brundle sono i primi vincitori della stagione 2020 dell’European Le Mans Series grazie al successo conquistato sul tracciato del Paul Ricard.

La vittoria è arrivata in maniera fortunosa a causa di una foratura rimediata nel corso della quarta ora di gara dalla vettura gemella dello United Autosport quando al volante si trovava Phil Hanson che è stato così costretto a percorrere un giro a rilento prima di tornare ai box per una sosta inattesa.

Per la vettura dello United Autosport è stata una vera e propria sfortuna dopo aver praticamente dominato per quasi 4 ore ad eccezione che poco prima della prima sosta quando Owen ha sopravanzato Hanson.

La foratura della Oreca #22 ha consentito alla vettura del G-Drive Racing condotta da Nyck de Vries di salire provvisoriamente in prima posizione, ma l’olandese doveva ancora effettuare l’ultima sosta quando al termine della corsa mancavano 20 minuti.

L’olandese, campione F2 2019, è tornato in pista in terza posizione ed ha tagliato il traguardo alle spalle dall’Oreca del team Graff affidata a James Allen, Thomas Laurent ed Alexandre Gougnaud.

Il secondo posto del Graff Racing, però, è stato cancellato dopo qualche ora dal termine della gara perché Alexandre Cougnaud non ha rispettato il tempo minimo di guida restando al volante un’ora tre minuti e cinquantaquattro secondi a fronte dell’ora e dieci minuti richiesta da regolamento.

James Allen, Thomas Laurent ed Alexandre Gougnaud sono così stati retrocessi in nona posizione mentre il secondo gradino del podio è stato ereditato dall’equipaggio del G-Drive Racing ed il terzo da Phil Hanson e Filipe Albuquerque.

Positivo il debutto nella serie del Richard Mille Racing che ha concluso in sesta piazza con Tatiana Calderon ed Andre Negrao chiamato a sostituire l’infortunata Katherine Legge, mentre la quinta posizione è andata a Nicolas Lapierre, Antonin Borga ed Alexandre Coigny al volante dell’Oreca del Cool Racing.

All’inizio della seconda ora la direzione gara si è vista costretta a chiamare la full course yellow a seguito di un contatto avvenuto a Signes che ha messo fuori dai giochi la Ferrari 488 GTE Evo dello Spirit of Race in quel momento in testa alla propria categoria.

Tutte le vetture della classe LMP2 hanno deciso di rientrate ai box ad eccezione della G-Drive condotta da Rusinov che si è visto così obbligato a posticipare la propria sosta.

Poco dopo è entrata in pista anche la safety car a causa dell’uscita di pista di Julien Canal all’ultima curva e la neutralizzazione ha praticamente vanificato gli sforzi di Brundle che si è trovato nuovamente Albuquerque incollato agli scarichi.

Le posizioni tra le due vetture dello United Autosports si sono invertite alla fine della terza ora quando sono state effettuate le rispettive soste. Hanson è tornato in pista spingendo al massimo per creare un gap di 7 secondi su van Uitert, ma nelle battute finali la foratura ha cancellato ogni speranza di vittoria per l’equipaggio della #22.

Per lo United Autosport non è arrivata soltanto la vittoria in LMP2 ma anche quella in LMP3 con Wayne Boyd, Tom Gamble e Rob Wheldon ed il merito di questo successo è tutto da attribuire a Boyd autore di un sorpasso decisivo ai danni di Nigel Moore.

Il pilota dell’Inter Europol Competition si è trovato in testa dopo l’ultima sessione di soste, ma Boyd ha chiesto il massimo alla sua vettura per piazzare la zampata decisiva a venti minuti dal termine e conquistare così il successo di classe.

In GTE successo per la Porsche 911 RSR del Proton Competition affidata ad Alessio Picariello, Michele Beretta e Christian Ried, mentre il secondo gradino del podio è stato conquistato dalla Ferrari del Kessel Racing di Nicola Cadei, David Perel e Michal Broniszewski davanti all’equipaggio dell’Iron Lynx composto da MIchaelle Gatting e Manuela Gostner.

 

 

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