Il Perù vuole tornare a ospitare la Dakar a partire dal 2018
Il governo peruviano ha annunciato che tenterà di tornare a ospitare la Dakar dal 2018. Presto saranno attivati i contatti con ASO.
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photosdakar.com
A poche settimane dal termine dell'edizione 2017 della Dakar, il governo del Perù ha annunciato di essere al lavoro per tornare a far parte del percorso del celebre rally raid a partire dal 2018. Per questo motivo si apriranno le negoziazioni tra gli esponenti del governo locale a la ASO.
"Il Peru sta facendo un investimento come è stato già fatto in passato. Lo stiamo facendo con anticipo in modo da aver la miglior edizione Dakar che il Sud America abbia mai avuto, ha dichiarato Eduardo Ferreyros, Ministro del Commercio Estero e del Turismo peruviano nel corso di una conferenza stampa.
"Ci aspettiamo un impatto economico di 300 milioni di dollari derivanti dagli alloggi, dalla vendita di cibo e bevande e i trasporti. Questo andrebbe ad aggiungersi all'impatto mediatico che avremmo grazie a una copertura nazionale e soprattutto internazionale".
Etienne Lavigne, capo di ASO, ha detto durante lo svolgimento dell'edizione di quest'anno di essere aperto all'eventuale aggiunta di paesi per i prossimi itinerari, accennando a un interesse a tornare in Perù e Cile.
"Al termine dell'edizione 2017 abbiamo ricevuto richieste di altri paesi per ospitare la corsa. Sappiamo che Cile e Perù sono zone desertiche molto interessanti per un eventuale percorso di gara".
C'è l'idea di una Pacific Dakar
Lavigne ha anche lanciato l'idea di una "Pacific Dakar", ossia un evento che vada da nord a sud del continente coinvolgendo anche paesi come Ecuador e Colombia.
"Mi piace molto l'idea di essere in grado di raccontare una storia differente ogni anno, con nuove cose da scoprire. Il mio sogno è quello di organizzare un giorno un percorso che attraversi la costa pacifica da nord a sud. Abbiamo tutto su carta. L'idea è quella di partire da Santiago o Buenos Aires e raggiungere Cartagena".
"Sarebbe un percorso incredibile. Ci piacerebbe chiamarla Pacific Dakar. Sarebbe un simbolo tra tutti i paesi, non solo un evento sportivo, ma un evento sociale e culturale. Non è una cosa così usuale nel mondo dello sport".
Informazioni aggiuntive di Sergio Lillo
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