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De Rooy: "Mi consolo con il podio, ma la Dakar adesso deve cambiare!"

Gerard De Rooy si è dovuto accontentare del terzo posto nella 39esima Dakar con l'Iveco Powerstar del Petronas team De Rooy: l'olandese è molto critico con l'ASO per le tappe sotto la pioggia in Bolivia e chiede delle novità per il 2018.

#500 Team De Rooy Iveco: Gerard de Rooy, Moises Torrallardona, Darek Rodewald

Foto di: Team de Rooy

PETRONAS

La vittoria nell'edizione 2016, fanno del PETRONAS Team De Rooy Iveco il favorito per la vittoria finale. Gerard De Rooy e il Powerstar vanno a caccia del back to back.

#500 Team De Rooy Iveco: Gerard de Rooy, Moises Torrallardona, Darek Rodewald
Gerard De Rooy, Team De Rooy
Team De Rooy at the bivouac
meccanico del Team de Rooy
Team De Rooy al bivacco
Moi Torrallardona, Team de Rooy
Gerard de Rooy, Team De Rooy
#500 Team De Rooy, IVECO: Gerard De Rooy, Moi Torrallardona, Darek Rodewald
Gerard De Rooy, Team De Rooy

Gerard De Rooy è sconfortato quando scende dal suo Iveco Powerstar all'arrivo di Rio Cuarto dopo l’ultima speciale della 39esima Dakar. Certo il pilota olandese del Petronas team De Rooy non poteva sperare di recuperare molto sui Kamaz di testa in 64 chilometri, ma il terzo posto in una gara che ha controllato per una buona parte, gli va inevitabilmente un po' stretto.

“E' andata così – alza le spalle Gerard e piega la testa di lato – la Dakar è una gara, noi abbiamo fatto del nostro meglio ma non è andata come speravamo. Ci siamo persi e poi abbiamo forato nel momento decisivo e in questo modo abbiamo perso il contatto con i primi due”.

De Rooy torna a parlare della decima speciale, quella che portava a San Juan, quella che doveva e poteva essere decisiva, ma la è stata per i Kamaz.
“Però è stata una bella battaglia – prosegue l'olandese - combattuta sul filo dei minuti e ci siamo divertiti a lottare con i russi. È stato bello perché avevamo tutte le componenti necessarie per batterli: avevamo un team Petronas in gamba, ma purtroppo non ci siamo riusciti”.

Proprio non nasconde la sua delusione…
“Sono un po' triste, è vero, ma abbiamo comunque ottenuto il terzo posto ed è sempre bene chiudere con un podio una Dakar come questa”.

Che Dakar è stata?
“Non posso dire che mi sia particolarmente piaciuta. Forse mi aspettavo di più. La Bolivia non è stata un’esperienza positiva: il Paese è bello, le piste sono belle, ma nella stagione delle piogge non è possibile correre in quei posti. Insomma non è stata per niente piacevole. Non parliamo poi delle due tappe annullate!”.

Come dovrà essere l’edizione 2018?
“Per il futuro davvero non saprei cosa possa accadere, quest'anno abbiamo visto che c'erano già meno partecipanti rispetto alle edizioni precedenti e il prossimo ce ne saranno ancora di meno. L’ASO deve trovare qualche cosa che piaccia ai concorrenti. Si deve tornare in Perù o in Cile. Nel 2016 abbiamo fatto più o meno le stesse speciali di quest'anno e, ormai, è ora di cambiare”.

Cosa rimane di positivo da questa esperienza?
“Sono contento del camion Iveco, del team Petronas, del mio equipaggio. Abbiamo fatto un paio di errori di navigazione che ci sono costati cari, ma direi che tutto il resto è andato bene. Anche il nostro Powerstar si è comportato alla grande perché ha dimostrato di essere performante e lo prova il fatto che abbiamo ottenuto anche il quarto posto grazie a Federico Villagra che ha fatto davvero una gran bella gara”.

Gerard sale sul suo Iveco: è partito alla volta di Buenos Aires, per un trasferimento di 670 chilometri che lo porterà a salire sul podio nella Capitale argentina…

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