Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Pain è il primo pilota Elite che vince la Dakar nella Original by Motul

Il pilota francese ha chiuso la gara in quella che è l'ex categoria "Malle moto" e lo ha fatto da pilota Elite. E' il primo nella storia.

#16 KTM: Olivier Pain

#16 KTM: Olivier Pain

A.S.O.

Dakar 2018: Motul

Quali sono le storie più incredibili della Dakar? Le scopriremo grazie a Motul, main sponsor del rally raid, che ha predisposto un laboratorio mobile a ogni bivacco dove i concorrenti che lo vorranno potranno verificare lo stato di salute del motore grazie all’analisi spettrografica dell’olio. E nell’attesa del check Motorsport.com raccoglierà le vicissitudini dei protagonisti…

Olivier Pain
Olivier Pain, Etienne Lavigne
#16 KTM: Olivier Pain
#49 Hero Motorsports Team Rally: CS Santosh, #16 KTM: Olivier Pain
Olivier Pain
#16 KTM: Olivier Pain
Olivier Pain

Olivier Pain ce l'ha fatta. Prima di tutto ha finito la sua Dakar forse più bella, forse più complicata e soprattutto sofferta. Un pilota Elite che corre nella malle moto, da quest'anno Original by Motul, non era mai successo.

Lui l'ha fatto. Ha dimostrato di esserne capace e ha raggiunto quel traguardo tanto agognato. “Ovviamente è sempre bellissimo finire una Dakar – dice al traguardo di Cordoba – ed era il mio primo obiettivo. Farla senza assistenza poi e finirla è ancora più bello. E infine ciliegina sulla torta ho anche vinto il challenge malle moto, Original by Motul. Inoltre sono 28° in classifica generale e credo che sia un bel piazzamento”.

Detto da uno che nel 2014 era arrivato terzo come pilota ufficiale Yamaha denota una umiltà e una semplicità in questo ragazzo francese davvero encomiabili. “Alla mia prima partecipazione alla Dakar, nel 2006, avevo chiuso in 28. posizione. E' la peggiore posizione, nella mia carriera, ma ha un sapore tutto speciale e per tutti è un piazzamento dignitoso, specie alla fine di una edizione così dura. La missione è compiuta”.

Quindi era fattibile? La dimostrazione è servita? “E' stato top. L'ho vissuta bene pur con bel po' di lavori da fare sulla moto alla sera. Il serbatoio posteriore all'inizio della gara, poi piccoli lavoretti e infine il motore. Ho deciso di cambiarlo all'inizio della seconda settimana e devo dire che mi ha aiutato molto Romain Leloup, anche lui iscritto nella malle moto. Mi ha dato una mano a cambiarlo, ha lavorato al mio fianco ed stato davvero gentile a farlo, lo ringrazio ancora una volta. E' stata in definitiva una buona esperienza, che ho apprezzato moltissimo, correre senza la pressione del risultato è tutt'altra cosa”.

E a ore di sonno come siamo andati? “Beh, sì in effetti non moltissime, nell'ultima settimana mai più di tre in media per notte. Però durante la giornata non esageravo, andavo bene sulle speciali ma la parte difficile erano i trasferimenti, più noiosi, dove ti veniva sonno. Ma è stata davvero una bella esperienza”.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Dakar, Montico determinante per aiutare la Liparoti a finire la gara
Articolo successivo Fotogallery: Sainz e Peugeot festeggiano la vittoria alla Dakar 2018

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera