ELMS, 4h di Monza: trionfo per Panis Racing, DKR e Ferrari-Spirit
La squadra francese vince per la prima volta in LMP2 dopo 5 anni dall'esordio, seguita da United Autosports e Jota. Pro-Am alla G-Drive, LMP3 ad Horr/De Barbuat. In LMGTE festeggiano Pier Guidi/Cameron/Perel nel tris di Maranello.
Foto di: Paolo Belletti
A 5 anni dall'esordio in ELMS, la Panis Racing conquista la prima vittoria alla 4h di Monza.
Will Stevens ha tagliato il traguardo vittorioso con la Oreca 07-Gibson #65 condivisa con Julien Canal e James Allen, precedendo per 5" Tom Gamble sulla Oreca #22 della United Autosports.
In LMP2 Pro-Am arriva il secondo successo per la G-Drive Racing con la Aurus #25 di John Falb, Rui Andrade e Roberto Mehri, sesti assoluti e in rimonta dal 14° posto.
Al via era stato il loro compagno Roman Rusinov con la #26 a girare per primo alla curva 1, seguito dalla Oreca #22 di Phil Hanson, mentre la #21 di Hendrik Hedman (DragonSpeed USA) e la #24 di Richard Bradley (Algarve Pro Racing) si sono toccate andando in testacoda e creando un po' di scompiglio fra tutti quelli a seguire.
Al terzo posto è salita la Oreca #41 dell'Orlen Team WRT nelle mani di Yifei Ye, che ha cominciato ad insidiare i primi due tirandosi dietro anche la #92 guidata da Giedo Van Der Garde (Racing Team Nederland).
Canal si è invece ritrovato a combattere per con la Oreca #34 del Racing Team Turkey di Salih Yoluç e il francese, dopo un primo tentativo a vuoto, lo ha scavalcato, mentre il turco ha dovuto scontare uno stop&go per guida pericolosa, complice un incidente con la Oreca della Algarve Pro Racing.
Alla mezz'ora, Hanson ha passato Rusinov, che poi ha ceduto il secondo posto anche a Ye, con Van Der Garde quarto attaccato dalla Oreca #28 di Patrick Pilet (Idec Sport).
Dopo 40', la Porsche #77 della Proton Competition si è insabbiata dopo un testacoda e la United Autosports ha richiamato per la sosta Hanson prima che entrasse la Safety Car.
Anche altri hanno approfittato dell'episodio - fra cui la Panis Racing - e con la corsia box chiusa per 3 giri, in molti hanno dovuto effettuare una sosta d'emergenza per non restare senza benzina, tra cui il Team WRT.
In questo modo, la Aurus #26 della G-Drive è tornata al comando, ma Rusinov ha clamorosamente rallentato alla Parabolica appena la SC ha spento le luci, cominciando a zigzagare per pescare carburante.
Il russo si è piantato proprio nella pit-lane davanti al collega Richard Bradley, che con la Oreca #24 ha deciso di dargli una spinta fino alla sua piazzola. Questa mossa è costata 5" da scontare al successivo pit-stop per entrambi.
Alla ripartenza, Hanson si è trovato con 6" su Canal, la Oreca della BHK Motorsport nelle mani di Sergio Campana terza con 40" sulla #70 di Esteban Garcia (Realteam Racing).
Al 90' altra macchina nella ghiaia per un nuovo Full Course Yellow. La United Autosport e la Panis Racing hanno richiamato le rispettive #222 e #65 per la sosta, e Allen è uscito davanti ad Aberdein.
Altro FCY dopo 105' causa detriti in pista, subito raccolti dai commissari.
Nella successiva girandola di soste, Stevens ha preso il volante della #65 con 10" su Gamble, che pian piano ha cominciato a guadagnare fino ad arrivare a 5" in vista delle ultime fermate ai box.
La Oreca #22 alla Lesmo 2 si è però trovata davanti la Ligier #6 della Nielsen Racing bloccata nella ghiaia vicino al cordolo e per evitarla Gamble ha dovuto mettere le ruote fuori pista. FCY per recuperare la LMP3 e ripartenza con 30' da affrontare.
Stevens ha dovuto gestire di nuovo i 10" sulla #22, mentre terza è salita la Oreca #82 della JOTA con sopra Jazeman Jaafar.
Gamble si è riavvicinato al leader e Louis Deletraz a Jaafar con la #41, ma Stevens è stato glaciale e ha portato a casa la vittoria, mentre la Jota si prende il terzo gradino del podio.
In LMP2 Pro-Am il secondo posto va invece al Racing Team Turkey, con la Ultimate terza dopo una bella lotta con la Cool Racing.
