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La PanDakar è arrivata al bivacco alle 5,30 stamattina

I meccanici poi hanno lavorato duramente per rimetterla in corsa nella terza tappa di oggi

Sicuramente non si aspettavano una tappa così difficile già ad inizio gara. La Fiat Panda di Giulio Verzeletti ed Antonio Cabini è arrivata al bivacco di San Rafael questa mattina alle 5,30 al termine della seconda tappa della Dakar 2014 da San Luis a San Rafael. Mentre le moto stavano già lasciando il CO di partenza, dalla parte opposta arrivava la piccola Panda a tutta velocità. I due sono entrati al bivacco ed hanno svegliato i loro meccanici perchè il tempo a loro disposizione non era tantissimo. Verzeletti e Cabini sono saltati già dalla macchina e hanno spiegato brevemente al gruppo formato da Dario, Luca ed Alessandro cosa c'era da fare e poi sono spariti nelle loro tende cercando di sfruttare al meglio quel poco tempo che restava loro per dormire. Non hanno mangiato, non si sono fatti neanche una doccia. Hanno dormito, tutto il tempo che hanno potuto. I meccanici intanto si sono informati con la direzione gara sul tempo a loro disposizione ed è stata decretata un'ora e mezza per le riparazioni. Come in un pit stop di Formula Uno gli abilissimi ragazzi si sono suddivisi i compiti ed hanno come prima cosa tirato giù le 4 gomme cominciando a lavorare su sospensioni, semiassi, albero, passando dalle riparazioni alle operazioni di semplice manutenzione. La Fiat non stava malaccio, era solo un po' provata dall'avventura della seconda tappa, soprattutto dalla zona delle dunette grigie di Nihuil. Quando sono arrivati i due temerari le dune erano state praticamente distrutte da moto, auto e camion e attraversarle, cercando di non cadere nella trappola delle dune tagliate non è stato facile. Spesso è stato necessario aggirarle, in altre occasioni l'intervento dei Mercedes Unimog alle loro spalle è stato obbligatorio. Gli insabbiamenti sono stati numerosi e far passare i tratti più difficili al traino dell'Unimog la piccola Panda è stato un calvario. Una notte di passione che non ha fermato l'equipaggio italiano che è ripartito stamattina dal bivacco alle 7.34'30” non certo ultimo del gruppo dei partenti. La notte infatti, è stata vissuta al bivacco di San Rafael esattamente come una giornata, nel senso di pomeriggio. Auto e camion sono arrivati a tutte le ore e i meccanici avevano approfittato del pomeriggio per dormire qualche ora, nonostante il caldo infernale, ben sapendo che la notte sarebbe stata intensa. Altri 11 veicoli sono partiti dal bivacco dopo la Fiat che è entrata in speciale alle 12,34. Davanti a loro una speciale rimaneggiata per colpa delle tante piogge dei giorni scorsi (anche stanotte sul bivacco c'è stata qualche avvisaglia di pioggia, con tuoni e lampi) molto difficile e selettiva, però su terreno duro, fra sassi, pietraie e spaccature profonde del terreno. Laddove non c'è sabbia la Panda non dovrebbe aver problemi.

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