Partiva dalla pole position
Mike Rockenfeller, e ha difeso la posizione fino alla bandiera a scacchi. Il pilota dell'Audi è così tornato a vincere dopo due anni e quattro giorni dal suo primo successo di Zandvoort 2011.
Dopo 98 giri in testa (ovviamente ad eccezione dei momenti in cui si è fermato per i cambi gomme), la RS5 del Team Phoenix ha chiuso con 7"6 di vantaggio sulla BMW di
Bruno Spengler, che ha ereditato la seconda posizione quando il suo compagno di squadra
Augusto Farfus è stato cotretto al ritiro con la sua M3 ammutolita sul
Brabham Straight mentre stava gestendo con facilità la seconda posizione.
Sul podio è salito
Robert Wickens, partito fuori dalla Top 10 e risalito fino alla quarta posizione con una strategia basata su due stint con gomme option per poi montare le standard nel finale. Quando poi la Direzione Gara ha deciso di punire il suo compagno di marca
Gary Paffett con 5" di penalità per non aver rallentato a sufficienza con le bandiere gialle, il canadese è così diventato terzo, mentre il britannico è sceso fino alla sesta piazza, passato anche dalle BMW di
Marco Wittmann e
Joey Hand.
L'americano, partito terzo (sua miglior posizione in griglia dal suo debutto nella serie) per via
della penalizzazione al poleman
Martin Tomczyk, è stato autore di un pessimo avvio, che l'ha fatto scivolare fino alla sesta posizione in cui ha tagliato il traguardo. Al contrario
Mattias Ekstrom ha finito settimo (dopo essere partito 12esimo) davanti alla Mercedes di
Christian Vietoris, all'Audi di
Timo Scheider ed al rookie del DTM
Pascal Wehrlein, che hanno chiuso la Top 10.
Drive through per
Roberto Mehri, che ha spinto in maniera abbastanza rude 8anche senza alcun contatto) la BMW di
Timo Glock sull'erba alla
Graham Hill ed aver mandato in testacoda
Martin Tomczyk alla stessa curva un paio di giri dopo mentre i due lottavano per la 13esima posizione.
L'ha invece scampata Spengler, che si è difeso con la stessa "grinta" da Paffett entrando al tornante
Druids.
DTM - Brands Hatch - Gara
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