LMP3: altro successo per la DKR
Dopo aver firmato la prima vittoria a Le Castellet, DKR Engineering si impone con la sua Duqueine-Nissan #4 alla 4 Ore di Monza.
Il campione in carica della Michelin Le Mans Cup, Laurents Horr è stato affiancato dal 17enne francese Mathieu de Barbuat, all'esordio a Monza e alla seconda gara motoristica su questa macchina.
A 21" da loro troviamo la Ligier #2 della United Autosports con sopra Wayne Boyd, mentre la #13 della Inter Europol Competition chiude terza.
De Barbuat ha tenuto il comando al via, poi però ha ceduto il primato a Martin Hipper con la #13. La Ligier #9 della Graff di Rory Pentinnen ha fatto un testacoda all'Ascari nel giro di apertura per una foratura alla posteriore sinistra. Il finlandese è stato in grado di riportare l'auto ai box, ma i danni alla carrozzeria subiti dalla gomma delaminata hanno allungato la sosta più del dovuto.
Le prime tre auto (#13, #4 e #2) hanno lottato a lungo una in scia all'altra. De Barbuat ha tenuto testa al Campione LMP3 2021 Rob Wheldon fino all'11° giro, quando il pilota britannico lo ha superato passando secondo.
Il leader della gara Hippe ha poi avuto la Ligier #2 negli specchietti per i successivi 20 minuti prima della Safety Car.
Alla ripresa, Wheldon è stato davanti a Hippe dopo i pit-stop e la Ligier #2 della United Autosports ha allungato il divario sulla #15 della RLR Msport di Mike Benham.
La Ligier #8 della Graff di Sebastien Page ha fatto un testacoda all'Ascari causando un FCY, con la #2 che si è fermata ai box cedendo il primo posto alla #15 della RLR MSport, prima che Benham si dirigesse verso la pit-lane, poco prima che il secondo FCY per recuperare i detriti all'ultima curva fosse decretato.
Questo ha riportato la Ligier #13 dell'Inter Europol Competition in testa con Mattia Pasini al volante, seconda la DKR Engineering e Charles Crews sulla Ligier #20 del Team Virage al terzo posto.
A un'ora dalla fine, Ugo De Wilde era in testa con 22 secondi di vantaggio sulla Duqueine #4 di Hörr, quando la Ligier #6 della Nielsen Racing con sopra Austin McCusker si è scontrata con la Duqueine #4 alla curva 7; McCusker ha ricevuto una bandiera bianca e nera dal direttore di gara.
Il terzo periodo FCY è stato dichiarato per recuperare la vettura, Hörr si è diretto ai box per riconsegnare l'auto a De Barbuat e il team lussemburghese ne ha approfittato per tornare primo dato che la Ligier #13 stava ancora procedendo a bassa velocità.
La ripartenza è avvenuta prima che De Wilde potesse rientrare ai box e il pilota belga è tornato in pista in quarta posizione, con la Ligier #2 di Wayne Boyd seconda e la #19 della Cool Racing guidata da Niklas Kruetten terza.
Kruetten e De Wilde hanno lottato per l'ultima posizione del podio, con il belga che alla fine ha avuto la meglio poco prima della bandiera a scacchi.
LMGTE: podio tutto Ferrari con Spirit of Race che trionfa
Prima vittoria stagionale per la Spirit of Race, con Duncan Cameron, Alessandro Pier Guidi e David Perel che sulla Ferrari #55 hanno dovuto impegnarsi al massimo per avere la meglio della #80 di Miguel Molina (Iron Lynx) nell'ultima ora della gara.
Perel ha tagliato il traguardo con soli 2 secondi di vantaggio sullo spagnolo e la Ferrari #88 di AF Corse ha completato il podio.
Cameron ha preso il comando alla curva 1 e mantenuto il suo vantaggio nonostante una insidia da François Perrodo (#88) e dalla Porsche #77 di Christian Ried (Proton Competition).
Rino Mastronardi con la Ferrari #80 di Iron Lynx ha rimontato dal fondo della griglia e al quinto giro aveva già superato Ried, con Perrodo passato in testa su Cameron, che poco dopo ha ceduto strada pure a Mastronardi.
Quest'ultimo si è avvicinato al leader, inducendolo all'errore alla Roggia e passando primo.
La Safety Car è entrata per via della Porsche #77 finita in ghiaia, ma Ried è stato in grado di tornare ai box poco dopo.
Mastronardi ha ricominciato davanti a Perrodo e Cameron, con la Ferrari #66 di Rodrigo Sales (JMW Motorsport) in quarta posizione.
Ai successivi pit-stop le Ferrari #80 e #88 sono entrate ai box insieme, con Perrodo che ha riguadagnato la pista davanti a Mastronardi.
