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Incubo forature per i big della Dakar 2020

L'estrema durezza del terreno dell'Arabia Saudita ha causato un gran numero di forature nella prima metà della gara e le squadre pensano di averne capito la causa.

#310 Toyota Gazoo Racing: Fernando Alonso

Foto di: A.S.O.

Sono l'incubo dei primi cinque giorni della Dakar 2020. Hanno spazzato via i sogni di molti piloti di battagliare per la vittoria. Stiamo parlando delle gomme e delle loro numerose forature, specialmente tra i team che utilizzano vetture 4x4. Una situazione che sembra aver in un certo senso favorito i buggy MINI X-Raid e le loro due ruote motrici.

Le 4x4, come le Toyota o la Borgward di Nani Roma, montano delle gomme da 16 pollici e leggermente più stretta. Da parte loro, i buggy di Carlos Sainz e Stephane Peterhansel, ma anche la Peugeot 3008 DKR, montano gomme da 17 pollici, con battistrada leggermente più larghi.

Questo è stato il principale elemento di differenziazione nei problemi che ha sofferto principalmente la Toyota Hilux. Dal team affermano di aver forato circa 40 pneumatici in cinque giorni, contanto i loro quattro piloti ufficiali (Al-Attiyah, Alonso, De Villiers e Ten Brinke) ed il locale Yazeed Al-Rajhi. Nel frattempo, i buggy MINI X-Raid ne hanno subite solo sei.

Il terreno roccioso attraverso il quale è passata la gara nelle sue prime cinque tappe sembra essere il principale resposabile, ma dal Gazoo Racing credono che sia una situazione inevitabile.

"Dal nostro punto di vista, crediamo che sia inevitabile. Abbiamo provato le ruote da terra, quelle da sabbia, abbiamo usato pressioni più alte, ma non è cambiato nulla. Un giorno un pilota buca tre volte, un altro quattro. E' come una lotteria" ha detto una fonte interna al team a Motorsport.com.

"I piloti non capiscono perché forano. Il problema è che le gomme non sono abbastanza dure per questo terreno. Quasi tutte sono state forature laterali, sul fianco della gomma, e questo è troppo".

Lo stesso Nasser Al-Attiyah ha fortemente criticato il marchio che fornisce l'80% dei concorrenti della Dakar, BF Goodrich: "Non capisco, penso che BF Goodrich debba fare dello sviluppo, perché sono gomme che hanno già quattro anni. Il problema è che non hanno concorrenza. Se ci fosse un altro marchio, lo farebbero sicuramente. I buggy non forano mai, quindi ne dobbiamo parlare con loro".

Quando gli è stato domandato del tema da Motorsport.com, Luc Fayolle, direttore di BF Goodrich Europe e rappresentante del marchio alla Dakar, ha dichiarato: "Siamo migliorati anno dopo anno per ridurre i rischi. Non smettiamo mai di sviluppare, perché per noi la concorrenza è nel DNA dell'azienda. Venire in Arabia Saudita è stata una grande sfida, ovviamente, perché non avevamo mai gareggiato qui. Non sapevamo esattamente quale tipo di terreno avremmo affrontato. E' molto vario, non è solo sabbia, come avremmo potuto immaginare vedendo le grandi dune nel deserto".

"Fin dall'inizio abbiamo avuto piste aggressive con molte rocce e pietre appuntite, che sono molto dannose per le gomme, specialmente per la parte laterale. Abbiamo avuto diverse forature in diversi team, in particolare sulle gomme da 16" che montano le 4x4, che richiedono uno stile di guida differente rispetto ai buggy.

Sebbene l'azienda abbia lavorato per cercare di migliorare le gomme, con un anello in metallo all'interno volto a migliorare il fissaggio sul cerchio (mossa utile in Perù, dove si andava con pressioni molto basse per muoversi con agilità sulla sabbia), sarebbe circa un anno e mezzo che non vengono effettuati test di sviluppo con i team di punti, stando a quanto ha saputo Motorsport.com.

"Nella prima tappa, Nasser montava le gomme soft, che non erano l'opzione migliore. Nella seconda è passato alle medie ed ha avuto ancora delle forature. Usano la versione da 16 pollici, che sembra avere un rischio più alto di foratura, in base anche al tipo di vettura ed al modo di guidarla. Le buggy, per esempio, possono passare sulle rocce invece di dovergli girare intorno. Stiamo analizzando la cosa seriamente, ma il problema sembra legato allo stile differente di affrontare le aree rocciose" ha proseguito Fayolle, giustificando così le numerose forature che hanno colpito le 4x4.

Numerosi team, consultati da Motorsport.com, hanno chiarito che ritengono che il progetto che l'azienda aveva concentrato lo sviluppo dello scorso anno sulle caratteristiche del Perù, con una gara che si disputava quasi per intero sulla sabbia, e che, senza dati su come sarebbe stata la gara in Arabia Saudita, ha portato gli stessi pneumatici. E in molti ritengono che le spalle non siano abbastanza solide per il fondo duro saudita.

#309 Overdrive Toyota: Yazeed Al Rajhi, Konstantin Zhiltsov
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#305 JCW X-Raid Team: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#304 Toyota Gazoo Racing: Giniel De Villiers, Alex Haro Bravo
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#302 JCW X-Raid Team: Stephane Peterhansel, Paulo Fiuza
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Paisaje
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