Lo scenario della seconda settimana della Dakar 2014 fra i camion sembra quello di una partita a scacchi, con mosse tattiche e contro mosse che s’innestano in uno scenario di gara massacrante nel quale non è mai possibile tirare il fiato, perché le insidie sono sempre dietro all’angolo. La settima speciale, che ha portato i mezzi pesanti a tornare a Salta dopo una prova speciale circolare disputata su un fondo infido per le pietre, non ha portato scombussolamenti alla classifica generale.
DE ROOY INCREMENTA IL VANTAGGIO Gerard De RooyIveco Powerstar Torpedo del
team Petronas De Rooy. Anche giocando arroccato in difesa, l’olandese è riuscito ad incrementare il suo vantaggio sul Kamaz di Andrey Korginov, portando il suo margine a 37’50”. Gerard si è classificato al terzo posto di tappa dietro a Eduard Nikolaev e Dmitri Sotnikov, arrembanti compagni di squadra del russo.
UNA SPECIALE PIENA DI SASSI "Sono stato molto attento a non cadere nella trappola dei nostri avversari: questa di oggi non doveva essere una tappa dove andare all’attacco, ma l’importante era difendersi, evitando i guai - ammette De Rooy -.
Il percorso era pieno di pietre: l’essenziale era cercare di evitare le più grandi, per risparmiare le gomme ed evitare le forature. Ne sa qualcosa Marcel Van Vliet che abbiamo visto con un pneumatico a terra dopo 250 km di speciale. Sapevamo che sarebbe stata una giornata pesante: perdere terreno oggi poteva costare molto in classifica. E tentare un sorpasso su una pista molto stretta sarebbe stata un'impresa pericolosa per i camion”.
IL TATTICO COLSOUL Nel team Petronas De Rooy si ascoltano molti i consigli di “Tom Rom” Colsoul, il copilota di De Rooy, che ha anche il compito del “tattico” del team. Il belga, infatti, dopo che si è sobbarcato una giornata nella cabina del “musone”, come viene soprannominato il camion Iveco Powerstar, dedica molto attenzione a studiare il road book del giorno dopo e anche le tappe successive, per determinare a tavolino dove “trattenere” l’esuberanza velocistica del giovane Gerard e dove lasciarlo libero di esprimere il pieno potenziale del mezzo dotato del rinnovato motore Cursor 13.
VIA IN RITARDO PER LE NUVOLE BASSE “L’aspetto fondamentale della tappa – conclude De Rooy –
era contenere i distacchi, perché saranno le prossime speciali quelle più difficili per noi”. Si temeva la pioggia che ha caratterizzato il giorno di riposo di Salta, ma per fortuna le forti precipitazioni hanno risparmiato l’area della speciale:
”La giornata era iniziata con un po’ di preoccupazione – racconta Colsoul – perché in mattinata c'erano delle nuvole molto basse che non aveva permesso agli elicotteri di alzarsi, per cui è stata ritardata la partenza della speciale. Poi non è piovuto e il tracciato si è rivelato insidioso ma non difficile: bisognava solo tenere gli occhi ben aperti per evitare i sassi”.
LA DAKAR SI DECIDERA' NELL’ATACAMA Tom in serata ha iniziato a studiare le tappe dei prossimi giorni, quando la gara sarà in Cile e si affronterà l’infido deserto dell'Atacama, con le tappe comprese fra Iquique, Antofagasta, El Salvador e La Serena.
“Le dune di sabbia e le condizioni climatiche difficili potranno influire moltissimo sulle ultime tappe di questa Dakar molto selettiva e sono proprio le tappe che stiamo aspettando – prosegue Gerard – se riusciremo ad arrivarci con un buon vantaggio rispetto agli avversari, potremo fare una strategia diversa, di contenimento, senza prendere i rischi di dover andare all'attacco. Aspettiamo il Cile e vedremo…”.
UNA DIFESA GRANITICA DEL TEAM PETRONAS Lo squadrone Kamaz dovrà cercare di rompere la granitica difesa del team Petronas De Rooy Iveco:
Andrey Karginov, l’avversario più temibile è a 37 minuti da Gerard, mentre Eduard Nikolaev, con il secondo camion russo, è a più di un'ora di distanza. Sono gli uomini da classifica del
team Red Bull, che manderà alla carica
Shibalov e Sotnikov, gli altri due del poker dell’Est, che avranno l’ordine di procedere a testa bassa nella speranza di costringere De Rooy ad uscire allo scoperto. L’olandese, invece, sembra intenzionato a proteggersi con l’aiuto di
Hans Stacey, ormai relegato in un ruolo da outsider con l’Iveco Strakker Evolution 3 e le due assistenze veloci guidate da
Pep Vila e Jo Adua. Chi vincerà la partita a scacchi? Ai russi la prossima mossa…
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