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La X-Raid porta anche un Buggy alla Dakar 2015

La struttura di Sven Quandt sta riprogettando la vettura con cui corsero Sainz ed Al-Attiyah nel 2013

Da diversi anni Sven Quandt, patron del team X-Raid che corre alla Dakar con le Mini ufficiali All 4 Racing, assiste al dominio della sua squadra nella disciplina del tout terrain. Negli ultimi anni dieci anni il team ha vinto 6 titoli FIA della Coppa del Mondo Rallyes Tout Terrain e le ultime tre Dakar, 2012, 2013 e 2014. Eppure sembra essere giunto il momento del pensionamento per la Mini.

Quandt infatti, ammette che sulla Mini ormai non c'è praticamente più nulla da sviluppare perché il progetto, dopo circa 8 anni di vita essendo partito dallo sviluppo delle BMW, ha raggiunto il suo top, e non a caso si sta parlando della vettura più affidabile dell'intero panorama rally raid. Qualche piccolo cambiamento, correzioni, migliorie vengono ancora fatte - quest'anno per esempio per la Dakar 2015 si parla di qualche ritocco alla scatola del cambio, un'evoluzione del sistema di sospensioni e una maggiore aerodinamica data da un nuovo design del tetto - ma nulla di più.

Da almeno due anni in X Raid stanno pensando che per andare avanti e restare sulla cresta dell'onda, forse, serve un mezzo nuovo. L'avvento di Nasser Al-Attiyah in X Raid quest'anno, con una trattativa meno turbolenta e affrettata dell'anno scorso, ha fatto sì che il progetto nella mente di Quandt prendesse forma e soprattutto concretezza.

"Al via della Dakar 2015 avremo otto Mini e un Buggy". Esatto proprio un buggy ed è proprio quello che Nasser stesso e Carlos Sainz portarono in gara alla Dakar 2013 con scarsa fortuna. "Non si tratta di un nuovo progetto - spiega patron Quandt - abbiamo preso il buggy che aveva sviluppato Nasser Al-Attiyah e abbiamo ricominciato a ricostruirlo. Al momento non è ancora finito, ma ci stiamo lavorando sopra. Vedremo... vogliamo capire fino a dove si può arrivare con questi due ruote motrici... Per noi l'importante è vedere se finisce la gara e fare esperienza su questo tipo di veicolo. Se l'esperienza andrà bene e ci piacerà cercheremo di capire se avrà senso continuare con questo tipo di vettura".

Una nuova esperienza che potrebbe anche essere la porta d'entrata di una nuova avventura per la X-Raid che da più di dieci anni è una costante nel mondo internazionale dei rally raid in tutto il mondo. La storia della X-Raid inizia nel 2002 quando il suo fondatore, Sven Quandt appunto, creò il primo team tedesco in grado di battersi in un panorama che fino a quel momento era chiaramente dominato da giapponesi e francesi.

Nel 2003 X-Raid introdusse la BMW X5 fra i mezzi in gara sviluppando tra l'altro la nuova tecnologia diesel doppio turbo. Nel 2005 poi arrivarono le BMW X3 e nel 2010 le Mini All 4 Racing. Della Dakar 2015 Quandt dice: "Il percorso quest'anno sembra adatto alle 4x4, e quindi alle nostre Mini. So che il 4 ruote motrici ha delle ottime possibilità: si può vincere. Il tracciato sarà meno sabbioso rispetto al passato, almeno così è stato annunciato, e questo per un 4x4 è importante perchè sappiamo che i buggy nella sabbia sono assolutamente imbattibili. In una speciale di sabbia è facile per un due ruote motrici infliggere distacchi di venti minuti, anche mezz'ora alle 4x4 per il discorso delle loro sospensioni no limit ed è proprio per questa ragione che anche noi partiremo con un buggy. Quindi diciamo che quest'anno per noi va ancora tutto bene, per il prossimo anno dovremo seriamente pensare a cosa fare e se continuare con le 4x4".

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