Fino ad ora era sembrato filare tutto liscio, ma ieri la
Dakar 2013 ha lasciato due vittime lungo il suo percorso. A provocarle però non è stato un incidente di gara, ma lo scontro tra un mezzo di supporto ed un taxi, avvenuto in serata al confine tra il Cile ed il Perù.
Il conducente ed il passeggero del taxi purtroppo non sono sopravvissuti ai danni fisici rimediati nell'impatto, che ha provocato anche altri sette feriti, tre dei quali erano all'interno del mezzo di supporto della gara. Infatti, anche un altro taxi è rimasto coinvolto, capottando nel tentativo di evitare gli altri due mezzi incidentati.
Oltre ai servizi sanitari locali, sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i mezzi di sicurezza ed i paramedici che seguono la carovana della corsa. Le autorità peruviane inoltre hanno deciso di aprire un'inchiesta per chiarire la dinamica dell'incidente.
I tre europei gravemente feriti nell’incidente sono tre inglesi, membri del
Team Race2Recovery che prende parte alla
Dakar automobilistica. Le notizie diramate dal portavoce del Team riportano che attualmente i feriti sono stati trasportati con un Antonov all’ospedale di Lima, sono coscienti e stabili e che le loro condizioni non fanno temere per la loro vita.
I tre inglesi sono:
Justin Birchall di 40 anni, uno dei piloti del Team già ritiratosi nei giorni scorsi,
Lee Townsend, in passato ingegnere meccanico durante la Guerra del Golfo e delle Falkland, e
John Winskill, di 42 anni, responsabile della logistica del Team e maggiore dell’esercito in congedo.
Per ironia della sorte, infatti, il
Team Race2Recovery è composto da una squadra di militari britannici e statunitensi che hanno subito mutilazioni gravi in battaglia affiancati da volontari civili.
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