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DTM | Bortolotti: "3° posto prezioso, oggi era il massimo"

Dopo una accesissima battaglia con Rast, il pilota Lamborghini-GRT si ritrova nuovamente sul podio prendendo punti utilissimi in ottica campionato, su una pista che in teoria non è amica alla Huracan.

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Foto di: Alexander Trienitz

Mirko Bortolotti torna sul podio del DTM dopo un paio di fine settimana da dimenticare, grazie ad un'ottima prova in Gara 1 al Red Bull Ring.

Partito sesto sulla griglia, il pilota della Lamborghini già dopo poche curve si è accodato all'Audi di René Rast, mentre davanti a loro Nick Cassidy faceva l'andatura con la Ferrari di AF Corse.

Fino alla sosta ai box, il trentino ha tallonato il rivale tedesco, ma senza mai trovare un varco per passarlo. Al cambio gomme, la Rast si è fermato prima di Bortolotti, ma gli è rimasto davanti quando è toccato a lui rientrare, dato che al Grasser Racing Team hanno avuto qualche difficoltà nel fissare l'anteriore sinistra della Huracan.

Alla fine l'alfiere di Sant'Agata Bolognese non si mostra deluso del possibile secondo posto perso, ma sorride per aver ritrovato quella competitività che non era semplice avere a Spielberg.

"Partire sesti e finire terzi è un grande risultato su una pista che, sulla carta, non è propriamente amica della Lamborghini. Per questo sono molto contento e penso che il team abbia fatto un gran lavoro venerdì nel preparare benissimo sia le Qualifiche che la gara", dice Bortolotti.

"Venivamo da due eventi molto difficili, per cui è bello essere tornati a punti e sul podio, cosa molto importante. Anche a Spa eravamo stati competitivi, ma in qualifica non è andata bene e quindi mi sono trovato indietro. Oggi abbiamo fatto bene tutto quello che dovevamo fare, per cui guardiamo avanti alle tre gare che ci restano con fiducia, sapendo che ogni punto conta".

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Photo by: Alexander Trienitz

La lotta con la R8 di Rast è stata bellissima e a tratti pareva che la Lambo potesse superarla, ma anche qui era importante non buttare via nulla.

"Con René è stata una battaglia serrata, onestamente non c'era modo di passarlo. Inoltre la mia idea era quella di provare a vincere la gara, se avessi cominciato a lottare con lui le cose si sarebbero complicate maggiormente. Speravo anche che Cassidy cominciasse a perdere qualcosina, visto che aveva 25kg più di me in macchina, ma non è successo".

L'unico rammarico potrebbe essere il pit-stop lento che ha negato la possibilità a Bortolotti di rientrare davanti al 3 volte Campione DTM, ma alla fine ha concretizzato quello che già aveva.

"La pista non aiuta molto chi si ferma per primo a cambiare le gomme perché si fatica a mandarle in temperatura. Per quello la maggior parte di noi ha preferito allungare il pit-stop".

"Quando ho visto Rast fermarsi ho pensato che fosse un'ottima occasione per noi e penso che sia stato giusto fare ancora un giro. Purtroppo alla sosta c'è stato un problema con l'anteriore sinistra, ma di fatto non abbiamo perso posizioni. Prima della fermata ero terzo e dopo ho chiuso terzo, quindi sono più che contento del risultato".

In Gara 2 la vettura del Toro sarà gravata di 5kg in più per regolamento, ma la bagarre rimane apertissima a prescindere, con Bortolotti che si è riportato a -20 dal leader Sheldon Van Der Linde.

"Nel DTM ogni giorno è completamente nuovo e non si sa cosa aspettarsi. Oggi è andata bene, domani è un punto interrogativo. Non ci arrendiamo, sappiamo di avere delle possibilità per il titolo fino all'ultima gara e faremo di tutto per tenere la battaglia apertissima, divertendoci".

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