Dakar, Sainz: "Gli ultimi km erano da fantascienza"
Carlos Sainz e Lucas Cruz sono riusciti a mantenere la leadership della Dakar pur dovendo partire per primi e domani avranno una buona posizione di partenza nella tappa verso Ha'il.
Foto di: A.S.O.
Gli spagnoli della MINI X-Raid hanno retto bene l'impatto dei 453 cronometrati della quarta tappa della Dakar 2020, nonostante dovessero aprire il gruppo, una delle situazioni più delicate nei raid.
Inoltre, il percorso preparato da David Castera conteneva diverse trappole, concentrate soprattutto negli ultimi 80 km, con piste con grandi pietre, ma anche sabbia al bordo del percorso.
Anche così, grazie ad un'ottima navigazione, sono riusciti a chiudere a 7'18" dal vincitore Stephane Peterhansel, mantenendo la leadership con 3'30" sulla Toyota di Nasser Al-Attiyah.
"Gli ultimi chilometri sono stati davvero complicati. Siamo riusciti a superare un altro giorno e vediamo se domani riusciamo a recuperare del tempo, perché non è facile andare forte quando apri la pista. Speravo di perdere più o meno così, anche se forse nell'ultima parte abbiamo perso di più delle aspettative. Ma è stato davvero complicato" ha detto il due volte vincitore della Dakar.
"Non è una questione di essere prudenti o meno, è che quando apri hai bisogno di tempo, quindi è normale andare più piano".
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Sainz poi è passato a descrivere il tratto in cui ha perso più terreno nei confronti del compagno, dopo essere stato a lungo a meno di tre minuti dal francese.
"Era un'area con enormi rocce, dove in alcuni punti era difficile passare con la macchina. Sembrava impossibile riuscire a mantenere la rotta il più dritto possibile per arrivare al WP. C'erano tratti in cui bisognava per forza evitare le rocce e costeggiarle per tornare sulla strada giusta. Era complicato".
"Io sono nato nei rally, dove devi guidare il più rapidamente possibile, ma mi sono adattato alla navigazione nel miglior modo possibile. Devo dire però che passare in certi punti sembra davvero una cosa da fantascienza" ha detto. "Essere davanti è buono e manca un giorno in meno, anche se ho sempre saputo che Stephane e Nasser sarebbero stati gli uomini da battere".
Giovedì, nella quinta tappa, ci saranno 353 km cronometrati da affrontare, nei quali gli spagnoli scatteranno per settimi, potendo provare a sfruttare le tracce dei loro rivali.
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