Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Biasion: "Sto imparando le astuzie degli specialisti"

Il veneto ci racconta come sta modificando l'Iveco Trakker Evolution 2 durante la Dakar

Biasion:
Ci siamo messi alle spalle un'altra tappa di quelle toste in questa Dakar dura e selettiva. Non vi nascondo che temevo un po' le insidie di questa Chilecito – Tiambala, mentre è andato tutto molto bene. Non abbiamo avuto alcun problema importante e sono molto soddisfatto del fatto che ci siamo confermati al terzo posto nella classifica assoluta. Siamo riusciti a difendere il piazzamento senza tirare al massimo: a me basta tenere questo ritmo anche nei prossimi giorni, almeno fino al riposo di domenica. ORGOGLIO IVECO Penso che l'Iveco possa essere molto orgogliosa di come sta andando questa Dakar: tutti e cinque i camion iscritti sono ancora in gara e quelli di punta del Petronas team De Rooy controllano le prime tre posizioni assolute della classifica. Per ora sono appagato anche del terzo posto: mi trovo a soli quattro secondi da Hans Stacey che dispone di un Iveco Trakker Evolution 2 identico al mio, mentre Gerard De Rooy ha costruito un vantaggio di quattro minuti con il Powerstar. ASTUZIE È un margine più che accettabile in questa fase della maratona, perché l'olandese è un perfetto conoscitore sia del camion, sia di tutte le insidie della gara, mentre io non faccio mistero che sto scoprendo alcune astuzie giorno per giorno. Per esempio, nella seconda tappa avevo capito che la taratura degli ammortizzatori era troppo morbida per il mio Trakker. Perdevo troppo terreno in pochi chilometri di terreno sconnesso. Non appena ho indirizzato i meccanici sulla strada giusta, i risultati si sono visti: il giorno dopo, infatti, ho vinto la speciale che si è disputata su un fondo molto duro. PRESSIONE DELLE GOMME Oggi credo di aver capito qualche altra modifica da fare: finora non avevo ancora compreso quale fosse la giusta pressione di gonfiaggio delle gomme per avere una buona motricità sulla sabbia e sulle dune. Quando abbiamo sgonfiato gli pneumatici è migliorata la trazione e quindi è cresciuta subito la prestazione. Diciamo che sto facendo dei piccoli esperimenti per arrivare all'inizio della prossima settimana con un'ideale messa a punto del camion, in modo da poter dire la mia fino alla fine. TAPPA ACCORCIATA A costo di sembrare un disco rotto, vi voglio ripetere quello che vado dicendo da qualche giorno: non fatevi condizionare dalle prestazioni di questo avvio di gara, perchè questa corsa è molto lunga. La tappa odierna, che è stata accorciata dagli organizzatori per le violenti piogge che hanno colpito una certa zona, è stata molto dura, proprio come quella di ieri, ma a differenza di quello che pensavo, non ha fatto molta selezione. Vedremo cosa succederà quando si comincerà ad accumulare la stanchezza e anche i mezzi saranno più affaticati. DUNE DI SABBIA Il crono di oggi è iniziato con la sabbia e con dune molto alte a cui ha fatto seguito una zona boscosa: in quel tratto i camion procedevano in modo più spedito rispetto alle auto perché si erano formate delle rotaie molto profonde nella sabbia. MERAVIGLIE NATURALINon c'è solo l'aspetto puramente tecnico a rendere speciale questa Dakar: ci sono anche degli scenari meravigliosi che cambiano ad ogni tappa. Noi piloti dobbiamo essere bravi nell'interpretare il variare della vegetazione che a volte anticipa i cambiamenti del fondo: si passa dal veloce al lento e dalla sabbia soffice alle pietraie dei greti dei fiumi. Insomma, non si fa in tempo ad abituarsi ad una situazione che questa cambia. NON SOLO VELOCITÀ Gerard ha vinto la terza speciale: forse il suo Iveco Powerstar è leggermente più competitivo del mio Trakker Evolution 2 per alcune soluzioni di come è stato sviluppato, ma credetemi non sono affatto preoccupato: ricordatevi che questa non è una gara di velocità, ma di durata. Alla fine la prestazione vincente sarà il frutto di diverse componenti, fra le quali la velocità pura sarà solo una delle caratteristiche indispensabili insieme al rispetto del mezzo, alla navigazione e alla tattica. Bisogna andare al massimo solo quando serve... OCCHIO AI RUSSI Oggi mi ha positivamente impressionato il Tatra di Loprais: ma non stupitevi, perché questo camion dispone di un sistema di sospensioni che va molto bene sulla sabbia soffice. Fra gli avversari non considererei i Kamaz già fuori gioco: sarebbe un errore grave non tenere d'occhio i russi che sono venuti alla Dakar in forze. Per capirlo basta guardare l'andamento delle varie tappe: ogni giorno emerge uno sfidante diverso, ma per fortuna c'è una costante: davanti ci sono sempre e solo gli Iveco...

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Dakar, 5° Tappa: nei camion domina De Rooy
Articolo successivo Dakar: la paura di Calubini tamponato da un camion!

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera