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Dakar: Short ritirato perché c'era acqua nella benzina!

La seconda tappa della Dakar 2021 ha visto il ritiro di uno dei migliori nella categoria moto, lo statunitense Andrew Short, dovuto ad una contaminazione della benzina con l'acqua.

#7 Monster Energy Yamaha Rally Team: Andrew Short

#7 Monster Energy Yamaha Rally Team: Andrew Short

La seconda tappa della Dakar, da Bisha a Wadi Ad-Dawasir, ha portato azione ed entusiasmo, ma anche le prime battute d'arresto tra i grandi favoriti.

Matthias Walkner ha visto la sua moto fermarsi prima del km 46 e l'austriaco, vincitore della Dakar 2018, si è fermato per due ore e un quarto per ripararla, riuscendo a raggiungere il traguardo con un ritardo di 2 ore e 26 minuti nei confronti del leader Joan Barreda (Honda). Le prime dune della 43esima edizione quindi sembrano aver già spazzato via le sue chance di vittoria finale.

Ma Andrew Short, che era decimo nella generale e nella top 8 di giornata, ha avuto la peggio quando al km 273 la sua WR450F Rally si è fermata improvvisamente in una zona di piste veloci e sabbiose all'interno di una grande valle di montagne rocciose.

L'americano ci ha provato in tutti i modi, ma ha finito per salire sull'elicottero dell'organizzazione, mettendo fine al sogno di migliorare il decimo posto del 2020 ed il sesto del 2019.

Il ritiro sarebbe stato una grande delusione per Short e per la Yamaha, che perde uno dei suoi piloti di punta per la generale della Dakar 2021, se non fosse che quando la moto è tornata al bivacco di Wadi Ad-Dawasir, intorno alle ore 19:00 locali, quello che hanno trovato è stato, a dir poco, sorprendente.

Avvisati dai problemi che Toby Price (KTM) aveva avuto con il carburante in uno dei serbatoi della sua moto al termine della speciale, hanno deciso di controllare quelli della WR450F... e hanno trovato dell'acqua al loro interno, stando a quanto ha appreso Motorsport.com.

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Le moto, i quad e le SSV/T3 vengono rifornite con autobotti di un fornitore locale, che vengono portate ad ogni bivacco ed ai punti di rifornimento designati dall'ASO (ieri erano al km 94, al 267 - sette prima del problema di Short - e un altro alla fine della speciale).

La Yamaha a quel punto ha provare ad introdurre benzina normale nel serbatoio di Short e la moto è ripartita senza problemi, suggerendo che il problema è stato causato dalla presenza di acqua in quella che l'americano ha imbarcato al km 267. Si parla di circa due litri, secondo quanto il team ha confermato a Motorsport.com.

La ragione per cui la sua moto si è fermata e quelle dei suoi rivali non lo hanno fatto (oltre a quella di Price) sarebbe la grande quantità di acqua presente, dato che anche il suo compagno di squadra Franco Caimi (Yamaha) aveva acqua nei serbatoi.

La squadra ha presentato una richiesta per fare in modo che i tempi fossero validi solo fino al CP2 (km 267), in maniera tale che Short potesse proseguire la corsa.

I commissari hanno analizzato la benzina intorno alle 21:00 ora locale, mentre l'organizzatore ha valutato quali fossero le misure necessarie da prendere, visto che c'erano diversi piloti interessati, come ha saputo Motorsport.com.

Ma alla fine, intorno alla mezzanotte locale, la Direzione Gara ha stabilito che Short non sarebbe stato ammesso alla partenza della terza tappa.

"Sono triste e deluso per Andrew. Ha messo molta energia e tempo per prepararsi alla Dakar. E' il suo primo anno con la Monster Energy Yamaha ed avevamo grandi speranze. Andrew ha ricevuto del carburante contaminato dall'acqua durante il secondo rifornimento della seconda tappa", ha detto Alexandre Kowalski, direttore off-road di Yamaha Europe.

"Vederlo fuori dal rally per qualcosa che è completamente fuori dal nostro controllo è incredibilmente frustrante. Poiché il carburante è stato fornito dagli organizzatori, abbiamo presentato un reclamo alla FIM per congelare i risultati, cosa che gli avrebbe permesso di continuare la gara, ma l'hanno respinto".

"E' deludente per tutti, ma la gara continua ed ora dobbiamo concentrarci sui piloti che ci sono rimasti, che stanno facendo un ottimo lavoro. Quest'anno siamo nella battaglia e continueremo a spingere fino alla fine", ha concluso.

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