La 488 #60 di Iron Lynx con sopra Claudio Schiavoni si è trovata prima davanti a John Hartshorne (#95 TF Sport Aston Martin) e alla Ferrari #83. Mastronardi e Perrodo sono però tornati in prima e seconda posizione alla Parabolica dopo 100 minuti di gara.
Il primo periodo di FCY ha visto le auto rimanere fuori con Mastronardi davanti a Schiavoni al restart, ma Perrodo velocemente risalito secondo e Cameron terzo.
La Aston #95 ha subìto una foratura al pneumatico posteriore sinistro costringendo Ollie Hancock a riportare l'auto lentamente ai box. Con 90 minuti di gara rimanenti, la Ferrari #55 è passata al secondo posto, con Pier Guidi davanti a Collard.
Nella successiva serie di pit-stop con poco più di un'ora alla fine, Perel si è trovato in testa sulla Ferrari #55 con solo pochi secondi nei confronti della #80 di Iron Lynx nelle mani di Molina, che ha raggiunto il sudafricano. I due hanno proseguito divisi da 0"5, con la Ferrari #60 di Giorgio Sernagiotto (Iron Lynx) e la #88 di Alessio Rovera ai ferri corti.
Il terzo e ultimo FCY ha visto i leader dirigersi verso la pit-lane, uscendo nello stesso ordine con 30 minuti di gara rimanenti. Le 488 #55 e #80 erano separate da meno di un secondo, la #88 di AF Corse era 12 secondi in terza.
Perel e Molina hanno lottato per il primato, ma il traffico ha permesso al primo di guadagnare qualcosa negli ultimi 10 minuti, vincendo con 2"8.
Cla | # | Pilota | Auto | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | Pit stop | Ritirato | Punti | Bonus | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 65 |
Julien Canal
Will Stevens James Allen |
Oreca 07 | 125 | - | 5 | |||||||
2 | 22 |
Philip Hanson
Jonathan Aberdein Tom Gamble |
Oreca 07 | 125 | 5.131 | 5.131 | 5.131 | 5 | |||||
3 | 82 |
Jazeman Jaafar
Sean Gelael |
Oreca 07 | 125 | 34.420 | 34.420 | 29.289 | 5 | |||||
4 | 41 |
Robert Kubica
Louis Délétraz Ye Yifei |
Oreca 07 | 125 | 41.783 | 41.783 | 7.363 | 6 | |||||
5 | 30 |
Tristan Gommendy
Rene Binder Memo Rojas |
Oreca 07 | 124 | 1 lap | 6 | |||||||
6 | 25 |
John Falb
Rui Andrade Roberto Merhi |
Aurus 01 | 124 | 17.687 | 1 Lap | 17.687 | 6 | |||||
7 | 34 |
Salih Yoluç
Charlie Eastwood Logan Sargeant |
Oreca 07 | 124 | 19.820 | 1 Lap | 2.133 | 8 | |||||
8 | 26 |
Roman Rusinov
Franco Colapinto Mikkel Jensen |
Aurus 01 | 124 | 27.210 | 1 Lap | 7.390 | 6 | |||||
9 | 28 |
Paul Lafargue
Paul-Loup Chatin Patrick Pilet |
Oreca 07 | 124 | 28.457 | 1 Lap | 1.247 | 6 | |||||
10 | 24 |
Diego Menchaca
Ferdinand Habsburg-Lothringen Richard Bradley |
Oreca 07 | 124 | 34.443 | 1 Lap | 5.986 | 7 | |||||
11 | 29 |
Matthieu Lahaye
Jean Lahaye François Heriau |
Oreca 07 | 124 | 1'06.438 | 1 Lap | 31.995 | 6 | |||||
12 | 37 |
Alexandre Coigny
Nicolas Lapierre Antonin Borga |
Oreca 07 | 123 | 2 laps | 6 | |||||||
13 | 92 |
Frits van Eerd
Giedo van der Garde |
Oreca 07 | 123 | 16.530 | 2 Laps | 16.530 | 5 | |||||
14 | 70 |
Esteban Garcia
Loïc Duval |
Oreca 07 | 123 | 57.683 | 2 Laps | 41.153 | 5 | |||||
15 | 17 |
Dwight Merriman
Kyle Tilley Ryan Dalziel |
Oreca 07 | 122 | 3 laps | 6 | |||||||
