Jean Todt è tornato alla Dakar dopo 30 anni
Il presidente della FIA è arrivato in occasione della penultima tappa. Ha sorvolato la penultima tappa in elicottero con il direttore Castera e poi ha incontrato diversi protagonisti al bivacco, promettendo uno sforzo della Federazione anche per questa categoria.
Foto di: A.S.O.
Era trent’anni che non tornava sulla Dakar. L’ultima volta che il Presindente della FIA Jean Todt era stato alla Dakar, è stata esattamente nel gennaio 1991. Allora a capo del progetto Peugeot Motorsport, festeggiava la quarta vittoria. Giovedì ha sorvolato la penultima speciale di questa 43edizione del rally, la seconda in Arabia Saudita, in elicottero con David Castera, il Direttore della corsa.
"Mi sono emozionato a vedere tanta bellezza e tanta fatica. Ammiro i motociclisti. Sono i grandi eroi di questa avventura. E vi assicuro, non mi rimetterei nel sedile di fianco a un pilota". Applaudito dai concorrenti radunati intorno al fuoco, in occasione del briefing serale con Castera, Todt torna con la mente alle avventure africane.
"La Dakar mi ha dato tanto, ripenso a Jean-Claude Bertrand, patron del rally Costa D’Avorio- Costa Azzurra, che ha ispirato Thierry Sabine. L’incidente fatale, accaduto esattamente 35 anni fa, e poi l’arrivo di Gilbert Sabine alla guida del rally, per continuare l’operato di Thierry. Io sono arrivato esattamente in quel momento".
Accompagnato dalla moglie e alla presenza del Principe saudita, Jean Todt ha sottolineato che "Come FIA, abbiamo lavorato insieme a team, paesi ospitanti e organizzatori a far ripartire la F1 in Austria. E’ stato il primo evento. Siamo qui alla Dakar per fare qualcosa insieme".
Dopo il briefing, la cena con il principe, i vertici ASO, i team manager e alcuni piloti d’eccezione. In prima fila Carlos Sainz, vincitore del rally lo scorso anno, e Stephane Peterhansel, che il giorno successivo a Jeddah si è preso il suo 14esimo sigillo in 30 anni. Il futuro della Dakar è sempre più roseo con la ASO, candidato numero 1 ad organizzare non solo la Dakar, ma l’intero campionato cross country rally, di cui la regina dei rally dovrebbe diventarne parte.
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