DTM, il Norisring lancia l'allarme: "Ci dicano se si corre o no"
L'organizzatore della gara cittadina di Norimberga è molto preoccupato sull'effettivo svolgimento dell'evento previsto per luglio, dovendo preparare il tracciato almeno con un mese d'anticipo e tante incognite attualmente irrisolte.

L'organizzazione della gara del Norisring ha lanciato l'allarme, unito ad un appello al DTM per avere certezze che il primo round della serie 2020 sia confermato.
La settimana scorsa il promoter ITR ha presentato un nuovo calendario per il campionato turismo tedesco e l'evento di Norimberga andrebbe ad aprire i giochi il weekend del 10-12 luglio.
Vero che di tempo per ora ce n'è, ma vista la continua evoluzione dei problemi legati al Coronavirus e il fatto che non si tratta di una pista vera e propria, ma di un tracciato cittadino, ecco quindi sorgere una serie di grattacapi che mettono a rischio il suo svolgimento.
"Avevamo concordato con ITR che avremmo voluto dire qualcosa entro il 1° aprile, ma ancora non abbiamo certezze e tutto è stato rinviato di una settimana, o forse anche due - ha spiegato il direttore di Automobil Club Nürnberg, Wolfgang Schlosser, a Motorsport.com - Servono almeno quattro o cinque settimane per preparare il tracciato e quindi i lavori dovrebbero cominciare all'inizio di giugno. Ma abbiamo anche bisogno di un certo periodo di tempo per vendere i biglietti, perché questo evento non può essere finanziato senza la presenza di pubblico. Per far partire la cosa, oltretutto, serve tempo".
Da qui ecco l'accorato appello ad ITR per una decisione definitiva sulla corsa bavarese, per la quale, fra le varie cose, sono già stati presi accordi di sponsorizzazione e avviata la macchina organizzativa per le infrastrutture.
"Tutti i fornitori delle tribune, servizi igienici, container e quant'altro hanno bisogno di sapere se gli ordini effettuati verranno confermati o meno. Per questo chiedo ad ITR che cosa dobbiamo fare. Sarebbe la prima volta dal 1959 che non si corre al Norisring, le uniche due cancellazioni risalgono a 1957 e 1958 perché il mondo dell'auto era fermo e non c'erano soldi, ma dopo si è sempre svolto qualcosa e rinunciarvi ora sarebbe un vero disastro".
"Inoltre nei contratti c'è una premessa importante che richiede l'approvazione della città di Norimberga; per ora nessuno l'ha data perché non c'è l'intenzione di prendersi questa responsabilità. Tutto è fermo, anche se il governo dovesse ridare il via libera per eventi e spostamenti, sarebbe comunque tardi per mettere in piedi una cosa del genere".
Altro problema non da poco è l'impossibilità di fermare una città per un mese ad estate inoltrata, dunque con probabile rinuncia e ritorno del Norisring nel 2021.
"Non si può rinviare, vedo più probabile che si vada direttamente al 2021 perché ad agosto e settembre sarà difficile ottenere i permessi per l'area dedicata alla pista, visti gli eventi che saranno in corso. Parlo del calcio, ad esempio, con lo stadio che ospita la sala stampa e le aree di parcheggio. Dove andiamo se il campionato è in corso? Per non parlare delle varie fiere già rimandate e dei limiti di età imposti dal governo, come il divieto d'accesso alle manifestazioni agli over 60. Sarebbe uno sforzo immane e costosissimo organizzare tutti i controlli, nel 2019 abbiamo avuto una media di 45.000 presenze".
"Infine il costo del biglietto per alcuni può diventare proibitivo, vista la crisi e il fatto che c'è chi non lavora. Sinceramente fino a tre giorni prima della gara si corre il rischio che venga cancellata dovessero aumentare i contagi o i rischi, con una perdita totale e il rischio fallimento dell'organizzazione. Non possiamo permettercelo, non siamo un tracciato permanente come Hockenheim, dove basta aprire o chiudere i cancelli".
Informazioni aggiuntive di Sven Haidinger
Marquardt: "Ora è impossibile fare provare le BMW a Wickens"
Berger: "Il DTM non può permettersi gare a porte chiuse"
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.