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Zanardi pensa al DTM per il suo ritorno nelle corse

Ci sarebbero già stati dei contatti con la BMW, ma ci sono diversi ostacoli da superare

Archiviata la grande impresa di Londra, dove è riuscito a conquistare due ori ed un argento alle Paralimpiadi, Alex Zanardi sembra aver ricominciato a sentire immediatamente il richiamo dei motori. Lontano dalle corse dal 2009, quando chiuse la sua parentesi nel WTCC con la BMW, il 45enne bolognese starebbe pensando ad un grande ritorno nel mondo delle ruote coperte. In Germania, infatti, si dice con una certa insistenza che Alex abbia già riallacciato i contatti con la BMW, con l'intenzione di fare il suo esordio nel DTM, serie nella quale la Casa bavarese ha fatto il suo rientro quest'anno, cogliendo subito risultati molto interessanti con la nuova M3 (Bruno Spengler è ancora in corsa per il titolo a due gare dal termine). "Se dipendesse da lui, sarebbe già in macchina a partire dalla prossima gara" ha detto un portavoce della BMW ad Auto Motor und Sport, volendo però rimanere anonimo. "Noi non gli abbiamo detto categoriamente no, ma neanche sicuramente si" ha aggiunto. In realtà l'interesse dei tedeschi ci sarebbe eccome, perchè se dal punto di vista sportivo il ritorno nel DTM sta dando grandi soddisfazione, è anche vero che il ritorno mediatico si sta rivelando al di sotto delle aspettative, specialmente in rapporto ad un campionato particolarmente costoso. Ecco quindi che l'immagine di Zanardi potrebbe essere utile in questo senso, visto che ormai l'italiano è diventato un'icona praticamente a livello mondiale, grazie alle grandi imprese realizzate dopo il terribile incidente avvenuto al Lausitzring del 2001, nel quale purtroppo perse entrambe le gambe. E' anche vero però che le difficoltà non mancano, perchè si tratta di vetture molto estreme, sulle quali il peso del sistema di guida per Alex potrebbe influire in maniera particolarmente negativa (bisogna poi capire se è possibile alloggiarlo sulla vettura). Inoltre i regolamenti sono molto rigidi dal punto di vista della sicurezza, quindi i piloti devono dimostrare di essere in grado di uscire rapidamente dall'abitacolo: una manovra non facile per Zanardi, perchè le vetture hanno la posizione di guida praticamente centrale. E anche il direttore di BMW Motorsport, Jens Marquardt, ha fatto capire che questi non sono assolutamente elementi da sottovalutare: "Prima di tutto, ci sono molti problemi che andrebbero considerati, sia dal punto di vista puramente progettuale, che da quello della sicurezza". Conoscendo la grinta e la determinazione di Alex, se da entrambe le parti ci sarà la voglia di chiudere questa operazione, c'è da scommettere che alla fine troverà il modo di superare anche questi ostacoli in vista della stagione 2013.

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