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Intervista

Dakar, sospiro Benavides: "Tappa durissima, ma ho perso meno del previsto"

Il pilota della Honda HRC pensava di aver accumulato molto più ritardo al traguardo di Uyuni, anche perché in alcuni tratti la navigazione è stata complicata e si è dovuto aiutare con Price e Barreda.

Kevin Benavides, Monster Energy Honda Team Honda

Foto di: Elisabetta Caracciolo

Dakar 2018: Moto

I protagonisti delle due ruote in lotta per la conquista della Dakar 2018

Kevin Benavides, Monster Energy Honda Team Honda
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides
#47 Monster Energy Honda Team Honda: Kevin Benavides

La prima cosa che domanda una volta parcheggiata la sua moto nel parco lavoro di Uyuni, al termine della settima tappa di questa Dakar 2018, è la classifica.

Quando scopre che è terzo con 8 minuti di ritardo su Barreda e meno di sei da Van Beveren si rasserena: “Pensavo di aver perso di più oggi. Alla luce di questo allora non è stata una brutta giornata, anzi”.

Kevin Benavides, pilota Honda HRC arriva per primo al bivacco di Uyuni: “E' stata una tappa molto dura – racconta strizzando gli occhi al sole che si è fatto desiderare per tutta la giorata - Pioveva quando siamo partiti dal bivacco di La Paz stamattina e non ha mai smesso per tutto il trasferimento di oltre 300 chilometri, e faceva davvero freddo. Ed anche alla partenza della speciale pioveva. Non ha praticamente mai smesso fino ad una quarantina di chilometri da qui”.

Al bivacco, Benavides sistema la sua Honda al parco lavoro e si avvia verso lo stanzone che stanotte, essendo tappa marathon, ospiterà tutti i piloti.

“La tappa era impegnativa, con una navigazione particolarmente difficile soprattutto nella parte sabbiosa. In un modo diverso rispetto al Perù perchè queste sono dune di sabbia sì, ma con vegetazione. Ho viaggiato con Toby Price e con Joan Barreda ma ad un certo punto non abbiamo trovato un WPT e abbiamo perso un po' di tempo nel cercarlo".

"Abbiamo viaggiato insieme, alternandoci davanti per dare il ritmo. Certo abbiamo perso tempo e Van Beveren ha invece recuperato bene. L'ultimo tratto della speciale era veloce, con piste più rapide e lì ho potuto fare il mio ritmo ma bisognava fare molta attenzione perchè c'era un sacco di fango”.

Un piccolo problema poco prima della fine della speciale: “A sei chilometri dalla fine per colpa della pioggia ho avuto qualche problema all'acceleratore, nulla di grave, sono arrivato lo stesso ma bisognerà dargli un'occhiata stasera”.

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