Dakar, Sainz sbotta: "Penalità ingiusta, non ci sono segni di incidente"
Lo spagnolo è visibilmente seccato per la sanzione di 10' comminatagli per il presunto contatto con il quad di Koolen nella Tappa 7, assicurando però che tutto ciò non gli farà calare la concentrazione.
Carlos Sainz, Peugeot Sport
Red Bull Content Pool
Carlos Sainz predica la sua innocenza e si mostra parecchio seccato per la penalità di 10' che i commissari della Dakar gli hanno comminato.
"E' assolutamente ingiusto - sbotta lo spagnolo al bivacco di Salta - Non c'è stato alcun incidente, non l'ho toccato grazie a Dio, altrimenti oggi saremmo qui a parlare di qualcosa di molto peggio. Sono deluso e seccato, è una decisione assurda, ma non mi fermerà".
Il pilota della Peugeot andava a 152 km/h e torna a spiegare ciò che è accaduto in quel tratto.
"Eravamo in una zona fangosa e mi trovavo a circa 100m da lui, ma con tutte quelle pozzanghere ed acqua c'era comunque spazio ai lati della strada. Era la classica zona con delle piccole montagnette ai bordi della carreggiata. Ho visto che ha iniziato a girare, poi mi ha notato e ha allargato nuovamente la traiettoria".
"Arrivato sul ciglio della strada, in pratica i bordi del fossato, ha perso il controllo del quad e ha ricominciato a scendere verso il centro. L'ho schivato per un soffio, è stata una fortuna perché l'ho evitato per pochissimo, davvero. Non l'ho toccato, poi domenica pomeriggio, terminata la Tappa, mi sono venuti a raccontare questa storia".
Sainz ci tiene a chiarire che se ci fosse stato un contatto si sarebbe certamente fermato.
"Mi dispiace moltissimo per lo spavento che si è preso, lo capisco perché eravamo veramente vicinissimi. Ribadisco, grazie a Dio non è accaduto nulla, ma da qui ad avere 10' di penalità..."
"Mi chiedo perché non un minuto o addirittura un'ora, allora... Io non ho toccato nessuno e non ci sono segni di incidente né sulla macchina e né sul suo quad. Ho una Peugeot che pesa 2 tonnellate, se l'avessi preso sarebbe volato alla fine della Tappa 12!"
Il madrileno preferisce comunque pensare al resto della Dakar, dato che mantiene ugualmente un ottimo vantaggio con 56'37" su Al-Attiyah.
"Debbo pensare alla mia strategia, a correre giorno per giorno e ora mi concentrerò sulla Tappa di domani e non sul passato. Non voglio che questo episodio mi influenzi e voglio fare un buon rally per quanto ne resta".
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