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Dakar: per De Rooy la partita non è ancora chiusa!

L'olandese ha pagato una foratura con l'Iveco Powerstar: il pilota del team Petronas perde la testa della corsa

Una foratura proprio nel giorno meno indicato. La prima di tutta la Dakar che rischia di essere decisiva. Gerard De Rooy ha perso la prima posizione della classifica assoluta con il suo camion Iveco Powerstar Torpedo del team Petronas De Rooy e di sicuro non ha la faccia di una persona allegra. L’olandese sa che la gara non è ancora finita: la tappa di domani sarà difficile, sicuramente più di quella di oggi che i team si aspettavano molto più complicata. Tom Colsoul, il copilota belga di De Rooy, anche dopo la tappa Antofagasta - El Salvador mantiene qualche perplessità sulla validità del road book, di certo non all'altezza degli altri giorni. “La tappa era già cominciata maluccio – racconta Gerard al bivacco di El Salvador – nei primi cento chilometri, che erano veloci e quasi tutti dritti, abbiamo trovato la Mini di Garefulic che non ci ha dato strada e così, anche se eravamo veloci quasi quanto lui, abbiamo dovuto mangiare la sua polvere per un lungo tratto. Quando finalmente sono riuscito a superarlo nella zona con il fondo più brutto, sono andato a prendere Loprais con il Tatra che era partito per primo nella categoria camion”. La giornata non si era messa così male, visto che aveva recuperato nelle prime battute… ”In effetti devo ammettere di aver preso e superato Loprais abbastanza facilmente. Certo Ales non stava guidando così bene come aveva fatto nella speciale di ieri e devo dire che questo ci ha sorpreso. Dopo i primi trecento chilometri di tratto cronometrato e, quindi, poco prima di entrare nelle dune ho forato. Si tratta della prima foratura di tutta la Dakar 2014. Abbiamo sostituito la ruota e siamo ripartiti, ma nel frattempo Loprais con il suo Tatra ci ha passato nuovamente”. Quanto tempo avete perso a cambiare la gomma? “Siamo stati veloci abbastanza veloci: abbiamo impiegato undici minuti in tutto: se arriviamo a contare fino alla ripartenza, con tanto di casco in testa e cinture allacciate, direi che possiamo essere arrivati forse a dodici minuti”. E poi siete vi siete di nuovo messi in caccia del pilota ceco? “Siamo entrati nelle dune e sono andato a prendere Nikolaev con il Kamaz che ci aveva passato proprio mentre stavamo ripartendo, subito dopo aver cambiato la ruota. Superare il russo è stato abbastanza agevole e solo dopo essere usciti dalle dune sono riuscito a passare di nuovo Loprais. Al traguardo, infatti siamo arrivati in seconda posizione, anche se in classifica risultiamo terzi perché Nikolaev era partito dietro di noi e chiuso con un tempo migliore. Abbiamo tenuto un ottimo ritmo nel pezzo dopo le dune e fino al traguardo (35 chilometri più o meno), cercando di recuperare quei minuti che sapevamo di aver perso”. Gerard, quindi, non si scoraggia, ma cerca la concentrazione per domani. Un giorno che potrebbe nuovamente ribaltare i valori di una gara entusiasmante, con Karginov che si è preso la leadership della corsa… “Domani potrebbe essere lui ad avere gli stessi problemi. Stiamo aspettando con ansia la prossima speciale che ci proporrà finalmente le vere dune, quelle temibili di Copiapo. Dovremo stare attenti alla prima parte sassosa, ma poi andremo all’attacco…”. De Rooy non si perde d’animo: la supremazia del team Petronas De Rooy si è sbriciolata solo per un problema tecnico… “Non mi arrendo: non lo faccio mai, e non lo farò neanche questa volta. Mancano ancora due giorni al traguardo di Valparaiso. La partita resta aperta, apertissima…”. Al bivacco si respira un’aria diversa del solito nel team Iveco: non c’è rassegnazione, ma la ferrea convinzione di avere il potenziale per riprendersi ciò che gli è stato tolto da una foratura…

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