Per partire dal bivacco di Salta, direzione Cile, l'organizzazione della
Dakar aveva raccomandato a tutte le assistenze di non andarsene prima di mezzanotte e così è successo. Appena partiti dal bivacco e sui primi chilometri di strada, un piccolo temporale ha salutato la carovana, tanto per confermare la situazione meteo di Salta che è stata per tutti questi tre giorni un po' incerta.
Con il buio è stato un peccato perdersi la salita verso le
Ande ed il
passo di Jama, però era importante viaggiare senza traffico, per evitare soprattutto i grandi camion assistenza, ma anche quelli del traffico locale, che per forza di cose marciano più lenti. Così siamo passati per il Parco nazionale delle Ande, contornando anche una serie di laghi salati che lo scorso anno, visti in pieno giorno, aveva catturato la nostra attenzione.
Al buio, con le nuvole che lentamente si dissolvevano spinte dal vento, la luna è uscita risplendendo nel cielo blu scuro, illuminando a giorno il lago salato che ha sempre un fascino indiscutibile. Al passo di Jama siamo arrivati fra i primi e sia la polizia di frontiera argentina che quella cilena è stata gentilissima e abbiamo sbrigato le formalità in meno di cinque minuti.
Poi abbiamo continuato a salire fino a passare i 5.000 metri, senza incontrare neanche un lama (probabilmente a quell'ora dormono), ma solo venticello fresco e una temperatura che ha raggiunto anche i -2°.
Alle prime luci dell'alba eravamo a 100 chilometri circa da
Calama, ma il bivacco sapevamo che avrebbe aperto intorno alle 11 e quindi era inutile affrettarsi. Ci siamo goduti la mattinata fresca – 10° circa la temperatura – fino alla città mineraria che è famosa per ospitare le miniere a cielo aperto più grandi del mondo.
Una colazione in centro, il tempo di cambiare i pesos argentini in pesos cileni e siamo entrati al bivacco. Il sole risplende fortissimo, ma il venticello sopportabile al momento, e la temperatura più mite rispetto all'Argentina accolgono le assistenze che pian piano riempiono il bivacco, ricavato tutto su un terreno completamente sabbioso.
Le auto arriveranno con la prova speciale a pochi passi dal bivacco, ed a pochi passi c'è anche il nuovo aeroporto di Calama – una parte in realtà è ancora in costruzione – mentre la speciale moto arriverà a circa 200 chilometri dal bivacco di Calama.
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