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Dakar: test in Argentina per la Titano dopo il ritiro

Gli uomini della CR Racing stanno cercando di risolvere tutti i problemi uno alla volta

L'intenso programma di test determinato dopo lo stop forzato nella Dakar 2015 vanno avanti. La pista di autocross di Varadero è stata chiusa e riservata alla sola CR Racing che in questi giorni ha messo a punto diverse strategie tecniche. Ora si comincia con le prove su sabbia.

Gli errori di gioventù stanno lasciando il posto a delle performance più convincenti. In questi primi giorni di gennaio il team CR Racing sta lavorando alacremente al progetto della Titano, testando sul campo una serie interminabile di nuove soluzioni.

"Siamo partiti dalla base – spiega il team manager Maurizio Dominella - e abbiamo prima di tutto cominciato a lavorare sul raffreddamento. A Varadero c'è una pista che fa proprio al caso nostro. L'abbiamo affittata e da giorni stiamo girando al suo interno, tra l'altro con temperature molto alte, cosa che mette a dura prova il motore e non solo. Sottoporre il mezzo a questi sforzi è il modo migliore per vedere le sue debolezze".

E così grazie al gran caldo di quelle zone si è cominciato a mettere a fuoco alcuni problemi di raffreddamento, per esempio al motore ed anche al carburante, fenomeno di vapor lock che spesso si evidenzia in Argentina. "Dai primi test che abbiamo effetuato direi che la parte telaio e sospensioni ha dimostrato le sue buone qualità. Abbiamo invece cambiato il drop del cambio e  i rapporti sono notevolmente migliorati".

Tutto il giorno in pista dunque, a cercare e provare nuove soluzione già pensando al 2016. "Il nostro progetto va avanti – conferma Michele Cinotto, pilota ma anche responsabile insieme ad Emilio Radaelli del progetto CR Racing – e questi test sono basilari per lo sviluppo della vettura. Se fossimo tornati in Italia, con il freddo, non si sarebbero evidenziati questi problemi che invece qui in Sud America sono all'ordine del giorno".

Dopo qualche giorno sulla pista ora il team sta preparandosi per cambiare zona. L'idea è quella di spostarsi un po' verso ovest, alla ricerca della sabbia e delle dune in modo tale da poter testare la Titano anche in condizioni difficili, sfruttando il maggior caldo, e saggiando la resistenza del mezzo anche in mezzo alle fatidiche dune di sabbia. 

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