Philipp Eng beffa tutti e trionfa in Gara 1 a Zolder
Il pit-stop anticipato ha favorito il pilota della BMW-RMR che si è trovato al comando dopo una Safety Car, con Eriksson e Müller sul podio davanti a Green e Duval. Wittmann mastica amaro, fuori Rast, Aston Martin a punti con Di Resta e Habsburg.
Foto di: Alexander Trienitz
Philipp Eng ha trionfato a sorpresa in Gara 1 del DTM a Zolder, dove la Safety Car ha rimescolato le carte a circa metà evento favorendo chi aveva già effettuato il pit-stop.
L'austriaco del Team RMR, che ieri aveva ottenuto il miglior crono nelle Prove Libere 2, ha completato la sua sosta ai box al giro 12, ossia esattamente due tornate prima che le Aston Martin Vantage di Daniel Juncadella e Jake Dennis rimanessero ferme sul tracciato belga costringendo i commissari a mandare in azione l'auto di sicurezza.
Questo ha annullato il vantaggio che potevano avare i primi del gruppo, ossia Bruno Spengler, Marco Wittmann, René Rast e Sheldon Van Der Linde, in quel momento nelle prime posizioni, ma ancora con il pit-stop da fare.
Al via Spengler era stato un missile a piazzare la BMW M4 del Team RBM davanti a quella del poleman Wittmann (Team RMG) e all'Audi RS 5 di Rast, con il pilota del Team Rosberg insidiato a lungo da Van Der Linde con la seconda BMW M4 del Team RMG.
Eng si è piazzato alle spalle del sudafricano sopravanzando la BMW M4 del suo compagno di squadra Timo Glock, mentre nelle retrovie Paul Di Resta è stato richiamato subito ai box dal team R-Motorsport per cambiare le gomme sulla sua Aston Martin Vantage.
La girandola delle soste è proseguita con le fermate del collega dello scozzese, Ferdinand Habsburg e dall'Audi RS 5 di Mike Rockenfeller (Team Phoenix), ma soprattutto di Joel Eriksson con la BMW M4 del Team RBM, di Eng e di Nico Müller al volante dell'Audi RS 5 del Team Abt Sportsline fra il giro 8 e il giro 10.
Questo ha consentito ai sopracitati di ritrovarsi in una posizione privilegiata quando la Safety Car ha raggruppato tutti, potendo risalire la china approfittando delle gomme fresche dopo la ripartenza in "Indy Style" che ha visto Spengler mantenere il primato davanti a Wittmann e Van Der Linde, nel frattempo passato davanti ad un Rast in visibile difficoltà per alcuni problemi tecnici che successivamente lo hanno messo K.O. a pochi passaggi dalla bandiera a scacchi.
Il gruppetto dei migliori è rientrato ai box al giro 20, con Wittmann e Rast che hanno provato ad allungare lo stint fino al 26, ma inutilmente poiché si sono ritrovati nel traffico.
Eng ha quindi preso il comando delle operazioni con un buon margine sulla coppia Eriksson-Müller, che ha combattuto fino all'ultimo per aggiudicarsi la piazza d'onore, andata poi allo svedese per soli 0"2.
Mastica un po' amaro per il quarto posto Loic Duval, pur risalito dalle retrovie sfruttando la sosta anticipata (completata allo stesso giro di Müller ed Eng), ma incappato in una penalità di 5" per partenza anticipata che privato il portacolori del Team Phoenix della possibilità di finire sul podio con la sua Audi RS 5. Per altro il francese è stato anche protagonista di un rischiosissimo contatto con la vettura "sorella" di Jonathan Aberdein (Team WRT) mentre i due combattevano per il quinto posto; il sudafricano ha poi alzato bandiera bianca per un danno al cofano.
Anche Rockenfeller sorride con la Top5 seguito da Jamie Green sulla seconda Audi RS 5 del Team Rosberg, mentre Wittmann alla fine è solo settimo davanti a Di Resta, Habsburg e Spengler, i quali completano la zona punti.
A mani vuote restano Van Der Linde, Frijns, Glock e l'Audi RS 5 di Pietro Fittipaldi (Team WRT).
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