Viladoms: "La KTM non dovrà attendere a lungo per vincere la Dakar"
Il manager della KTM ha ammesso la sconfitta e nel fare i complimenti alla Honda ha dichiarato come la Casa austriaca non impiegherà molto tempo per tornare a trionfare alla Dakar.
Foto di: A.S.O.
Dopo aver conquistato il successo sin dal 2001, la KTM per la prima volta da allora è stata sconfitta alla Dakar dalla Honda che ha posto fine alla striscia di vittorie con Ricky Brabec.
Il miglior pilota del marchio austriaco è stato Toby Price, terzo ma con 24 minuti di ritardo dalla vetta, mentre Pablo Quintanilla ha chiuso in seconda posizione con la Husqvarna, brand dello stesso Gruppo.
“Dobbiamo congratularci con la Honda e Brabec. Hanno fatto un buon lavoro, ma questa sconfitta per noi è dolorosa. Sapevamo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, ma è un qualcosa che non ti piace ugualmente” ha ammesso Jordi Viladoms, manager di KTM.
“Dobbiamo guardare però il bicchiere mezzo pieno. Questa sconfitta ci darà la motivazione per tornare ancora più forti. Questo risultato ci consentirà di spingere ancora più forte in futuro”.
Viladoms ha poi affermato come la rincorsa a Brabec, già in vantaggio di 20 minuti dopo il giorno di riposo, sia diventata più complicata dopo la cancellazione della tappa a seguito della scomparsa di Paulo Goncalves, così come altre due fasi che sono state accorciate.
“Nella seconda settimana abbiamo reagito, abbiamo fatto molto meglio della prima, ma con la tappa annullata e una accorciata della metà non è stato possibile. Queste sono le corse. Questa volta non siamo stati in grado di vincere me ci siamo andati vicini. Sono certo che non ci serviranno altri 18 anni per conquistare daccapo la Dakar”.
Alle spalle di Price, il secondo miglior pilota KTM è stato Matthias Walkner, quinto, davanti a Luciano Benavide, sesto. Entrambi i corridori hanno perso molto tempo nella quarta tappa per essersi persi, e Walkner ha ammesso che è stato difficile rimanere motivati da quel momento in poi.
“Il risultato non mi rende felice perché non sono riuscito a salire sul podio, ma ho commesso alcuni strani errori nella prima settimana” ha dichiarato il campione 2018 della Dakar.
“Quando ho visto Luciano il quarto giorno avevo già perso 20 minuti ed avevo già capito che la mia gara era compromessa. Nei rally-raid puoi anche avere 11 giorni perfetti ma puoi rovinare la tua gara in una giornata storta”.
“E’ stato difficile mantenere la motivazione dal quarto giorno in poi sapendo che l’obiettivo finale era già impossibile da raggiungere”.
L'austriaco ha aggiunto: "Vogliamo vincere di nuovo l'anno prossimo, dobbiamo lavorare sulla nuova moto, dobbiamo adattare il nostro lavoro per l'Arabia Saudita, perché la gara ha un aspetto diverso rispetto al Sud America. Ci sono molte cose da fare".
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