16 | 39 |
Vincent Capillaire
Maxime Robin Arnold Robin |
Oreca 07 | 122 | 27.721 | 3 Laps | 27.721 | 6 | |||||
17 | 21 |
Henrik Hedman
Ben Hayley Juan Pablo Montoya |
Oreca 07 | 122 | 28.475 | 3 Laps | 0.754 | 6 | |||||
18 | 35 |
Francesco Dracone
Sergio Campana Markus Pommer |
Oreca 07 | 122 | 1'15.407 | 3 Laps | 46.932 | 6 | |||||
19 | 4 |
Laurents Hörr
Mathieu de |
Duqueine M30 - D08 | 119 | 6 laps | 5 | |||||||
20 | 2 |
Wayne Boyd
Robert Wheldon Edouard Cauhaupe |
Ligier JS P320 | 119 | 21.318 | 6 Laps | 21.318 | 5 | |||||
21 | 13 |
Martin Hippe
Mattia Pasini Ugo De |
Ligier JS P320 | 119 | 47.342 | 6 Laps | 26.024 | 3 | |||||
22 | 19 |
Nicolas Maulini
Matthew Bell Niklas Kruetten |
Ligier JS P320 | 119 | 49.519 | 6 Laps | 2.177 | 5 | |||||
23 | 20 |
Rob Hodes
Garrett Grist Charles Crews |
Ligier JS P320 | 118 | 7 laps | 3 | |||||||
24 | 5 |
Cresp Christophe
Fabien Lavergne Adrien Chila |
Ligier JS P320 | 118 | 40.552 | 7 Laps | 40.552 | 4 | |||||
25 | 14 |
Erwin Creed
Marius Zug Mateusz Kaprzyk |
Ligier JS P320 | 118 | 59.033 | 7 Laps | 18.481 | 3 | |||||
26 | 18 |
Alessandro Bressan
Andreas Laskaratos Damiano Fioravanti |
Ligier JS P320 | 118 | 1'09.283 | 7 Laps | 10.250 | 3 | |||||
27 | 15 |
Mike Benham
Alex Kapadia Malthe Jakobsen |
Ligier JS P320 | 117 | 8 laps | 4 | |||||||
28 | 3 |
James McGuire
Duncan Tappy Andrew Bentley |
Ligier JS P320 | 117 | 4.642 | 8 Laps | 4.642 | 3 | |||||
29 | 55 |
Duncan Cameron
Alessandro Pier Guidi David Perel |
Ferrari 488 GTE EVO | 117 | 15.260 | 8 Laps | 10.618 | 4 | |||||
30 | 80 |
Matteo Cressoni
Rino Mastronardi Miguel Molina |
Ferrari 488 GTE EVO | 117 | 18.122 | 8 Laps | 2.862 | 4 | |||||
31 | 88 |
François Perrodo
Emmanuel Collard Alessio Rovera |
Ferrari 488 GTE EVO | 117 | 23.653 | 8 Laps | 5.531 | 4 | |||||
32 | 12 |
David Hauser
Gary Hauser Tom Cloet |
Duqueine M30 - D08 | 117 | 45.406 | 8 Laps | 21.753 | 4 | |||||
33 | 66 |
Jody Fannin
Andrea Fontana Rodrigo Sales |
Ferrari 488 GTE EVO | 117 | 55.182 | 8 Laps | 9.776 | 4 | |||||
34 | 60 |
Claudio Schiavoni
Giorgio Sernagiotto Paolo Ruberti |
Ferrari 488 GTE EVO | 117 | 1'15.880 | 8 Laps | 20.698 | 5 | |||||
35 | 83 |
Rahel Frey
Michelle Gatting Manuela Gostner |
Ferrari 488 GTE EVO | 117 | 1'30.514 | 8 Laps | 14.634 | 5 | |||||
36 | 6 |
Nick Adcock
Austin McCusker Max Koebolt |
Ligier JS P320 | 117 | 1'30.767 | 8 Laps | 0.253 | 4 | |||||
37 | 93 |
Michael Fassbender
Felipe Fernández Laser Richard Lietz |
Porsche 911 RSR - 19 | 116 | 9 laps | 4 | |||||||
38 | 95 |
John Hartshorne
Ross Gunn Ollie Hancock |
Aston Martin Vantage AMR | 115 | 10 laps | 4 | |||||||
39 | 77 |
Christian Ried
Cooper MacNeil Gianmaria Bruni |
Porsche 911 RSR - 19 | 115 | 11.046 | 10 Laps | 11.046 | 4 | |||||
40 | 8 |
Eric Trouillet
Sébastien Page David Droux |
Ligier JS P320 | 111 | 14 laps | 4 | |||||||
41 | 9 |
Matthias Kaiser
Rory Penttinen |
Ligier JS P320 | 99 | 26 laps | 4 | |||||||
42 | 7 |
Tony Wells
Colin Noble Jr. |
Ligier JS P320 | 79 | 45 laps | 4 | |||||||
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