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Dakar: una giornata di riposo piena di lavoro!

Il capo meccanico del Petronas Team De Rooy ci spiega gli interventi fatti sui camion Iveco a Salta

A Salta piove a dirotto nel giorno di riposo della Dakar 2014. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe arrivata l’acqua a rinfrescare l’aria argentina dopo giornate torride. Il maltempo non condiziona il lavoro che i tecnici hanno programmato nel Petronas Team De Rooy Iveco. Lo squadrone olandese nella categoria dei camion ha ancora tutti i quattro mezzi in gara: Gerard De Rooy, vincitore in due speciali, comanda la classifica generale con il Powerstar Torpedo: può gestire un vantaggio di quasi mezz’ora sul Kamaz di Andrey Karginov, mentre Hans Stacey è quinto con l’Iveco Strakker Evolution 3. Il vincitore dell’ultima edizione africana della Dakar nel 2007 è già staccato di oltre un’ora e mezza dal compagno di squadra, ma Hans è stato avversato da una serie di problemi quasi tutti i giorni. Lo spagnolo Pep Vila con lo Strakker Evolution 2 è buon settimo assoluto pur essendo un’assistenza veloce, mentre Jo Adua, 60enne irriducibile, è più staccato con il secondo mezzo di assistenza: il francese, infatti, ha già sommato quattro ore e mezza di distacco, ma ha ugualmente l’obiettivo di rientrare nella classifica dei top ten. Gli obiettivi, quindi, sono molto ambiziosi per cui la giornata di riposo, in realtà si trasforma in una di lavoro duro. Solo i piloti hanno l’opportunità di rifiatare, tutti gli altri sono impegnatissimi: i camion vanno controllati a fondo. Tutti i team effettuano il check di ogni parte meccanica: vengono sostituiti i particolari usurati o rovinati e anche quelli non perfettamente funzionanti. "La frizione rientra fra i materiali di consumo che necessitano di essere registrati" spiega Bart de Gooyert uno dei capi meccanici del team. Su tutti i camion Iveco del team Petronas De Rooy, però, non c’è stata l’esigenza di sostituirla, cosa che per altro in uno dei quattro mezzi era già stata fatta un paio di giorni fa. Chi ha avuto modo di gettare uno sguardo nel bivacco del team De Rooy può essere rimasto stupito perché i camion erano stati completamente sventrati: asse posteriore ed anteriore, semiassi, cambio, tutto è stato sottoposto a revisione. E per effettuare dei controlli efficaci è stato necessario “scomporre” ogni particolare dal mezzo. I tecnici hanno potuto svolgere il loro duro lavoro con metodicità, prima di procedere al riassemblaggio. “Dopo aver verificato i gruppi meccanici – racconta l’olandese – abbiamo controllato tutti quegli elementi che potrebbero essersi danneggiati nei frequenti insabbiamenti degli ultimi giorni. Non dobbiamo correre alcun rischio di intaccare l’affidabilità”. Uno dei particolari sostituiti è stata la scatola dello sterzo, che in precedenza era stata cambiata solo su uno dei quattro camion. Grande cura è stata dedicata all’analisi dei semiassi del camion di De Rooy, visto che Gerard ne aveva rotto uno due giorni fa ed era stato costretto a disputare gran parte della speciale solo con tre ruote motrici e con una ripartizione della coppia mal ripartita fra gli assali. Naturalmente non si sono trascurati i controlli dell'olio motore e del cambio: si tratta di lubrificanti che il centro ricerche di Petronas a Villastellone ha studiato specificatamente per resistere senza problemi agli enormi sbalzi termici che una gara in quota come la Dakar 2014 sottopone gli oli. La sostituzione di tutti i filtri, invece, era prevista nei lavori di routine. Importantissimo anche il controllo delle cinghie per il movimento degli assi: l'altro giorno se n'è rotta una e Adua ha pagato una penalità di 15 minuti… “E noi non vogliamo correre alcun rischio – prosegue il capo meccanico -, se vediamo una cinghia consumata la sostituiamo subito”. Il giorno di riposo alla fine si è trasformato in quello di maggiore fatica dell’intera settimana… “Ci riposeremo domani, quando i camion riprenderanno la loro gara: noi, al contrario, fino a sera potremo stare tranquilli e tirare il fiato”. Abbiamo notato che i camion Iveco di Hans Stacey e Gerard De Rooy fanno molto meno fumo della concorrenza quando sono sotto sforzo, disponendo del motore 6 cilindri Cursor 13 che risponde alle norme Euro 6… “Il nuovo propulsore Iveco oltre ad essere più potente ai bassi regimi, assicura anche una notevole riduzione delle emissioni inquinanti. Possiamo dire che questo propulsore non fuma per niente. Dovevamo fare qualcosa per ridurre questo fenomeno che ci era stato contestato l’anno scorso: è stato modificato il sistema d’iniezione del propulsore. I tecnici Iveco hanno lavorato sodo ma sono riusciti ad ottenere dei risultati lusinghieri perché sono state migliorate le prestazioni riducendo al minimo il danno all'ambiente. E si tratta di un motore che è già stato messo in commercio e che si può tranquillamente trovare sul mercato…”.

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