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DTM | Hockenheim: Auer batte S.Van Der Linde nel caos di Gara 1

Incidenti e carambole al via rimescolano le carte, ma l'austriaco non sbaglia nulla e vince davanti al sudafricano, autore di una grande rimonta e ancora leader per 2 punti. Podio per Wittmann, Rast e Bortolotti (con amarezza) a punti, ma ora lontani.

Lucas Auer, Mercedes-AMG Team WINWARD Mercedes-AMG GT3

Foto di: DTM

Lucas Auer è il mattatore di Gara 1 del DTM ad Hockenheim grazie ad una prova perfetta che lo vede battere il leader Sheldon Van Der Linde al termine di una corsa vissuta col fiato sospeso.

Sono subito scintille perché nelle prime tre curve i contatti vedono andare rovinosamente a muro la Mercedes di Arjun Maini (HRT) e Kelvin Van Der Linde riportare la foratura della posteriore destra, poi sostituita ai box dalla ABT Sportsline.

La Safety Car viene chiamata in causa per pulire la pista dai detriti della AMG dell'indiano, ma alla ripartenza lanciata (giro 6) in curva 1 c'è già un'altra carambola tra le Lamborghini griffate GRT di Rolf Ineichen e Clemens Schmid, e le Audi di Marius Zug (Attempto Racing) e Dev Gore (Team Rosberg).

Il peggio, però, deve ancora venire e si verifica alla curva 8, quando le Porsche di Thomas Preining (Team Bernhard) e la Mercedes di David Schumacher (Team Winward) si toccano finendo contro al muretto dal lato destro; contemporaneamente, una collisione tra l'Audi di Ricardo Feller (ABT Sportsline) e la Porsche di Dennis Olsen spedisce il pilota della SSR Performance sulla barriera opposta, e tornando in mezzo sparge detriti ovunque, perdendo anche il motore. Coinvolta anche la Ferrari dell'incolpevole Nick Cassidy (AF Corse AlphaTauri), che si vede piombare addosso di tutto, motore di Olsen compreso.

Un disastro che non può far altro che decretare la bandiera rossa fermando immediatamente le battaglie, per fortuna con tutti i piloti illesi ed usciti dai relitti sulle loro gambe, visitati al centro medico per prassi.

Dopo una lunga pausa necessaria per pulire il tracciato e togliere le macchine incidentate di mezzo, altra ripartenza (stavolta in fila indiana) che avviene dopo un paio di giri alle spalle della Safety Car e con 35' sul cronometro da affrontare.

Auer è stato perfetto e non ha sbagliato nulla, così come i meccanici del Team Winward al pit-stop, rientrando sempre davanti alla BMW di Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport), che lo ha seguito come un'ombra provando l'attacco anche ad una manciata di giri dalla fine, ma ricevendo la risposta dell'austriaco.

Nel frattempo, al Team Rosberg non hanno richiamato ai box Gore, che si è ritrovato raggiunto dai due sopracitati alle ultime due tornate. L'americano ha provato ad approfittare della sosta effettuata prima dello stop come fosse quella obbligata e la direzione gara lo ha messo sotto investigazione, ma di fatto ha anche contribuito a rimescolare le carte.

Auer è riuscito a passarlo al tornantino al penultimo passaggio, Wittmann no; questo ha dato modo a S. Van Der Linde di infilarlo alla curva 7 centrando la seconda posizione con una rimonta pazzesca dalla 16a posizione nella quale si era ritrovato dopo una penalità ricevuta al termine delle Qualifiche causa irregolarità riscontrata sulle gomme montate.

L'alfiere della Schubert Motorsport si è tenuto lontano dai guai, è sopravvissuto ai contatti del via e piazzando la sua BMW sul podio siglando anche il giro più veloce prende i punti che lo tengono primo in classifica di campionato.

Gore sul traguardo è vitualmente quarto, mentre grazie ad un paio di sorpassi compiuti nel finale anche René Rast si giocherà le ultime speranze di titolo domani al volante dell'Audi del Team ABT, chiudendo in Top5.

Phillipp Eng ottiene un'ottima sesta piazza con l'altra BMW della Schubert resistendo agli assalti finali di un Mirko Bortolotti indiavolato e con tutte le ragioni del mondo. Fino alla sosta ai box la gara del pilota Lamborghini era stata commovente, cercando di spingere il più possibile ritardando il rientro in pit-lane per provare a guadagnare sui rivali e rientrare attorno al terzo posto (e con gomme molto più fresche rispetto agli altri).

Quando tutto sembrava filare per il meglio, ecco il disastro; la posteriore destra della Huracan non si è fissata immediatamente e i ragazzi del team GRT hanno perso almeno 5" nel completare le operazioni. Il trentino si è ritrovato nono e riuscendo solamente a scavalcare l'Audi di Nico Muller (Team Rosberg) e la Mercedes di Luca Stolz (Team HRT) per prendere quella manciata di punti a tenerlo ancora con un lumicino di speranza di titolo.

Completa la zona punti la Mercedes di Maximilian Buhk (Team Mucke) davanti a quella di Maro Engel (GruppeM Racing), danneggiata nei contatti del via e con un muso nuovo dopo la ripartenza.

A secco restano pure K. Van Der Linde, la Ferrari griffata Red Bull di Felipe Fraga (AF Corse), la Porsche di Christian Engelhart (SSR) e la BMW di Leon Kohler (Walkenhorst).

Domani tra Qualifica 2 e gara ci sono ancora in palio 29 punti e la situazione in classifica è la seguente: S.Van Der Linde guida a 149 punti, Auer è il più pericoloso a quota 147. Più staccati Rast (128) e Bortolotti (121), mentre è ufficialmente tagliato fuori Preining.

 

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