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Intervista

Bortolotti: "DTM tosto, ma ho sempre la stessa grinta al volante"

Intervista esclusiva di Motorsport.com con il pilota della Lamborghini-GRT, che dopo quattro gare ha già capito la necessità di sbagliare il meno possibile in una serie molto competitiva, dove da esordienti con la squadra pensa di aver lavorato bene nonostante qualche punto perso per strada.

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team

Foto di: Andreas Beil

La nuova avventura di Mirko Bortolotti nel DTM è cominciata molto bene e dopo quattro gare è uno dei potenziali vincitori del titolo.

La stagione 2022 della serie tedesca, seconda con le GT3 in griglia, annovera tra le novità il trentino, che combatte al volante della Lamborghini Huracan preparata dal Grasser Racing Team.

Oltre ai ben noti impegni endurance cui l'alfiere della Casa di Sant'Agata Bolognese prende parte, oggi c'è anche questa nuova sfida che lo vede da solo al volante, pronto a dare tutto e potendosi concentrare su sè stesso.

Motorsport.com ha incontrato Bortolotti, che in questa intervista esclusiva fa un primo bilancio del campionato, cosa gli è piaciuto e come pensa di proseguire per i restanti impegni, prossimo dei quali sul tracciato di casa di Imola nel fine settimana.

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracán EVO GT3

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracán EVO GT3

Photo by: Andreas Beil

Mirko, qual è il tuo bilancio di inizio stagione dopo due eventi?
"Credo che abbiamo iniziato col piede giusto, alla fine alcune gara sarebbero potute andare meglio, ma anche peggio. Penso che alla fine abbiamo i punti che meritiamo, peccato per il Lausitzring perché in Gara 2 si poteva fare un po' meglio, dunque ho un po' di rammarico, ma tutto sommato abbiamo fatto un ottimo lavoro".

Fra l'altro da debuttanti, visto che tu avevi corso solo ad Assen nel 2021...
"Sì, non dobbiamo dimenticare questo aspetto. Siamo nuovi della categoria, partendo da zero e senza l'esperienza dell'anno precedente. Però i ragazzi del team si sono preparati alla grande e l'abbiamo dimostrato facendo quattro pit-stop perfetti. Siamo in grado di lottare per il vertice, che in questo punto della stagione per me è importantissimo; significa che abbiamo lavorato bene e stiamo proseguendo benissimo".

Ti aspettavi di essere subito davanti?
"Siamo secondi in classifica dopo quattro gare, come ho sempre detto le mie ambizioni sono ogni volta di lottare per il vertice e per il titolo. Dal mio punto di vista, mi aspettavo di avere qualche punto in più, ma onestamente credo anche che la griglia sia molto competitiva, per cui non posso che dirmi contentissimo del lavoro che stiamo svolgendo. Sarà importante continuare così per combattere per il campionato".

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracán EVO GT3

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracán EVO GT3

Photo by: Andreas Beil

I punti lasciati per strada sono dovuti più ad errori tuoi, della squadra o problemi con la vettura?
"Bisogna sottolineare quanto il DTM sia un campionato davvero competitivo, per cui alcune decisioni, come effettuare un pit-stop un giro prima o un giro dopo, possono cambiare totalmente le sorti della gara. In quel momento la scelta è adeguata alla situazione, non lo considero un errore, poi è chiaro che il giorno dopo è facile tirare le somme e dire che si sarebbe potuto fare qualcosa di diverso. In una serie così competitiva e tirata, tutti i minimi dettagli fanno la differenza, quindi bisogna solo imparare da ogni piccolo aspetto per migliorare in futuro. Come dicevo prima, ad oggi sono contento di quello che abbiamo fatto. Si vince e si perde insieme, ma al momento penso che abbiamo solo guadagnato e che si possa continuare bene la stagione".

La difficoltà dei pit-stop non è solo della squadra, ma anche del pilota che si ritrova ad uscire in pista a gomme fredde nel mezzo della bagarre; come ti sei trovato?
"E' difficile, ma anche bello e molto interessante perché è una situazione uguale per tutti. Gestire la gomma è fondamentale nel DTM, il giro d'uscita del pit-stop diventa importantissimo quando sei a combattere con gente che ha già scaldato le coperture. A seconda della pista si può impiegare anche più di una tornata per essere di nuovo in grado di spingere, è una difficoltà che rende tutto molto interessante, così come i tempi di operazione al box. In alcune situazioni non si deve rischiare troppo avendo gomme fredde, devi pensare a restare in pista. In alcuni tracciati credo che sarà un fattore dove farà la differenza questa cosa".

Nell'ultima gara al Lausitzring le forature sono state un problema per tanti, voi l'avete scampata. Come avete fatto?
"Abbiamo fatto tutto bene come team, capendo fin da subito che poteva esserci quel problema, che secondo me era più legato alla natura della pista. Abbiamo lavorato per finire la gara, cercando di avere il pacchetto più competitivo possibile e salvando il pneumatico. Sono contento del lavoro che abbiamo fatto".

Manuel Reuter, Sport director Grasser Racing Team, Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team

Manuel Reuter, Sport director Grasser Racing Team, Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team

Photo by: Andreas Beil

Il DTM ci ha abituati a ribaltoni di prestazioni anche all'interno dello stesso weekend; è una situazione che rende difficile individuare un avversario...
"Nel DTM siamo in 28 e 27 sono avversari. Potenzialmente penso siano almeno 14 macchine che possono lottare per il titolo, dunque ogni giorno si riparte da zero, indipendentemente da quanto hai fatto il giorno prima. E' quindi importante essere costanti e sono orgoglioso di esserci riuscito con il team nelle prime quattro gare. Dobbiamo continuare così".

Tu che sei pilota di endurance e condividi l'abitacolo con compagni, nel DTM sei da solo. Hai ritrovato qualcosa che ti mancava?
"In realtà no, non è cambiato nulla! Ribadisco, sia che mi trovi da solo o che debba condividere la vettura, il mio approccio non cambia. Quello che è diverso magari è il lavoro al di fuori della macchina, ma al volante sono sempre lo stesso e do tutto quello che ho con grinta".

La prossima tappa è ad Imola, un tracciato stretto e ostico per correre con le GT3: pensi si possa combattere ugualmente e sportellarsi o vedremo più gare di strategia?
"Io credo che nel DTM si vedrà sempre bagarre, è il campionato più competitivo che globalmente c'è nel GT oggi. Il livello dei piloti è altissimo e non si era mai visto prima, questo fa sì che da qui a fine stagione si continueranno a vedere lotte e battaglie, lo scenario non cambierà. Sarebbe molto strano vedere uno che domina. Ad Imola lo caratteristiche del tracciato effettivamente non garantiscono tantissimi sorpassi, ma penso che le gare saranno ugualmente interessanti e tirate".

Dunque non resta che chiamare a raccolta i tifosi italiani per sostenere te e la Lamborghini!
"L'obiettivo è sempre quello di offrire un grande spettacolo al pubblico, sappiamo che il DTM ha un grande seguito. Credo comunque che le gare si decideranno, come sempre, sulla strategia. Anche al Lausitzring ne abbiamo avuto conferma, siamo giunti sesti pur non avendo commesso errori. Da lì si capisce quanto poco ci vuole per perdere posizioni. Diventa importante sbagliare il meno possibile e massimizzare il potenziale. Imola in passato è stata positiva sia per me che per la Lamborghini, sarà fondamentale continuare a prendere punti pesanti".

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